Buzzi Langhi: “Candidarmi alle politiche? Per ora penso al comune di Alessandria!”. Ecco con quali progetti e priorità

Buzzi Langhi: “Aziende partecipate risorsa per Alessandria, dobbiamo gestirle al meglio”. Amag, Aral e la ‘rivoluzione’ dei parcheggi CorriereAl 2“Candidarmi alle politiche? Per ora penso a quel che c’è da fare qui, per far ripartire Alessandria. Però un aspetto lo ribadisco volentieri: vorrei vedere candidate, ed elette al prossimo Parlamento, tutte persone espressione vera del nostro territorio, che siano poi per i cittadini, e per gli amministratori, interlocutori che sanno di cosa parlano, e che hanno a cuore questa provincia”.

Si conclude con questo auspicio ‘identitario’ la lunga chiacchierata con Davide Buzzi Langhi, vice sindaco di Alessandria con deleghe importanti (governo del territorio, partecipate, urbanistica, riqualificazione urbana, mobilità), e con un sogno nel cassetto: “Fare in modo che questa città torni ad essere davvero ‘attrattiva’, per le persone e per le attività economiche: so che non è facile, ma vale la pena provarci”. Dai nuovi insediamenti produttivi alle varianti urbanistiche, dalle partecipate con le loro mille sfaccettature fino alla recente ‘querelle’ attorno alla cessione dell’ex Consorzio Agrario, proviamo con Buzzi Langhi a capire a che punto è l’attività della giunta di centro destra, e soprattutto cosa bolle nella ‘pentola’ del 2018.

 

 

Vice sindaco, entriamo subito nel merito: nei giorni scorsi avete Sindaco Rossa a ruota libera: bilancio di fine mandato e 'trailer' del programma elettorale CorriereAl 4‘ribassato’ gli oneri comunali per le attività produttive che desiderassero mettere radici ad Alessandria: c’è ancora posto, soprattutto nell’area di Spinetta….
C’è posto, circa 186 mila metri quadrati di proprietà comunale ancora disponibili, e c’è la volontà da parte nostra di tornare ad essere ‘attrattivi’: dobbiamo creare le condizioni perché ad Alessandria ripartano attività imprenditoriali vere, e con prospettive di crescita.

 

“Amazon? Vi racconto cos’è davvero!”. Un alessandrino in trasferta a Piacenza: “Da noi sempre sordi e ciechi di fronte alle opportunità”Ci vorrebbe il grande nome, capace di fare da traino: sfumato Amazon (che si è installato prima a Piacenza e ora a Vercelli, saltandoci a piè pari, ndr), qualcuno ora parla di Alibaba…
Eh, magari. Certamente il primo passo da parte nostra è fare in modo che esistano le condizioni perché un grande protagonista mondiale dell’economia consideri Alessandria. Quindi, posto che rimettere mano al Piano Regolatore sarebbe titanico, l’idea è procedere con varianti efficaci, e mirate. Un esempio concreto (ci mostra la cartina appesa al muro del suo ufficio, ndr): tutta l’area di Villa del Foro/Cantalupo va assolutamente ripensata: quei terreni oggi pagano Imu come area produttiva, con assoluto scontento degli agricoltori proprietari, ma non è di fatto appetibile. Con una variante possiamo spostare quella metratura produttiva altrove: dove non me lo chieda, ci stiamo pensando. Ma davvero occorre fare uno sforzo perché le acque si muovano, e il nostro comune, che è davvero vasto, torni ad essere un’opportunità per gli investitori.

 

In queste settimane il ‘mantra’ pare essere: Alessandria periferia di Alessandria Milano in treno: come si può migliorare la situazione? CorriereAlMilano….
Facciamo in modo che presto non sia più solo uno slogan. Alessandria e Milano sono vicinissime, eppure da sempre gli alessandrini per raggiungerla con il treno devono fare ‘giri’ assurdi, vere e proprie maratone che mettono a dura prova i pendolari. Chiaramente una linea veloce e diretta con il capoluogo lombardo aprirebbe scenari importanti: non solo per chi già oggi vive ad Alessandria e lavora là, ma anche per tanti milanesi che, probabilmente, tra vivere in certe periferie e un bell’appartamento nei nostri quartieri residenziali, non avrebbero tanti dubbi. Insomma, il trasporto su rotaia può essere anche leva per dare ossigeno al nostro patrimonio immobiliare. Tra l’altro, stiamo dialogando con la dottoressa Romano, commissario per il Terzo Valico: Alessandria non si è tirata indietro, e nelle nostre cave stanno arrivando quantità notevoli di materiali. Va benissimo: ma in cambio vorremmo anche qualche infrastruttura….

