Capitale Italiana della Cultura 2020: Casale unica finalista piemontese. E Alessandria che fa? [Il gusto del territorio]

Capitale Italiana della Cultura 2020: Casale unica finalista piemontese. E Alessandria che fa? [Il gusto del territorio] CorriereAl 2di Eleonora Scafaro

 
Il titolo di ‘Capitale italiana della Cultura 2020’ verrà assegnato il 16 febbraio. Tra le dieci città finaliste c’è anche Casale Monferrato con Agrigento, Bitonto, Macerata, Merano, Nuoro, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso. E, così, il Piemonte, ha già conquistato un titolo importante, da top ten.

Anche i cittadini possono supportare la candidatura della città in questi ultimi giorni prima della proclamazione della vincitrice: è disponibile un motivo a tema “Casale Capitale Italiana della Cultura 2020” per Facebook. Per utilizzarlo è sufficiente cliccare sul link www.facebook.com/ profilepicframes e cercare “Casale Capitale” per trovare il badge ufficiale della candidatura, selezionarlo e cliccare su “usa come immagine del profilo”. Oltre a questo, al link www.comune.casale-monferrato.al.it/casale2020 è stato caricato il logo da stampare e utilizzare per immortalarsi in un selfie.

Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha deciso di premiare la Capitale Italiana della Cultura 2020: Casale unica finalista piemontese. E Alessandria che fa? [Il gusto del territorio] CorriereAl 1volontà di riscatto della città che, proprio attraverso la cultura, sta ottenendo il rilancio. Il dossier della candidatura, l’impegno quotidiano della cittadinanza e la sua forza resiliente sono stati fondamentali alla prestigiosa inclusione di Casale Monferrato, unica rappresentante piemontese, tra le “magnifiche dieci” finaliste.

«Siamo contenti di questo riconoscimento, importante per la città e per il territorio. È il premio per un progetto valido di rinascita, cultura non significa solo bellezza artistica, paesaggistica e naturalistica ma anche la capacità di reinventarsi, di innovare proprio per mezzo della cultura. Anche nel caso in cui non vincessimo, il nostro agire come gruppo, in collaborazione, rimane valido e mi auguro che venga portato avanti anche dalle amministrazioni che verranno, di qualunque colore politico siano» ha commentato il sindaco Titti Palazzetti.

“Nelle prossime ore – ha spiegato l’assessore alla cultura Daria Carmi – il Ministero ci comunicherà le linee guida da seguire nel nostro percorso. Sappiamo che la prossima fase sarà un colloquio orale a Roma davanti a una giuria di esperti di nomina ministeriale, ci sarà una presentazione e ci verranno poste domande. Il tempo per prepararci a questa tappa non è molto e in vista di questo prevediamo di organizzare momenti di confronto e dialogo; la nostra candidatura è nata proprio con questo spirito di inclusione e collaborazione: essere tra le dieci finaliste è già una grandissima vittoria, un premio a chi ha avuto il coraggio di esserci dall’inizio e ad aiutarci nella stesura del dossier. Con la cultura stiamo rilanciando la comunità, la città e il territorio”.

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Anche la Regione Piemonte, inoltre, ha sottolineato che “L’inclusione di Casale Monferrato nella short list per il titolo di capitale italiana della cultura 2020 è non solo motivo di grande orgoglio, ma testimonia il riscatto di un territorio ferito, e di come questo abbia saputo ritrovare forza e identità grazie alla cultura. Un riconoscimento importante che conferma quanto la cultura possa essere il cuore e la forza motrice delle nostre città e delle comunità”. E Alessandria?