Grigi, avvio deludente: ma pensare con la pancia nel calcio non serve

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Grigi, avvio deludente: ma pensare con la pancia nel calcio non serve CorriereAldi Jimmy Barco

 

 

Tre partite disputate, due in trasferta e una in casa; delle tre avversarie incrociate due (Pontedera e Pro Piacenza) sono di seconda fascia, il Livorno invece è fra le favorite del girone: 2 i punti totalizzati dai Grigi: raccolti, manco a dirlo, contro le squadre meno attrezzate.

Detta così sarebbe già un problema ma vista l’Alessandria contro il Livorno il problema pare ancora più complesso. Che il mercato estivo fosse complicato era noto; che si sia esaurito senza “chiudere il cerchio” l’avevo anticipato (e, credetemi, non sono un veggente); che si sia scelto di implementare senza risparmio lo staff è stata una scelta che mi aveva lasciato perplesso ma fiducioso nelle novità che “non capisco ma mi adeguo”; che l’allenatore esordiente fosse un’ incognita l’avevo sottolineato in tempi non sospetti ma sarei felice di riconoscere, se e quando, che Stellini è allenatore autentico e non solo “quello che ha lavorato con Conte “.

Cominciamo dalla fine. L’attuale mister è partito fin dal ritiro con un modulo, il 4-4-2 applicato in tutte le partite agostane ma poi, partito il campionato, si è passati alla difesa “a tre“. Tale andamento ondivago non sarebbe di per sé un difetto soltanto se la sua squadra  (che, incidentalmente, è anche la nostra) non avesse, quanto ad organizzazione ed equilibrio, l’andatura del gambero. E con un’organizzazione abborracciata e un equilibrio fra i reparti che ti fa venire il mal di mare non si va da nessuna parte, cosa che vale per il calcio contemporaneo, ma valeva pure nel calcio d’altri tempi.

Al momento, anche attraverso le dichiarazioni post partita, Stellini ha dimostrato di essere solo quello che io chiamo “un maestrino”. E di tutti i maestrini che ho visto occupare la panchina di una squadra di calcio alcuni sono diventati allenatori mentre altri sono rimasti nel bozzolo. Speriamo quindi che il nostro mister esca dal bozzolo e diventi un allenatore a tutti gli effetti.

Se poi bastasse presentare ai propri giocatori esercizi innovativi al campo della Michelin o mutare orari e calendario settimanale degli allenamenti, allora saremmo tutti bravi a fare gli allenatori. E inventarsi Celijak quinto a sinistra o Sestu difensore esterno del 3-5-2 non vuol dire, secondo me, essere innovativi bensì un misto di supponenza e scarso pragmatismo.

Mi spiego: se il primo acquisto della gestione Sensibile è Pastore, caro Stellini la Andrea Pastore dopo l'amichevole con il Lugano Under21 CorriereAlregola vuole che tu faccia giocare quel giocatore nel suo ruolo fino a quando non sia pubblicamente dimostrato che il giovanotto sia il punto debole della squadra e quello che fa perdere le partite. Perché adesso sai che succede? Semplice: visto che il Livorno ci ha asfaltato anche con Celijak al posto di Pastore, buona parte della responsabilità di questo disastro verrà attribuito alle scelte improvvide del mister, cioè tu. Inoltre Celijak è stato esposto ad una prevedibile figuraccia (e di tutto il croato aveva bisogno tranne che quello) e l’arcano del terzino sinistro rimane irrisolto.

Per carità, ad Alessandria si è ormai materializzata la maledizione del terzino sinistro e, escluso Sabato, negli ultimi campionati ne abbiamo visti a decine e hanno deluso tutti. E quest’anno ci siamo di nuovo. Quindi il nostro mister metta in campo Pastore quarto o quinto a sinistra a seconda del modulo che decide di adottare, e se il ragazzo risulta inadeguato dovrà pensarci la direzione sportiva, non certo l’allenatore il quale è tenuto a far legna con il materiale a disposizione.

 CorriereAlInoltre capisco che il buon Stellini parla pubblicamente con una classe giornalistica, quella mandrogna, che non pone mai domande che prevedano risposte calcisticamente articolate, ma ritengo opportuno che di calcio ne parli lui sua sponte. E commentare le partite sempre e solo in termini di “approccio”, “mentalità”, “propensione alla fase difensiva“ e altre cose buone per tutte le stagioni non vuol dire spiegare, ma rimestare la polenta senza affrontare i problemi tecnici e tattici autentici.

