Apre il nuovo museo di un brand alessandrino conosciuto e apprezzato da 160 anni a livello mondiale. Parliamo, naturalmente, della Borsalino, la storica azienda produttrice di cappelli creata, nel 1857, da Giuseppe Borsalino, giovane cappellaio senza alcuna formazione scolastica che, rientrato da un viaggio in Europa assieme al fratello alla scoperta delle “maison” del lusso, decise di avviare un piccolo laboratorio artigianale.
Forse nessuno, magari nemmeno lo stesso Borsalino, si sarebbe immaginato che quel piccolo laboratorio sarebbe diventato uno dei simboli per eccellenza della città di Alessandria, riconosciuto in tutto il mondo.
Il legame tra Alessandria e Borsalino, vera icona del “Made in Italy”, divenne ben presto indissolubile tanto da rendere il cappello un autentico fenomeno di costume.
Non solo, però, un legame economico ma anche culturale, sociale e perfino architettonico. In quest’ultimo senso basti pensare alle iniziative di assistenza e previdenza avviate dal fondatore a favore dei lavoratori: la cassa pensioni, la cassa infortuni, la cassa malattie aziendali, l’Educatorio per i figli ed i dipendenti.
E poi ancora la realizzazione dell’acquedotto civico e della fognature, opera di Teresio Borsalino, le case per i dipendenti affidate all’ingegner Arnaldo Gardella e a poi all’architetto Ignazio Gardella.
E, naturalmente, le “Borsaline”, le operaie di Alessandria divenute un mito dell’emancipazione femminile.
Ora, a 160 anni dalla nascita della storica azienda, aprirà un nuovo sito museale.
L’inaugurazione è prevista per la fine del 2017, in corso Cento Cannoni, nello storico Palazzo Borsalino, realizzato nel 1888 su disegno di Arnaldo Gardella, un edificio che mescola motivi classici ed Art Decò.
Rispetto alla precedente location, gli ambienti saranno diversi e più funzionali.
Vi si potrà accedere solo su appuntamento e i visitatori saranno “catturati” da percorsi narrativi completamente diversi oltre a molteplici servizi al pubblico e ad un allestimento che unisce collezioni e strutture storiche con le tecnologie multimediali più innovative per una visita più “immersiva” ed emotiva.
Tutto l’allestimento sarà caratterizzato da una serie di nuovi sistemi tecnologici, virtuali ed interattivi, progettati dalla AT Media srl, prima PMI innovativa della provincia di Alessandria.
Menzione particolare per “Coperniko”, un algoritmo che, con il solo movimento della testa, consentirà al visitatore di muovere video ed immagini. Sarà, inoltre, possibile per i visitatori provare nuove esperienze come “indossare”, naturalmente in modo virtuale, i cappelli dell’epoca.
Il percorso proseguirà, poi, con un “Museum Shop”, un’area servizi ed una presentazione della storia dell’azienda.
A seguire un focus sul processo produttivo che, tramandato di generazione in generazione, si propone come vero e proprio valore culturale della storica fabbrica alessandrina.
Ben cinquantadue i passaggi manuali e sette le settimane di lavorazione per realizzare un cappello in feltro, come ci è stato possibile visionare mercoledì mattina direttamente nell’azienda di Spinetta Marengo.
Prima c’era stata la presentazione a Palatium Vetus, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, alla presenza del sindaco di Alessandria, Rita Rossa, e di Antonella Parigi, Assessore alla Cultura della Regione Piemonte.
Nel nuovo Museo, grazie a macchinari storici e alla multimedialità, sarà possibile per il visitatore seguire gli step fondamentali della lavorazione del cappello: dalla “soffiatura” al “vistaggio”, dalla “follatura” al “bridaggio”.
Infine, una postazione apposita permetterà di provare “virtualmente” diversi copricapi iconici con anche la possibilità di condividere la propria foto sui social.
Quasi 1.400 i cappelli selezionati per il percorso, prodotti tra il 1900 e il 1960, che saranno esposti secondo una divisione narrativa per aree tematiche, utilizzando anche gli originali mobili-vetrina in stile “Chippendale”.
Ci sarà, dunque, di volta in volta la possibilità di selezionare visivamente un cappello ed ottenere informazioni ed aneddoti sullo storico capo attraverso diversi temi: dalla Bombetta alla Lobbia, dal Panama al cappello di paglia.
Il visitatore potrà, infine, fare anche un vero e proprio viaggio virtuale con “In viaggio con Borsalino”: dalla ricerca delle materie prime all’espansione dei mercati fino ad arrivare all’arte e alla moda.
Un’aura mitica, quella della Borsalino, alla cui creazione hanno contribuito personaggi come Giuseppe Verdi, Giovanni Giolitti, Winston Churchill, Harry Truman e, ai giorni nostri, attori come Humprey Bogart, Alain Delon, Sean Connery, Johnny Depp e Jude Law, ma l’elenco è davvero infinito.
Un oggetto di culto, il Cappello Borsalino, che grazie alla realizzazione del nuovo percorso museale avrà ancora più risalto in quanto monumento al lavoro degli alessandrini, capaci, con la loro passione e maestria, di dar corpo alle idee visionarie del fondatore, Giuseppe Borsalino.