Gli annunci della Asl su Casale Monferrato non ci bastano

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Gli annunci della Asl su Casale Monferrato non ci bastano CorriereAldi Giorgio Demezzi*

 

 

Gli annunci del direttore generale dell’ASL Gilberto Gentili non possono attenuare le preoccupazioni per la situazione del nostro Ospedale sempre più in sofferenza per i tagli di reparti che sono stati imposti dalla famosa delibera regionale 1/600 e per la carenza di personale medico/infermieristico, che ha creato gravi disagi ai cittadini in quest’ultimo periodo.

Ci fa piacere sentire che a settembre verrà avviato l’iter per l’acquisto di una nuova TAC, ma finchè non vedremo i fatti continueremo a vigilare e a sollecitare.
Vorremmo anche conoscere i tempi di intervento per la bonifica dei materiali contenenti amianto costituenti la coibentazione degli impianti tecnologici dell’Ospedale, considerato che già alla fine dell’anno scorso il Comune di Casale ha trasferito nelle casse dell’ASL 1.280.000 euro.

Per quanto riguarda i primari, appaiono poco convincenti le rassicurazioni addotte dal direttore generale per attenuare le conseguenze della grave perdita del primario di Gastroenterologia dott. Gemme, con l’ipotesi di una futura collaborazione con l’ASO, in quanto già per altri due valenti professionisti passati all’ASO: il dott. Barbero, primario di Radiologia e il dott. Chichino, primario di Malattie Infettive, erano state fatte promesse analoghe senza alcun risultato.

Ci spiace dover evidenziare su tematiche così importanti, come del resto è capitato per la clinica, l’imbarazzante silenzio del Sindaco Palazzetti, Presidente dell’Assemblea dei Sindaci dell’ASL AL.

Ricordiamo che l’avvio del concorso per i primari del nostro Ospedale non è un fatto eccezionale, ma deriva dall’uscita nel 2017 della Regione dal piano di rientro, infatti proprio in questi giorni sono stati avviati i concorsi anche per tre primari dell’Ospedale di Novi: Traumatologia/Ortopedia, Pediatria, Nefrologia.

Per il primariato del Pronto Soccorso siamo al secondo concorso, la precedente Riboldi/Capra versus Palazzetti/Ravetti: 'volano stracci' nella sanità casalese. E ad Alessandria? CorriereAl 1primaria ha lasciato dopo pochi mesi, speriamo in bene. La carenza di personale ha creato notevoli disagi in questo ultimo periodo, con code interminabili di pazienti in attesa di essere visitati.

Per Ginecologia/ostretricia dobbiamo registrare una diminuzione di circa 30 parti rispetto all’anno scorso, aggravando una situazione già al di sotto soglia, quindi per la sopravvivenza del reparto è più che mai indispensabile l’attivazione del parto indolore, tante volte promessa ma mai realizzata.

In Cardiologia arriverà il primario, ricordiamo però che sono ben 4 i medici che a breve andranno in pensione, di cui 2 entro fine anno, quindi è più che mai necessario provvedere alla loro sostituzione, considerando anche gli impegni presi per garantire la presenza negli ambulatori del territorio ed anche per assicurare la continuità dell’unità di terapia intensiva.

E’ più che mai urgente avere un primario di neurologia per il nostro ospedale ed è indispensabile, per dare dignità agli operatori e ai pazienti ricoverati, un recupero del reparto di oncologia, ora trasformato in una dependance di medicina con il nome di medicina 2 nel reparto che fu di malattie infettive. Appare anche critica la situazione per otorino e per dermatologia, ormai priva di medici.
Riteniamo che si debba riattivare il reparto di malattie infettive del nostro Ospedale rendendo disponibili i nostri letti per i ricoveri di pazienti ad alta contagiosità.

Infine sollecitiamo il Sindaco Palazzetti ad intervenire per il potenziamento dei servizi sul territorio. Ci era stato detto che la razionalizzazione della rete ospedaliera prevedeva lo spostamento del baricentro delle cure dagli ospedali al territorio; invece si è ridotta l’attività ospedaliera senza alcun potenziamento sul territorio ed anzi, anche per la chiusura dell’attività interventistica/diagnostica della clinica, i cittadini del nostro territorio sempre più debbono accedere a strutture distanti dalla città.

 
* A nome del Comitato per la difesa della salute dei cittadini monferrini