Il ristorante è top secret, l’obiettivo dell’incontro a pranzo invece ben chiaro: discutere del rilancio economico di Alessandria, intesa come capuoluogo di provincia, e quindi in un’ottica di sviluppo complessivo del territorio.
Oggi per qualche ora il sindaco di Alessandria, Gianfranco Cuttica di Revigliasco, lascerà la gestione di Palazzo Rosso ai suoi assessori, e si confronterà, su temi legati all’economia di tutto l’alessandrino, con i quattro segretari dei partiti che sostengono la sua amministrazione (Molinari, Cavallera, Barosini e Riboldi), ma anche con Gianfranco Baldi, sindaco di Cassine ma, soprattutto, candidato in pectore del centro destra alla presidenza della Provincia: le elezioni (di secondo grado: ossia non votano i cittadini, ma sindaci e consiglieri dei 190 comuni del territorio) sono previste a fine settembre, poichè la presidente Rossa è decaduta, e attualmente la Provincia è guidata, pro tempore, dal sindaco di Novi Ligure, Rocchino Muliere.
Ma quali saranno i temi che terranno banco oggi a pranzo? Qualche ipotesi certamente è possibile farla, anche se uno degli obiettivi dell’incontro è proprio il confronto di idee, e di proposte.
E’ immaginabile però, ad esempio, che si tornerà a parlare di logistica, e di trasporti: temi assolutamente vitali se si vuole immaginare un territorio in sviluppo e non in declino, eppure anche settori che vedono l’alessandrino da molti anni colpevolmente ‘al palo’, nonostante una posizione naturale assolutamente strategica. Cuttica di Revigliasco ha già avviato in queste settimane un confronto con il fronte ligure, e certamente l’incontro di oggi sarà occasione per concertare una serie di passi fondamentali da compiere nei prossimi mesi.
Poi c’è lo snodo del commercio, non solo del capoluogo: in quali direzioni è possibile e opportuno muoversi perchè il comparto possa tornare a guardare al futuro con ottimismo? Quale sarà il percorso con le associazioni di categoria? Certamente non tocca al comune sviluppare il business dei privati, ma creare le condizioni perchè questi ultimi possano sviluppuare opportunità e sinergie invece sì, è possibile e auspicabile.
L’Outlet di Serravalle ad esempio, con la sua capacità attrattiva di circa 6 milioni di clienti all’anno (metà dei quali stranieri) può anche rappresentare un alleato, e un volàno, o si intende continuare ad ignorarlo? Quanti di quei clienti extra alessandrini, e appunto stranieri, oggi sanno che esistono ad Alessandria delle attrazioni turistico-culturali rilevanti, dalla Cittadella con il Meier a Marengo, per citare solo i primi della lista?
Altro tema che potrebbe essere al centro dell’incontro di oggi è quello del futuro del polo universitario alessandrino, da anni ad uno snodo critico, e sul quale certamente l’attenzione del sindaco Cuttica di Revigliasco (che ha tenuto per sè le deleghe specifiche di Cultura e Rapporti con l’Università) è forte. Su questo fronte, l’avvio della Facoltà di Medicina, e tutto ciò che potrebbe significare in termini di centralità e crescita dell’Ospedale di Alessandria. è un altro filone che sta a cavallo tra cultura, salute e sviluppo economico.
La carne al fuoco insomma è davvero tanta, e in tanti confidano che anche il pranzo di oggi possa rappresentare un piccolo passo significativo di un lungo percorso da compiere nei prossimi anni.
Una curiosità finale. A fine settembre sia il sindaco di Alessandria che il presidente della Provincia potrebbero essere residenti a Cassine: sarebbe un bel record per lo splendido comune a metà strada tra Alessandria ed Acqui, che diventerebbe una sorta di piccola capitale politica del territorio.
Ettore Grassano