Anche qui niente di male, ma se i tifosi non capiscono quello che sta succedendo finiranno per individuare, magari sbagliando, nell’allenatore il solo colpevole. A dire il vero Sensibile, a margine della sconfitta contro il Livorno, è stato chiaro, quanto meno se l’ascoltatore possiede il dono della sintesi: in organico mancano due giocatori adatti a fare gli esterni e non credo sia cosa da poco, visto che giochiamo in C e non un torneo giovanile di squadre a nove. Adesso, assodato che il mercato degli svincolati per noi è precluso di fatto dalla regola degli under in rosa, cosa dobbiamo aspettarci? Marconi terzino destro o Gazzi difensore centrale, in attesa del mercato di gennaio?

Non credo sia quella la strada. Penso invece che, tanto per cominciare, visto il Grigi, avvio deludente: ma pensare con la pancia nel calcio non serve CorriereAl 1materiale umano a disposizione (ma con un Bellomo in più che tra poco sarà un altro effettivo) Stellini debba individuare il modulo da adottare e sul quale lavorare senza tentennamenti. In tal caso è chiaro che ci sono giocatori importanti che rischiano la panchina perenne (ad esempio Sestu se non si gioca con la difesa a quattro), ma questa è la dura legge dei moduli difensivi alla quale anche il grande Mou è costretto a sottostare, figuriamoci un mister esordiente…

Poi, ma questo vale per gli sportivi, smettere di pensare che, quando la squadra è in difficoltà, chi non gioca è sempre migliore di chi è sceso in campo. Inoltre ci sono soluzioni che ne escludono altre. Ad esempio va bene individuare Cazzola e Gazzi coppia di mediani centrali ma, nel caso, dovranno essere gli esterni ad inventare e creare superiorità numerica oppure, se gioca Pastore nella difesa a quattro, non si può pensare a Bellomo esterno alto a sinistra perché presumibilmente la fascia mancina diventa troppo debole in caso di non possesso. Per non parlare della coppia di mezzali Branca-Nicco nel caso si schieri un centrocampo a tre, perché entrambi sono poco avvezzi a entrare nell’area di rigore altrui per chiudere un triangolo, o a tentare il tiro da fuori.

Ci sono scelte sui singoli che ne escludono quindi altre, e la coperta corta impone comunque sacrifici. A dirla tutta (e l’ho già scritto in tempi non sospetti) penso che, qualsiasi modulo si decida di adottare, Stellini si scontri con almeno due caselle da riempire con giocatori inadatti al compito che quel modulo prevede. Per il mister si tratta quindi di aver certezze che gli arrivino dall’esperienza e dall’intuito al posto della sicumera dettata dalla teoria studiata sui sacri testi. Tenendo conto, questo è il mio pensiero, che immaginare a breve un cambio di allenatore mi pare utopia perché, vista la logica che ha sovrainteso l’arrivo di una figura come Stellini, per smentire la bontà della scelta iniziale Sensibile dovrebbe trovarsi davanti ad una situazione irrimediabilmente deteriorata, sia per l’atteggiamento del pubblico sia per problemi interni allo spogliatoio. Elementi che, al momento, non mi sembrano all’ordine del giorno.

Brivido Caldo CorriereAl 7Ma il problema dei problemi sarebbe la supposta volontà di Di Masi (fonte quella discarica di notizie anche fasulle che è facebook) di allentare il suo impegno nel calcio mandrogno. A tal proposito ritengo le indiscrezioni totalmente infondate, magari sono solo l’aspettativa di qualche demente leone da tastiera convinto che, in caso di disimpegno del Presidente, la plebe lo acclami come novello Angelo Moratti, naturalmente senza i petrodollari dell’ex impareggiabile dirigente nerazzurro.

A Di Masi una cosa mi sento però di chiederla. Presidente, lei è il vero, unico depositario e responsabile dell’Alessandria Calcio e non soltanto il suo primo tifoso. Dei tanti ruoli che deve interpretare previlegi quello di padrone e tenga sullo sfondo quello del tifoso perché governare “con la pancia“, organo di pensiero tipico del tifoso, porta più spesso guai che soluzioni. Conferma un tifoso con la pancia come il sottoscritto.