 

Quarto Polo all'attacco del presidente del Gruppo Amag: "Non c'entra nulla con Alessandria, e fa propaganda". Sul teleriscaldamento: "Scelta sbagliata, a danno della partecipata comunale" CorriereAlParliamo di partecipate, Buzzi Langhi: croce e delizia degli alessandrini, da sempre. Partiamo dalla capogruppo, Amag. Il centro sinistra voleva vendere il 49% delle quote sul mercato. Voi che farete?
E’ una strada che non ci convince: le nostre partecipate erogano servizi pubblici fondamentali, e se ben gestite rappresentano un valore per la comunità alessandrina. Non diciamo no ai privati in assoluto (Amag Mobilità è già controllata dalla società pavese Line per l’80%, ndr), ma la governance pubblica non può scendere a livelli critici. Quando possibile, meglio fare da soli….

 
Come nel caso delle gare per la gestione delle reti gas, se mai si faranno?Gas distribuzione
Prima o poi si faranno, il legislatore lo prevede, anche se ci sono stati ritardi pluriennali, e una marea di ricorsi. Sì, quello è un esempio: chi ci ha preceduto pensava di ricorrere ad alleanze, noi vogliamo provarci da soli. E’ un business da 35-40 milioni di euro di valore: se ce la facciamo, significa creare valore e ricchezza per l’azienda nei 12 anni successivi. Se perdessimo la gara, comunque ci spetterebbe un indennizzo altrettanto importante, da reinvestire in altre attività del gruppo.

A proposito di altri progetti: sul teleriscaldamento che intendete fare?
Il progetto c’è, è stato avviato prima di noi, e si tratta di un investimento da 95 milioni di euro: nella società Telenergia noi abbiamo solo il 10%, il 90% è di Egea (che potrebbe cedere una quota di minoranza ad Iren, ndr), ma questo non significa che il comune rinuncerà a far sentire la sua voce. Un aspetto fondamentale è che il gas per gestire l’operazione teleriscaldamento sia acquistato da Alega: vigileremo. In ogni caso sì, il progetto teleriscaldamento andrà avanti. Ma abbiamo anche un altro progetto importante all’orizzonte: un investimento da 18 milioni di euro sul fronte delle reti idriche.
Che belli i nuovi autobus di Alessandria: ora utilizziamoli correttamente! [Le pagelle di GZL] CorriereAl 2La sfida dei trasporti come va, assessore? In queste settimane la parola magica è l’asse ferroviario Alessandria Milano, con annessi, connessi e auspicate ricadute sul tessuto economico locale, a partire dagli immobili. Ma c’è anche la partita del trasporto su gomma…
Non solo Milano, in realtà: ci risulta che anche la tratta Torino Genova sia al centro di forti miglioramenti, e che nel giro di 5 anni sarà percorribile in un’ora: Alessandria deve essere per forza fermata intermedia, e questo ovviamente può generare solo conseguenze positive.
Per quanto riguarda il trasporto su gomma: Amag Mobilità è controllata all’80% dalla Line, player privato di grande livello, e con progetti ambiziosi che guardano avanti, alle prossime gare per il trasporto nel quadrante Alessandria Asti, per intenderci. Noi, con il nostro 20%, dobbiamo fare emergere in maniera costante le esigenze del territorio, delle persone. In ogni caso, tra investimenti in mezzi e ottimizzazione delle linee, il servizio nell’ultimo anno è decisamente migliorato: constato che anche con la ripartenza dell’anno scolastico non si sono registrate le consuete emergenze, e contestazioni. Segnalo poi un aspetto rilevante: la Line ha, fino al 2020, anche la gestione dei parcheggi su strada, oltre che aver acquisito il controllo, tramite Amag Ambiente, delle strutture di via Parma, via Inviziati e piazza Ambrololi. Nel 2020 però quella partita, significativa dal punto di vista degli introiti, tornerà in mano al Comune, e sarà tutta da ridiscutere.

Intanto in città c’è chi dice che i segni di discontinuità rispetto alla Buzzi Langhi: “Candidarmi alle politiche? Per ora penso al comune di Alessandria!”. Ecco con quali progetti e priorità CorriereAlgiunta Rossa, sul fronte della viabilità tardano ad arrivare: cosa bolle in pentola?
L’uso della Ztl va certamente graduato, e rivisto per gradi. Così come non va preso per ‘oro colato’ quanto riportato nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, analisi commissionata dal centro sinistra ad una società specializzata di Milano, tra l’altro non poco a buon mercato: è costata 80 mila euro. Qualche ex amministratore mi critica, sui social, perché il documento è ancora nel cassetto: in realtà quell’analisi più la leggiamo e più ci appare irrealistica, questa è la verità. Avremo modo di riparlarne con approfondimenti ad hoc, ne vale la pena: ma ci sono troppi elementi che non tornano. Intanto però un annuncio concreto posso farlo: mi piacerebbe riaprire al più presto la viabilità circolare attorno a piazza della Libertà: e credo che molti alessandrini apprezzeranno.

