ORBS [Il Superstite 370]

ATO6: "Crisi idrica, i cittadini siano più parsimoniosi con l'acqua" CorriereAl 1di Danilo Arona

 

 

Negli ultimi tempi ho ricevuto più di una testimonianza sulla presenza in Cittadella degli ORBS. Sull’argomento avevo già scritto nel marzo del 2014 proprio all’interno di questa rubrica. Dato che del nostro bene architettonico in questi giorni si parla molto, non mi sembra fuori luogo riproporvi quel pezzo e la foto, importante, che lo corredava. Anticipo che a breve ne pubblicheremo altre recentissime.

 

 

Ancora una volta partiamo da una foto, qui sotto. Da guardare bene, con attenzione, perché la storia è già tutta lì.
Ci troviamo in Cittadella, in Alessandria, nel tardo pomeriggio del 22 giugno 2013. Protagonisti, una giovane mamma alessandrina e suo figlio. Età approssimativa del bambino, quella che si desume dalla foto, 8-9 anni. Il bimbo è autistico e sottolineo che sono autorizzato a divulgare il dato. A un certo punto, quando ormai la visita si avvia verso la conclusione, in una particolare zona della galleria che si sta attraversando, il bambino inizia a strillare quasi con gioia, chiedendo alla madre di prestare attenzione ai “suoi amici”. Li chiama “fantasmini”, li indica, si agita e ride.

La mamma non ci pensa tanto su. Ha una macchina fotografica in borsa, la prende e scatta qualche foto a suo figlio. É rarissimo che si metta a parlare e a ridere con tanta spontaneità.

Una foto è questa. L’espressione del bambino è suscettibile di interpretazione, ma mi sembra comunque allegra (qui però dovete fidarvi: per correttezza abbiamo preferito oscurare il volto, ndr).
Alla sua destra è ben visibile una di quelle sfere di luce conosciute come ORBS.

Personalmente non voglio affatto entrare nell’ormai vetusto dibattito sugli ORBS, ma come cronista è mio dovere qui riassumerlo in poche righe.

ORBS è acronimo di Orbital Reduction Ball Shine, termine che definisce appunto quelle piccole sfere, somigliante a palle di luce più o meno variabile, che talvolta appaiono in certe immagini fotografiche, pur non corrispondendo a oggetti visibili nell’ambiente a occhio nudo. Le scuole di pensiero al proposito vorrebbero catalogarle da un lato come effetti prodotti artificialmente dalla tecnologia digitale, mentre dall’altro esiste la via esoterica e/o parapsicologica che le individua come “bolle energetiche” provenienti da uno o più individui, o addirittura come forme spiritiche prodotte da entità disincarnate che in genere abbondano in luoghi particolari come case abbandonate quando non “infestate”, cimiteri, chiese sconsacrate e altro ancora. Sono stato clamorosamente generico, ma, per chi volesse approfondire l’argomento, la Rete offre decine di siti dedicati.

Qui però il caso offre qualche spunto in più per meditare.

Il primo: si tratta di un piccolo soggetto che, come mi ha raccontato la mamma, parla pochissimo e di rado comunica spontaneamente data la sua sindrome. Secondo lei è stata proprio la reazione improvvisa, allegra e verbalizzata, a inquadrarsi come evento fuori dal normale. Insomma, episodi così non ne capitano quasi mai.

Il secondo: la sinergia fenomenica è alla lettera sotto gli occhi, ovvero lui vede i “fantasmini” e sulla foto compare un ORBS.

Il terzo, che va oltre questa storia: ho già visto, prima di questa, altre fotografie scattate proprio in Cittadella, in cui sono visibili tra strane ombre tremolanti di varia grandezza proprio gli ORBS di cui stiamo parlando. Perché ci sono persone ad Alessandria che spesso vanno a visitare la nostra magnifica fortezza e scattano foto. E nelle foto, in qualche caso, fanno capolino presenze intruse, quasi aliene.

Non bisogna infine trascurare, quanto meno per conoscenza, le tante ipotesi che vanno circolando da anni sulle presunte facoltà “di compensazione” del bimbo autistico. E’ verificato in tantissimi casi che esistono soggetti con memorie prodigiose, abilità fuori dal comune nei calcoli matematici, doti inverosimili nell’orientamento anche in ambienti metropolitani visitati per la prima volta. Fatti come questo successo nella Cittadella di Alessandria lascia aperta l’ipotesi che nei processi di compensazione possa essere compreso anche quello che chiamiamo, per capirci, “sesto senso”.

Chissà che evoluzione psicologica ha avuto quel bambino a quattro anni dal fatto… Domanda, credo, legittima. Nel frattempo segnalo questo frammento carpito in un forum all’interno del sito Il Tamburo dello Sciamano. Risale al novembre 2016. Lo riporto senza commenti:

«Vorrei dire la mia opinione visto che sono stata diagnosticata autistica e visto che conosco una marea di soggetti “neurodiversi”. Confermo che quasi tutti gli autistici hanno un’affinità con quella che gli sciamani chiamano l “Altra realtà”. Non avete idea di quanti autistici hanno visioni che poi si avverano: sogni lucidi fin da bambini, famigliari stretti che hanno visto UFO o fenomeni di questo tipo, capacità di dialogare con piante, animali… Inoltre ho notato che noi autistici attiriamo quelle che Jung definirebbe sincronicità. Secondo me è Potere invece. Non a caso veniamo soprannominati “bambini delle fate”.»