Domenica, alle 11, la proclamazione, per la quale è stato scelto uno scenario e un contesto apparentemente ideale: la sede della Camera di Commercio di Alessandria, in via Vochieri 58, nel giorno che celebra la Fiera di San Baudolino.
Con la speranza che in questa occasione sia rivitalizzata l’attenzione all’iniziativa del Master in ‘Economia, innovazione, comunicazione e accoglienza per l’impresa turistica’, promosso dal Digspes (Dipartimento di giurisprudenza, scienze politiche, economiche e sociali, la sede è ad Alessandria a Palazzo Borsalino) dell’Università del Piemonte Orientale insieme ad Alexala, agenzia turistica della provincia. Nonostante sia nato ad Alessandria e abbia rappresentato una assoluta novità rispetto a un settore di cui si parla tantissimo, ma si traduce pochissimo sul piano della concretezza, il Master continua a registrare un interesse crescente da parte di altri territori piemontesi, mentre quello alessandrino, pur ricchissimo di splendide individualità, quando deve andare oltre alla grigia e burocratica gestione della quotidianità del sistema, resta quasi paralizzato nelle logiche dei campanili.
Eppure il Master ha offerto non solo la possibilità a diversi giovani di fare esperienza, ed è già importante, ma ha anche fatto positivamente i conti con lo sguardo innovativo e le capacità di analisi messe in luce dalle tesi discusse a Palazzo Borsalino. “Sono tutti lavori – sottolinea Marco Novarese, direttore del Master e docente del Digspes – che hanno dimostrato quanto è stato appreso su molti fronti: turismo, accoglienza, marketing, comunicazione”.
Basta scorrere i titoli delle tesi per avere un quadro completo della prima edizione del Master, a partire dal capitolo “Innovare il turismo: oltre l’epoca digitale” con Annalisa Loddo, ‘Accoglienza e comunicazione interculturale’; Mirko Giglioli, ‘Oltre internet e i social network: il mondo delle fiere del turismo’; Arianna Bottinelli, ‘L’importanza della formazione e valorizzazione delle risorse umane per l’impresa turistica’; Francesca Borromeo, ‘Una nuova accessibilità. Fare rete in modo efficace in un territorio turistico’.
Per le “Nuove forme di turismo” ecco le tesi di Raffaella Francesca Leva, ‘Quando siamo arrivati? Viaggiando si impara. (bambini e turismo)’; Chiara Romeo, ‘Il viaggiattore: quando la vacanza diventa palcoscenico’; Vincenzo Mania, ‘Agricoltura e turismo: un connubio possibile per lo sviluppo e la valorizzazione del territorio’; Matteo Pugliese, ‘Innovazione ed energia pulita a sostegno delle imprese agroalimentari’; Lucetta Rissone, ‘Fattoria didattica: agricoltura multifunzionale per uno sviluppo integrato del territorio’.
Sul fronte del “Turista che cambia” hanno ruotato le tesi di Samuele Beltrame, ‘Chi è il turista 2.0?’; Paolo Ramassa, ‘L’agenzia di viaggi un destino già segnato? Come l’innovazione tecnologica ha cambiato il modo di pianificare ed organizzare le vacanze’; Sebastiano Onnis, ‘Analisi del turista che usa Instagram’; Francesca Ferrari, ‘Turismo e innovazione: l’esperienza EasyHolidays’.
Per “Promuovere l’impresa turistica” sono state presentate le tesi di Paolo Alpa, ‘Strategia di promozione digitale – Caso pratico: il Castello di Trisobbio’; Luisa Chiarenza, ‘Piano di marketing: studio e applicazione’; Federico Mignone, ‘Analisi ed ottimizzazione del prodotto agrituristico per il residence Il Mansio’.
Infine per “La promozione del territorio” sono state protagoniste le tesi di Silvia Alice Carone, ‘Il turismo sui laghi del Nord Italia e la creazione del blog di viaggi ‘thegirlofthelakes’; Alessandra Caneva, Pinterest e Instagram come strumenti di promozione turistica per la città di Alessandria’; Fabrizio Maccarini, ‘#ThinkSerravalle In Fiore: il contest fotografico per la primavera 2018′; Tommaso Esposto, ‘Brand Piemonte, potenzialità, criticità e concorrenza nella percezione del territorio’; Roberta Sartor, ‘Castelli Aperti, una rete di beni culturali’; Fadoua El Malhi, ‘La confederazione svizzera come un grande studio all’aria aperta’.
Per l’iscrizione alla seconda edizione c’è tempo fino a fine novembre. Qui tutte le informazioni.
Un rapporto dell’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) sul turismo in Italia evidenzia, come hanno peraltro rilevato altrettanti studi nazionali, i vari problemi del settore, oltre alle enormi potenzialità. “Tra i vari limiti – viene sottolineato – c’è anche quello della formazione che dipende anche dalla mancanza di un più vasto sistema economico e sociale di supporto alla stessa. Molte realtà italiane sono condotte a livello familiare e hanno dimensioni ridotte e quindi non sono sempre in grado di avere un dirigente con una formazione adeguata e quindi sono gestite in maniera tradizionale, con una scarsa attenzione al marketing, al web, e anche alla cultura dell’accoglienza”.
Una capacità fondamentale che sembra ancora mancare al settore turistico è quella di “comprendere il turista, riuscire ad attirarlo e soddisfare le esigenze. La capacità di comunicare è essenziale nel rapporto diretto, ma più in generale l’impresa turistica deve sapere ascoltare, capire il cliente e comunicare le proprie caratteristiche, in modo da farsi notare. Il manager turistico deve comprendere le capacità comunicative anche per selezionare il personale più adatto e guidarlo a livello pratico”.