“Probabilmente per legge può farlo, ma che un istituto di pubblica assistenza, quale l’Ipab, si butti nel business dell’accoglienza profughi a spese dei contribuenti piemontesi è davvero inaccettabile”: lo dichiarano i rappresentanti piemontesi del Movimento nazionale per la sovranità, Gian Luca Vignale e Marco Botta, rispettivamente capogruppo in Regione Piemonte e coordinatore regionale.
Vignale e Botta fanno riferimento alla la Casa di Riposo Ipab Borsalino che ha affittato a circa 6.000 euro al mese un cascinale, che ha anche ristrutturato a sue spese, da destinare all’accoglienza di 24 profughi, affidata in gestione alla cooperativa Azimut.
“Le ipab – aggiungono – sono istituti pubblici che hanno il compito di sostenere anziani e bambini. Invece la Borsalino decide di spendere i soldi dei cittadini per portare 24 nuovi immigrati in un Comune dove i profughi sono già numerosi e hanno già creato troppi problemi”.
“Il Movimento nazionale per la sovranità – concludono – ha presentato un’interrogazione in Consiglio regionale, chiedendo se per l’affitto e la ristrutturazione del cascinale di Novi abbia emesso un bando e se abbia agito nel rispetto della normativa vigente. Ma soprattutto vogliamo sapere quali sono le ragioni che spingono un ente pubblico che si dovrebbe occupare di dare servizi socio assistenziali ad anziani e a minori decida di investire ingenti risorse proprie per accogliere gli immigrati”.