Ad Alessandria la povertà è una colpa?

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l'emergenza casa non può conoscere discriminazioni geografiche CorriereAlLa maggioranza di destra in Consiglio Comunale ad Alessandria ha approvato, nel corso dell’ultima seduta, una modifica al regolamento di polizia urbana che, attraverso due emendamenti, estenderà a gran parte del territorio cittadino il divieto di chiedere l’elemosina già introdotto (con scarsi risultati) pochi mesi or sono limitatamente a pochi “punti caldi” del centro storico. Secondo quanto riferito dalla stampa locale i proponenti il provvedimento si prefiggono di “dare un segnale a coloro che ci hanno votato”.

Lasciando da parte il fatto che la politica non dovrebbe “dare segnali” bensì risolvere problemi, la destra cittadina non si ferma qui ed introduce nel citato regolamento la “confisca amministrativa del denaro che costituisce il prodotto o il profitto della violazione”. Siccome difficilmente qualcuno esibisce in modo visibile il “prodotto o profitto” della questua, cosa si pensa di fare per individuare tali somme di denaro?

Di completare le disposizioni introducendo per via regolamentare anche le perquisizioni corporali in caso di sospetta violazione amministrativa? Ed una volta individuata una somma di denaro, nel dubbio se sia o meno “prodotto o profitto”, secondo lorsignori si dovrebbe forse confiscare tutto quanto? Privando una persona povera (sembrerà strano, ma è tale la maggioranza di chi si rivolge alla pubblica carità) del poco mezzo di sostentamento a propria disposizione ed al tempo stesso esponendo a potenziale responsabilità l’agente chiamato a dare esecuzione a un provvedimento simile?

In realtà, tra dubbi circa la legittimità delle nuove norme e numerose zone d’ombra applicative (oltre che per le croniche carenze d’organico della polizia municipale, ma anche per la conoscenza delle leggi e la indubbia professionalità degli agenti), credo che le novità appena approvate difficilmente avranno l’impatto atteso dai proponenti. Tuttavia credo che questo provvedimento sia molto importante per capire come la destra, “civica” o leghista che sia, cambi denominazioni ma non la propria sostanza, che consiste nell’essere forte verso i deboli e debole verso i forti. Lo dimostra del resto anche la proposta elettorale della “flat tax”, che al netto dell’inglesismo non è altro che l’abbassamento delle tasse ai ricchi pagato con i tagli alla spesa pubblica (prevalentemente rivolta a chi ha meno).

Un filo rosso, o per meglio dire verde-nero, lega proposte tanto contrarie alla giustizia sociale quanto inattuabili, non sufficienti tuttavia a celare una complessiva mancanza di visione politica.

 

Fabio Camillo
Coordinatore cittadino Art. 1 – Mdp – Liberi e Uguali