Borasio: “Rifiuti, discariche, alluvioni: non sono Superman, ma faremo tutto quel che serve per rendere Alessandria più sicura”

Aral, lunedì in Prefettura incontro decisivo. Borasio: “Ma non esiste emergenza rifiuti per i cittadini” CorriereAl“Per fare tutto al meglio e contemporaneamente ci vorrebbe Superman: ma ci stiamo attrezzando!”. L’avvocato Paolo Borasio, assessore della giunta Cuttica a Palazzo Rosso, ha deleghe ‘che scottano’: si era insediato da pochissimi giorni, ed è esplosa la vicenda Aral, “che ovviamente non intendo commentare sul piano giudiziario, ma che invece stiamo cercando di gestire con grande determinazione sul fronte aziendale”. E’ di questi giorni la notizia che si è sbloccata la prima emergenza dei capannoni di Castelceriolo, direzione Iren/Gaia Asti.

Ora naturalmente occorrerà procedere con i passi successivi.

Poi c’è il fronte ambiente, che da queste parti in particolare non è poca cosa: dalla questione cave Terzo Valico all’emergenza ‘cronica’ in Fraschetta, il materiale su cui lavorare certamente non manca. Ma non dimentichiamo la Protezione Civile, fiore all’occhiello alessandrino, ma anche delega che prevede la gestione di ogni tipo di emergenza ambientale, a partire dalle alluvioni. “Certamente non ci annoieremo”, sorride Paolo Borasio: che, forte della sua esperienza decennale come sindaco di Castelletto Monferrato, si è subito rimboccato le maniche, e ha trascorso il mese di agosto a cercare la miglior soluzione per rimettere ‘in corsa’ e sui giusti binari la filiera dello smaltimento rifiuti.

 
Assessore Borasio, partiamo senz’altro da Aral: la situazione si è La 'patata bollente' dei rifiuti alessandrini: per Aral un commissario fino ad ottobre? CorriereAlfinalmente sbloccata?
(tira un sospiro di sollievo, ndr) Sì, anche se ovviamente è solo un primo step, a cui dovranno seguire passi e scelte successive. Piena fiducia comunque nell’operato dell’amministratore di Aral, il dottor Alessandro Giacchetti, a cui offriamo e offriremo tutto il supporto necessario.

 

Lo smaltimento dei rifiuti deve però ovviamente andare oltre l’emergenza, e puntare sulla programmazione. In Aral entreranno nuovi soci? Il comune di Genova ad esempio?
E’ una partita aperta, che dovrà essere discussa nelle sedi opportune. Quel che è certo è che Aral rappresenta per il comune di Alessandria (oltre naturalmente che per i soci di minoranza, i cui interessi vanno garantiti) un asset strategico importante, che va tutelato. C’è un’inchiesta giudiziaria in corso, cui spetta il compito di valutare eventuali responsabilità, legate al passato. Noi, come amministratori appena insediati in comune di Alessandria, e quindi come soci di maggioranza dell’azienda, abbiamo il dovere e l’intenzione di assicurare, ma anche di esigere, massima trasparenza. E ovviamente di programmare il futuro.
La 'patata bollente' dei rifiuti alessandrini: per Aral un commissario fino ad ottobre? CorriereAl 2Appunto, il futuro. La discarica di località Calogna, nel comune di Solero, per quanto potrà essere ancora utilizzata?
Dipende ovviamente dalla quantità di rifiuti che saranno conferiti, comunque diciamo un paio d’anni. Quindi già da oggi dobbiamo guardare avanti.

 

Che significa altri ‘buchi’, un inceneritore o che altro?
Queste non sono decisioni che prende l’assessore naturalmente, ma il frutto di riflessioni ampie e condivise, che certamente occorre cominciare a fare. Ma all’orizzonte, non dimentichiamocelo, c’è una variante fondamentale. In autunno la Regione Piemonte potrebbe varare una nuova legge sui rifiuti, che potrebbe cambiare parzialmente lo scenario. Si parla, ad esempio, di eliminare gli incentivi ai comuni o alle aree che ospitano le discariche: ma in questo caso chi sarà ancora disposte ad accoglierle? (peraltro anche oggi i comuni di Solero e Quargnento pare sia parecchio ‘in arretrato’ sul fronte dell’incasso degli indennizzi concordati con Aral, ndr)

 