Cassonetti Amag AmbienteE i rifiuti, assessore? Gli alessandrini continuano, ad intermittenza, a trovare cassonetti strapieni, e un servizio così così, però costosissimo: arrivare ad una qualità accettabile è proprio impossibile?
(sospira, ndr) Assolutamente no, anzi è doveroso, e in questi mesi qualche miglioramento si è colto. Certo, rimangono problemi di mezzi in parte inadeguati, e di personale all’osso: ma non sono anche queste giustificazioni sufficienti, dobbiamo fare e dare di più alla cittadinanza. Sempre fermo restando che anche i cittadini devono fare la loro parte: se hai in casa un divano sfondato o una tv da smaltire non puoi abbandonarli sul marciapiede o in un fosso. Devi contattare Amag Ambiente, che offre il servizio di ritiro gratuito a domicilio.

Poi c’è Aral….
Questione delicatissima, che credo sia stata affrontata dall’attuale amministrazione con massima trasparenza e correttezza. Tutti ricordano che, appena insediati, ci siamo ritrovati questa ‘patata bollente’ tra le mani, con tutte le implicazioni anche giudiziarie, assolutamente non di nostra competenza e su cui speriamo sia fatta presto chiarezza. La nostra scelta è stata quella di affidare, pro tempore, Aral ad un ex prefetto, che ha e sta ben lavorando per gestire la normalizzazione. Naturalmente dal 2018 andrà giocata tutta la partita del futuro.

 

A proposito di guide autorevoli e management, una critica che vi viene mossa è: ‘si sono tenuti tutti i manager del centro sinistra’….
Ci sono dei contratti in essere, con scadenze da rispettare, o comunque stipendi da pagare. Ovviamente esiste anche la formula delle dimissioni volontarie, ma non ne sono arrivate. Noi stiamo dialogando con chi c’è, chiedendo massima collaborazione, e quasi sempre ricevendola, diciamo così. Una novità importante però la segnalo: nella piena applicazione della legge Madia, andremo per le diverse società partecipate verso amministratori unici, e non costosi cda. Ma questo significa, vorrei sottolinearlo, che un amministratore unico deve essere a tempo pieno in azienda, 5 o se serve anche 6 giorni a settimana. L’andazzo degli ultimi anni mi pare sia stato un po’ diverso: e non va bene. Non si sta nelle partecipate per ‘arrotondare’: è un lavoro.

 

La recente vicenda dell’immobile dell’ex Consorzio Agrario di via Tribunale all'Ex Consorzio Agrario? Speriamo, ma attenti al piano interrato [Le pagelle di GZL] CorriereAl 1Cardinal Massaia ha sollevato una nuova ipotesi: all’interno del Gruppo Amag potrebbe nascere una società dedicata alla valorizzazione degli immobili comunali? Insomma, l’erede di Svial e Valorial, entrambe in liquidazione?
Non è proprio così: l’ipotesi di costituire una società del gruppo destinata alla gestione del patrimonio immobiliare, in primo luogo di Amag appunto, in effetti esiste. E si sta anche valutando la possibilità, nel caso, di affidare al nuovo soggetto quel che resta del patrimonio immobiliare di Svial e Valorial, e altri immobili del comune da mettere sul mercato. Vedremo quali saranno le valutazioni tecniche, prima di decidere. Il capitolo dell’ex Consorzio Agrario però fa storia a sé, e certamente la vicenda nel tempo è stata mal gestita, se si è arrivati al punto di vendere l’immobile all’asta, a condizioni molto ribassate, per pagare creditori che, legittimamente, chiedevano di essere pagati. Si sarebbe senz’altro muoversi in modo diverso, e con tempi adeguati. Speriamo almeno che ora in quell’area possa davvero nascere uno spazio moderno, al servizio del tribunale di Alessandria: certamente ce n’è un gran bisogno.

 

Urna votoChiudiamo con una riflessione sulla politica nazionale Buzzi Langhi: c’è grande agitazione, in tutti i partiti, in vista delle elezioni di primavera. Siamo nella fase della selezione delle candidature, non senza colpi bassi. Lei ci sta facendo un pensierino?
(sorride, ndr) Non faccio politica per carriera, e nessuno comunque mi ha chiesto di candidarmi. Oggi poi un incarico ce l’ho, e gravoso: nei prossimi anni vorrei fare in modo che davvero Alessandria riuscisse a tornare una città vivace, in cui abitare con orgoglio. Da militante di Forza Italia però certamente auspico che non ci siano ‘paracadutati’, ossia che i candidati a Camera e Senato siano espressione del territorio, in grado se eletti di lavorare davvero e seriamente per il bene della nostra comunità.

 
Ettore Grassano