Mercoledì nel Salone di Rappresentanza dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, si svolgerà l’iniziativa “La gestione clinica e diagnostica dell’immunizzazione materno-fetale” organizzata dalla Struttura di Medicina Trasfusionale diretta da Roberto Guaschino, in collaborazione con quella di Ostetricia sotto la responsabilità di Oria Trifoglio.
Un evento tra esperti finalizzato a definire un percorso preciso per le gravide che potrebbero sviluppare la malattia emolitica del neonato: in particolare, l’iniziativa coinvolge i Consultori dell’ASL AL, a cui le gravide fanno riferimento per l’Agenda della Gravidanza. Nel percorso sono coinvolte le Medicine Trasfusionali dell’Azienda Ospedaliera e dell’ASL AL, che sono il naturale riferimento per questa patologia.
Nonostante la notevole riduzione dell’incidenza, grazie all’introduzione dell’immunoprofilassi anti-D, l’alloimmunizzazione eritrocitaria rimane la causa più frequente di malattia emolitica, il cui sintomo è l’anemia fetale. Si parla di alloimmunizzazione eritrocitaria materna quando la donna sviluppa, in seguito a una gravidanza, una risposta immunologica contro antigeni eritrocitari estranei, di derivazione paterna ed ereditati dal feto (ad esempio, se la donna ha un gruppo sanguigno di tipo Rh negativo, può “produrre” degli anticorpi verso elementi che riconosce come estranei, originando la malattia).
Gli anticorpi possono essere molto differenti, ma la gestione della patologia da parte dei clinici, nonché i principi e il metodo, sono simili: per questo motivo l’incontro è utile, nella definizione di un percorso e di un approccio condiviso, tra ginecologi di tutta la provincia e tra operatori che devono trattare la patologia.
La tipizzazione del fenotipo Rh e lo screening anticorpale sono raccomandati in tutte le donne in occasione della prima visita prenatale, possibilmente entro la sedicesima settimana di gravidanza.
Il programma completo dell’iniziativa è disponibile sul sito dell’Azienda Ospedaliera.