Venerdì mattina, presso la sede di Viale Michel dell’Università del Piemonte Orientale (Disit), una delegazione del Quarto Polo da me guidata ha incontrato il prof. Aldo Giuseppe Viarengo, docente di ecologia presso il Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica. L’incontro rientra nell’ambito del progetto condotto dalla nostra coalizione di interpellare le competenze e le professionalità sul territorio, al fine di elaborare un programma concreto e qualificato.
Si è trattata per noi di una vera e propria “lezione di ecologia”, da parte di un docente di egregio profilo e scevro da atteggiamenti fanatici e demagogici.
Il discorso di Viarengo si è incentrato su vari punti tematici, collegati fra di loro in un lucido scenario che tiene conto delle nostre specificità territoriali.
Secondo il docente, infatti, la “vocazione ecologica” di Alessandria è legata 
alle sue potenzialità in campo logistico, all’importanza del “settore primario” e, purtroppo, ad alcune criticità nell’ambito del suo ecosistema.
In tal senso, il prof. Viarengo ha evidenziato il problema ambientale della Fraschetta, dovuto al concentramento di elementi inquinanti, “questione che si conosceva già 15 anni fa, ma che fin da allora doveva essere seriamente affrontata”. “E’ necessario – ha proseguito – un progetto globale per il territorio”, e non provvedimenti-tampone che non risolvono sistematicamente il problema.
D’altra parte, ogni sogno di “decrescita felice” è utopistico e potrebbe essere perseguito solo da chi se lo potrebbe economicamente permettere.
Al contrario, un’ipotesi su cui attuare progetti a lungo termine sarebbe quella di un Polo logistico, che riqualificherebbe alcune specifiche zone del nostro territorio e determinerebbe un’azione sinergica fra i dipartimenti universitari alessandrini, con una cooperazione fra le aree scientifico-tecnologica ed economico-giuridica.
Infine, l’illustre relatore ha dovuto indicare come indispensabili un potenziamento e una riqualificazione del Dipartimento di Viale Michel, una volta fra i migliori a livello nazionale, dal momento che, nonostante il passato stanziamento di specifici finanziamenti, alcuni laboratori, un tempo all’avanguardia, risultano oggi ormai desueti. A ciò va aggiunto il danno determinato dalla delocalizzazione a Vercelli.
E’ dunque tutto un sistema da riavviare e ripotenziare, abbandonando improvvisazione e “torinodipendenza” (nella quale “il settore ambientale del Politecnico non costituisce affatto un’eccellenza”), ma agendo in modo strategico e non alla giornata.
Dott.ssa Oria Trifoglio
Candidata a Sindaco di Alessandria per il Quarto Polo-Patto per Alessandria
