Casale Città Aperta: il 12 novembre visita guidata alla Biblioteca Civica

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Internet, come il progresso tecnologico diventa fenomeno economico [@SpazioEconomia] CorriereAlRitorna, per la Biblioteca Civica “Giovanni Canna” di Casale Monferrato, un appuntamento ormai classico che ha riscosso nei mesi scorsi molto successo: anche a novembre i bibliotecari ripropongono le visite guidate al patrimonio della Biblioteca e a Palazzo Langosco, realizzata anche questa volta nell’ambito della manifestazione “Casale Città Aperta”.

La “Giovanni Canna” di Casale Monferrato è, per consistenza, la seconda biblioteca del Piemonte. Ha un patrimonio di 350.000 volumi e una storia che proprio il mese prossimo varcherà la soglia del secolo: fondata nel 1915, inizio a offrire prestito pubblico e sala studi nel dicembre 2017 (e infatti per il mese prossimo è in programma la festa per il centesimo compleanno!)

Entrare in una biblioteca di tale consistenza significa compiere un doppio viaggio: nella storia e nel concreto funzionamento di un’istituzione e dei suoi strumenti conoscitivi, ma anche nelle possibilità e nelle capacità di narrazione e di scoperta di una comunità dai molti volti, antichi e moderni. E, spesso, sorprendenti.

Tuttavia, anche chi si reca abitualmente in biblioteca, può vedere solo una minima parte di questo straordinario patrimonio, perché la biblioteca è come un iceberg, chi entra per il prestito di un libro o per passare qualche ora in sala studio non ha accesso al vastissimo deposito-magazzino dei libri né, tantomeno, alle sale che custodiscono documenti e volumi spesso rari e preziosi, come gli incunaboli e le cinquecentine di cui in Biblioteca sono conservate centinaia di esemplari.

A Palazzo Langosco è conservato anche l’ingente patrimonio dell’Archivio Storico Comunale, ricco di preziosi documenti, indispensabili per ricostruire la storia della Città: tra questi documenti, mappe, stampe di valore artistico e storico e di grande interesse “visivo” per chi ama la storia della città e del casalese.

E poi c’è, appunto, Palazzo Langosco, dimora settecentesca, ex sede del Senato casalese, che si amalgama con il grande complesso di Santa Croce, ex convento degli Agostiniani. Nel corso della visita sarà possibile ammirare oltre al pregevole scalone d’onore a due rampe, opera di Giovan Battista Borra, le preziose sovraporte del pittore veronese Francesco Lorenzi, alcuni affreschi e, da una prospettiva del tutto inedita, gli affreschi del Salone del Senato che costituisce l’odierno ingresso della Biblioteca.

Ora, grazie alla visita guidata promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Casale Monferrato e dalla Biblioteca Civica i cittadini potranno finalmente ammirare questo patrimonio storico, documentario e bibliografico, e con esso le stanze di Palazzo Langosco normalmente chiuse all’accesso pubblico. Durante la visita, si potranno quasi toccare con mano anche alcuni tra i testi più rari e antichi conservati in Biblioteca: antiche pergamene, antifonari, manoscritti, incunaboli, cinquecentine, elzeviriane, disegni, stampe, mappe, periodici locali e con essi il Fondo fotografico Francesco Negri, ricco di migliaia di lastre fotografiche conservate con criteri di rigore scientifico e di tutela.

Anche in questa occasione la visita sarà accompagnata dagli interventi canori e strumentali de L’Opera dei Ragazzi.

La visita, che avrà la durata di due ore, si svolgerà DOMENICA 12 NOVEMBRE alle ore 15. Il ritrovo è previsto alle ore 14.45, nell’androne di Palazzo Langosco.

Per ragioni di sicurezza e per le caratteristiche dei locali, anche questa volta la visita sarà limitata a un gruppo di 20 persone. E’ perciò vivamente consigliata la prenotazione, che potrà avvenire telefonicamente (0142/444246 -0142/444297) o via mail all’indirizzo bibliote@comune.casale-monferrato.al.it indicando nome e cognome di tutti i partecipanti e un recapito telefonico per eventuali comunicazioni urgenti.
Moduli per la prenotazione sono disponibili anche al punto di reference della Biblioteca Civica e all’URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico) di via Mameli.