Frana fra Pareto e Spigno. Ottria e Fornaro: “Si intervenga subito: è l’ennesima conseguenza dell’abbandono del territorio”

Frana fra Pareto e Spigno. Ottria e Fornaro: "Si intervenga subito: è l'ennesima conseguenza dell'abbandono del territorio" CorriereAlLa strada provinciale 215 che unisce Pareto a Spigno Monferrato, nell’acquese, è interrotta dalle 6 di domenica 11 febbraio a causa di una frana che è precipitata sulla carreggiata e che ha ostruito il passaggio con massi, terra e vegetazione: si tratta di una cresta rocciosa che da tempo pare desse segnali di cedimento.

«É l’ultima emergenza in ordine cronologico che quella parte del Piemonte si trova ad affrontare» – è questo il primo pensiero, sconsolato, di Walter Ottria e di Federico Fornaro (Liberi e Uguali), che snocciolano i problemi che l’alessandrino si è visto ‘piovere addosso’ negli ultimi sei mesi: «la siccità estrema che ha privato di acqua corrente interi territori, il cosiddetto gelicidio che ha distrutto migliaia di piante e ora l’impressionante cedimento di una cresta che di fatto isola quasi completamente dal resto del Piemonte una comunità già periferica».

«Abbiamo preso contatti lunedì mattina presto con il Presidente della Provincia Baldi – annunciano Ottria e Fornaro – il quale ci ha garantito che interverrà in tempi rapidi, nonostante gli scarsi fondi presenti nelle casse dell’Ente: d’altronde quando succedono questi eventi ci rivolgiamo verso le Province nonostante nel recente passato esse siano state definite “inutili” e alle quali, in forza di questa definizione, sono state completamente tolte le risorse per governare in maniera puntuale il territorio».

«Per quanto compete alla Regione Piemonte – è l’impegno del Consigliere regionale –, sarà mia cura portare la vicenda all’attenzione dell’Assessore competente e presso gli uffici regionali preposti: chiederò con forza nuovi fondi per garantire interventi celeri, sapendo che questi soldi sono ora fondamentali ma non certo sufficienti a risolvere il problema. Non si contano le prese di posizione e gli Atti che ho presentato negli ultimi anni – conclude Ottria – al fine di prevedere fondi strutturali e investimenti ingenti per la manutenzione del territorio; a volte mi pare di essere un disco rotto ma rivendico la mia idea: senza investimenti e una pianificazione di lungo termine, capace di mettere in sicurezza la nostra terra e di creare lavoro, queste emergenze saranno all’ordine del giorno».