Assessore, è possibile che anche Aral diventi una ‘controllata’ della Quarto Polo all'attacco del presidente del Gruppo Amag: "Non c'entra nulla con Alessandria, e fa propaganda". Sul teleriscaldamento: "Scelta sbagliata, a danno della partecipata comunale" CorriereAlmultiutility Amag?
Anche qui non posso che rimandare alla normativa regionale, in divenire. La legge attualmente in gestazione prevede anche la possibilità (ma non l’obbligo, chiaramente) che una stessa azienda possa occuparsi della raccolta, e dello smaltimento. Fermo restando che lo smaltimento dovebbe sempre prevedere almeno un 80% di attività ‘in house’, e un altro 20% massimo di attività commerciale, sul mercato. Ma, ripeto, non resta che attendere che si definisca con chiarezza il nuovo scenario normativo.
terzo_valicoTerzo Valico e cave: anche su questo fronte il suo assessorato avrà ‘gatte da pelare’ di non poco conto…
Intanto proprio in questi giorni l’Osservatorio Ambientale dovrebbe insediarsi ad Alessandria, e questo per noi non sarà un passaggio rituale: incontrerò a breve il commissario Iolanda Romano, e chiederemo come comune, pur non avendo diritto di voto all’interno dell’Osservatorio, di presidiare costantemente l’attività dell’Osservatorio, per verificare che tutto quanto riguarda il conferimento di materiali nelle cave di casa nostra, dal passaggio dei camion fino all’interramento dei materiali, avvenga a regola d’arte. Sono d’accordo con i 5 Stelle quando chiedono l’applicazione del principio di precauzione: niente deve essere lasciato al caso, i controlli pre e post conferimento occorre siano rigorosi, poiché la salute degli alessandrini viene prima di tutto.

 

Quali cave saranno utilizzate?
Sono già operative per il deposito di materiale del Terzo Valico la cava Clara e BuonaM5S: "Prescrizioni cava Clara e Buona: chi verifica che siano rispettate?" CorriereAl (al Cristo) e la cava Bolla (in strada Stortigliona, a Spinetta). Dal 2018 dovrebbe essere utilizzate anche la Guarasca 1 e la Guarasca 2, che sono vicine a cava Bolla.

 

A proposito di Fraschetta, lì sul fronte inquinamento c’è anche un’altra questione aperta da decenni, quella del polo chimico….avete già avuto incontri con la Solvay Solexis?
Non io personalmente, ma penso di averli presto. E’ una questione complessa, su cui si è già intrapreso un percorso, che valuteremo con attenzione, e che cercheremo di migliorare se possibile. Anche qui c’è un valore non derogabile, che è la salute dei cittadini. Ovviamente occorre fare i conti con una situazione pregressa ben nota, eredità di un lontano passato: la gestiremo con la massima concretezza, e spero con la collaborazione sia della Solvay Solexis, che di tutti gli altri enti e strutture preposte al controllo.

 

Topi in cittàE i topi, assessore? Qualcuno ha ironizzato perché uno dei vostri primissimi interventi è andato in questa direzione: ma non sono pochi gli alessandrini che lamentano una presenza ‘ingombrante’ di ratti, in diverse aree della città…
Infatti siamo intervenuti con tempestività là dove sono state riscontrare presenze di topi significative, e ora intendiamo impostare un serio piano pluriennale di derattizzazione, che mancava da anni. La presenza di topi non è, diciamolo chiaro, una prerogativa di Alessandria, ma un problema di molte città, soprattutto nella stagione calda. Certamente però occorre evitare, ad esempio, di lasciare rifiuti in strada oltre il minimo necessario previsto, e ci sono situazioni, come quella della piscina, che vanno sanate, per evitare che il fenomeno si manifesti nuovamente.

 
Fra le tante emergenze estive rischiamo quasi di dimenticarci un’altra Alluvione Bormida Alessandriasua delega ‘pesante’, la Protezione Civile: che significa anche essere in prima linea nell’emergenza alluvioni. Facendo gli scongiuri, ovviamente…..
Certamente, facciamoli: ma gli scongiuri non bastano. Anche se questi fronte serve programmazione, e ci vogliono anche risorse. Il nucleo di Protezione Civile di Alessandria opera con scrupolo e professionalità, sono una risorsa per tutta la comunità. La questione fiumi e rischio idrogeologico invece è complessa, va gestita senza allarmismi, ma con serietà. Parlare di rischio zero non è corretto, il rischio zero temo non esista. Esistono però adeguate politiche di prevenzione, di pulizia dei fiumi, di interventi a monte delle città, nelle aree di laminazione. Non sono situazioni che un singolo comune può affrontare e gestire da solo, ma cercheremo di fare anche qui seriamente la nostra parte.

 

Ettore Grassano