Ottria: “È inaccettabile! Per il secondo inverno consecutivo nel distretto di Acqui-Ovada non ci saranno posti di Continuità Assistenziale”

Ottria (PD): “il Partito Democratico torni ai ‘fondamentali’ della sinistra. Sulla sanità alessandrina ancora troppe incertezze: di chi è la responsabilità?” CorriereAl 1Rispondendo all’interrogazione urgente del capogruppo in Consiglio regionale di Art.1 MDP Valter Ottria l’Assessore alla Sanità Antonio Saitta ha confermato ciò che purtroppo si temeva; per il secondo inverno consecutivo, nonostante un accordo stipulato nel maggio 2016, non ci saranno i 20 posti letti previsti per la continuità assistenziale ad Acqui.

Nella sua interrogazione urgente viene ricordato come i “CAVS”mirano a potenziare il percorso di continuità assistenziale al fine di garantire il sostegno di quanti, in particolare anziani, a seguito di un ricovero in ospedale o un accesso al DEA – Pronto Soccorso, vedono ridotte le proprie necessità cliniche ma non quelle assistenziali e richiedono un sostegno adeguato nel post dimissione ospedaliera” – si tratta quindi di un servizio fondamentale ed essenziale.

“Una situazione grave e ormai intollerabile – dichiara Ottria – che costringe diversi Perché stanno smantellando l'ospedale di Acqui Terme? CorriereAl 1anziani già in difficoltà per ragioni di salute a doversi sorbire spostamenti anche di diversi chilometri e tra l’altro nei mesi più freddi. Chiedo all’Assessore Saitta di occuparsi in prima persona di questa che è diventata ormai una vera e propria emergenza non più rinviabile”.

“Invito” che l’Assessore sembra voler accogliere annunciando a breve una riunione operativa in merito e affermando nella sua risposta come “la Direzione ASL di Alessandria ha già dato specifico mandato al Direttore Distretto di occuparsene”.

In particolare i 20 posti letto dovrebbero essere previsti presso la struttura “Mons. Capra” di Acqui: “è una scelta che non mi convince – conclude il capogruppo Ottria – ; non è certa l’effettiva idoneità della struttura scelta a ricevere pazienti di quel genere. Data l’urgenza, per avere tempi certi è meglio rivolgersi ad altre realtà nel territorio già attualmente adeguate”.