10 a Cuttica e Molinari sul commercio, e alla sanità del Santi Antonio e Biagio [Le pagelle di GZL]

Cisl: "Fuga dalla sanità: giovani e anziani alessandrini vittime del 'caro cure'" CorriereAldi Graziella Zaccone Languzzi

 

 

1) Alla sanità “praticata” di casa nostra, riferito all’Ospedale Santi Antonio e Biagio di Alessandria, nel caso specifico il reparto di Chirurgia Plastica Ricostruttiva diretta dal Direttore Dott. Renzo Panizza. Ogni qualvolta mi ritrovo a dover utilizzare giocoforza un servizio ospedaliero, scopro e riscontro eccellenze in ambito personale medico, impiegatizio, infermieristico. A causa di un incidente domestico a me occorso, il medico di famiglia mi ha “spedito” in urgenza per una visita in Chirurgia Plastica Ricostruttiva. Per questo motivo ho scoperto che il nostro Ospedale è dotato di tale eccellenza, un settore sanitario molto importante. Il massimo voto va alla Dott.ssa Michela Massa che mi ha curato fino alla completa guarigione e alla cortese segretaria che si è occupata della mia pratica, Grazia Santo. E’ bene riconoscere la nostra sanità quando funziona, ed è bene che anche politici e burocrati regionali ne prendano atto evitando di scombinare equilibri tra due entità a mio pensare distanti tra loro quali ASO e ASL/AL. Accorpare ASO e ASL/AL, in cui l’ASO sarà fagocitata da ASL/AL, preoccupa medici o comunque parti del settore della sanitàConti ‘ballerini’ in corsia. E ad Alessandria c’è chi si insospettisce…[Centosessantacaratteri] CorriereAl “praticata”, e questo significa che è necessario evitare la premura che si evince da parte dei “promotori” regionali (tra l’altro a fine mandato) nel voler prendere questa decisione. Chiediamoci come mai solo Alessandria e non Cuneo, Novara etc. Come anticipato questa fusione non piace a molti medici e politici, e a questo proposito cito due interventi che condivido:il Dott. Ippolito Grimaldi ‘Fermare l’accorpamento fra Asl e Aso di Alessandria’ e il Dott. Giancarlo Forno “Un’analisi (molto) critica della mozione Ravetti di accorpamento Asl e Aso di Alessandria”. A completamento, interessante anche questo articolo di Enrico Sozzetti: “Sanità e fusioni aziendali fra pensieri (quando ci sono) e parole a ruota libera… E il buon senso? Altra storia…”La struttura del nostro ospedale è datata, ma è pulito e reso funzionale con buoni medici e personale nei vari settori, sarebbe opportuno dotarlo di più medici per tagliare le liste di attesa che sono un reale pericolo e danni aggiuntivi che subisce il malato.
Voto: 10

 

2) Al sindaco di Alessandria Gianfranco Cuttica di Revigliasco e all’Assessore Riccardo Molinari, con deleghe al Commercio e Marketing Territoriale, anche se ancora per poco perché eletto alla Camera dei Deputati. Nelle scorse settimane si sono lette sollecitazioni da parte di un gruppo di commercianti del centro, lamentando silenzio o immobilismo da parte del Comune nella nomina del nuovo assessore al commercio, e nelle interviste rilasciate si è intuito un suggerimento anche se sfumato, con l’auspicio di vedere un personaggio del loro gruppo ricoprire tale carica. Dissento. Non mi pare proprio che si possa parlare di immobilismo della Giunta, considerando che sono circa sette mesi che è operativa. All’insediamento (e non parlo solo del commercio) gli amministratori di centro destra hanno cercato di capire la situazione trovata, contabilizzare il personale presente nei vari uffici, mettere le mani su un pregresso a dir poco confuso e cercare di riorganizzare la partenza della macchina comunale. C’è un proverbio che dice: “la gatta frettolosa fece i gattini ciechi”…si vuole questo? Già la precedente amministrazione, se non avesse avuto troppa fretta nel dichiarare il “dissesto”, magari andando a chiedere consiglio a Fassino (al tempo sindaco di Torino, che ereditò dal collega Chiamparino un corposo debito) su come fosse riuscito ad evitare la stessa procedura, avrebbe forse potuto evitare tale onta ad Alessandria, con sacrifici e costi annessi. In questi pochi mesi questa amministrazione per il commercio si è ‘spesa’, eccome. Leggete qui: “Sul commercio basta polemiche: ecco progetti concreti per rilanciare il centro di Alessandria”.Non mi pare poco ciò che si legge. Chiaro è che il Sindaco e la sua Giunta nulla possono contro la grande distribuzione che altri prima di loro hanno autorizzato ad insediarsi, alla vendita online che prende sempre più piede, ai costi in tasse e affitti che il piccolo commercio deve affrontare.
Voto: 10

 

3) “Pensioni italiane e immigrazione: “Fmi bacchetta l’Italia: pensioni troppo alte, via la L’Italia sta andando a pezzi [Win the Bank] CorriereAlquattordicesima”. Questo chiedeva, lo scorso 20 marzo, la direttrice del Fmi, Christine Lagarde, donna potente del Fondo Monetario Internazionale, poco “cristallina” perché condannata dalla Cour de Justice de la République, il tribunale dei ministri di Parigi, per “negligenza” nel caso dell’arbitrato Adidas/Tapie, ai tempi in cui era ministra dell’Economia di Nicolas Sarkozy. E questo per far intendere che non solo in Italia, in cariche con alti poteri, il “più pulito ci ha la rogna”. Secondo questa signora e il Fondo Monetario, l’Italia deve agire per ridurre la spesa e quindi risparmiare eliminando la quattordicesima, ridurre la tredicesima, e se la prende pure con le pensioni di reversibilità, ritenute le più alte d’Europa con un livello del 2,75% del Pil. Infine vorrebbe fissare un’età minima. sotto la quale il coniuge vedovo/a non ne benefici, eliminando pure la possibilità che ne beneficino altri familiari. Più niente viene chiesto agli italiani? Nessun taglio per i vitalizi della politica italiana? Nessuna cancellazione della pensione figurativa senza aver versato contributi grazie alla Legge Mosca, di cui si sono avvantaggiati a piene mani per anni tanti politici, compreso l’emerito Napolitano? Anche ai familiari dei politici saranno tolti i benefici della reversibilità? E ancora: come mai nei salotti dell’informazione politica in tv non è stata trattata questa notizia, passata sottobanco nei giorni di smantellamento delle Camere? Il 20 marzo scorso, in un’aula di Montecitorio semideserta, il Collegio d’appello della Camera dei deputati ha dato ragione a un gruppo di inossidabili onorevoli che nel 2015 avevano deciso di opporsi alla riforma del contributivo. Se per il Fondo Monetario, le lobby di potere finanziario mondiale, le pretese della UE, gli italiani comuni devono versare ancora sangue, costoro dovrebbero bacchettare l’Italia per quanto spende per l’immigrazione. Di questo argomento a “lor signori” non frega nulla, importante che siamo noi a ricevere profughi e sbandati e tenerceli, visto che le frontiere sono blindate. A questo riguardo la Corte dei Conti nella sua annuale relazione scrive: che il costo della “prima accoglienza” degli immigrati che giungono in Italia nel 2016 è stato per 1,7 miliardi sulle spalle dello Stato italiano, contro poco più di 46 milioni messi sul tavolo dalla Ue. Ecco 148 pagine da leggere.
Voto: 2