Veneto: quantità e qualità [Abbecedario del gusto]

Veneto: quantità e qualità [Abbecedario del gusto] CorriereAl 1di Pietro Mercogliano

 
Il Veneto, con una media di circa otto milioni di ettolitri l’anno, è la Regione italiana che produce la maggior quantità di vino; e vi si trova circa un decimo dell’intera superficie vitata del Paese. Sembra anche essere (ma per diversi motivi la statistica è incerta) la Regione i cui abitanti consumano piú vino. Il vino, inoltre, pesa in modo considerevole nel bilancio della Regione; e la Regione è alfiere della vitivinicoltura italiana: si pensi che è a Verona che annualmente si svolge la grande manifestazione del “Vinitaly”.

Insomma, come in generale si può dire della nostra identità nazionale, il vino è una parte determinante e caratterizzante dell’identità regionale veneta. Bisogna anche dire che storicamente il Veneto ha puntato piú sulla quantità che sulla qualità: il che non toglie che alcune produzioni di alto livello siano sempre esistite e che in quest’ultimo periodo stiano ulteriormente aumentando in numero e levatura.

Tanto per fare un esempio: l’Amarone, che pure nel nome denuncia probabilmente Veneto: quantità e qualità [Abbecedario del gusto] CorriereAl 2un’iniziale negatività (era un erroneo esito secco del vino dolce noto come Recioto di Valpolicella), è ormai diventato un vino di straordinario livello qualitativo e uno dei principali simboli dell’enologia italica. Si tratta di un uvaggio di tre vitigni fondamentali (Corvina, Corvinone, Rondinella) e di altri complementari; si lasciano surmaturare gli acini fino a un appassimento almeno parziale, e gli zuccheri in tal modo concentrati vengono poi totalmente svolti in alcol: il risultato è un passito secco, cioè un vino non dolce ma di notevole tenore alcolico e di straordinaria concentrazione ed intensità aromatica. Simile all’Amarone ma nettamente meno intenso è il Valpolicella Ripasso, che è prodotto attraverso la macerazione del vino sulle vinacce di Amarone e di Recioto; ancora meno strutturato e spesso piú giovane è il rosso chiamato semplicemente “Valpolicella”.

Merita di esser menzionato almeno un altro rosso, di carattere completamente diverso: il Bardolino, vino di facile beva e agile struttura ottenuto sulle rive del Lago di Garda dagli stessi vitigni dell’Amarone. Sempre sul Lago di Garda si produce anche l’ottimo Lugana, un bianco ottenuto dalla particolare varietà di Trebbiano qui coltivata (il Trebbiano di Lugana); da un’altra varietà di Trebbiano (il Trebbiano di Soave), in aggiunta o in sostituzione all’interessantissimo vitigno Garganega, si produce anche il Soave: vino bianco profondo e longevo che esiste anche in versione dolce come Recioto di Soave; fra i bianchi dolci sono da citare anche il Recioto di Gambellara (sempre da uva Garganega) e il Moscato Fior d’Arancio.

Veneto: quantità e qualità [Abbecedario del gusto] CorriereAlDiscorso a parte va fatto per il Prosecco. Ancora è necessario specificare come “Prosecco” non sia un termine generico per indicare una qualche categoria di vini spumanti, ma sia proprio il nome di un certo spumante: proprio come “Amarone” è un preciso vino rosso.

Come accennato già un paio di settimane fa su queste pagine digitali, si può produrre Prosecco solo da uve Glera e solo nell’areale della D.O.C.G. Prosecco che idealmente si sviluppa attorno allo storico cru di Cartizze nel Comune di Valdobbiadene. Il Prosecco esiste sia in versione secca che in versione dolce, anche se la sua specificità è probabilmente quella dell’extra dry: una secchezza morbida, appena vellicata da un residuo zuccherino quasi impercettibile in quanto tale.

Il Prosecco è un ottimo esempio di ciò che è in generale la vitivinicoltura veneta: da un lato se ne produce talmente tanto che un Prosecco mediocre sembra piú che altro la caricatura dei suoi simili, dall’altro un Prosecco prodotto dove e come si deve è un vino di piacevolezza e affabilità davvero straordinarie. E cosí questa Regione, che è in grado di far vino a cisterne, è capace di regalare nettari coi quali vale davvero di far l’incontro.