Il complesso novese della Cavallerizza non si vende, per ora. L’unica offerta arrivata al comune, da parte della Elah-Dufour del cavalier Repetto, è stata giudicata dalla commissione aggiudicatrice ‘non conforme’. Il che peraltro non significa che, in futuro e seguendo tutte le procedure di legge, non si possa arrivare ad una trattativa privata con l’azienda dolciaria.
Ecco la nota completa sul tema diffusa dal comune di Novi Ligure:
“Nella seduta del 30 marzo, la commissione aggiudicatrice del bando relativo alla vendita della Cavallerizza e sue pertinenze ha valutato l’unica offerta pervenuta a nome della società Elah-Dufour S.p.A.. A fronte di una proposta non conforme alle prescrizioni del bando stesso, la commissione ha ritenuto non procedere ad alcuna aggiudicazione; ha tuttavia preso atto della manifestazione di interesse della Società Elah-Dufour S.p.A. che, nel presentare l’istanza, condivide gli obiettivi dell’Amministrazione Comunale enunciati nello stesso testo del bando e dichiara la propria disponibilità ad acquisire il complesso immobiliare e a restaurarlo nel rigoroso rispetto delle indicazioni della competente Soprintendenza.
L’obiettivo di vendere il Complesso della Cavallerizza, è stata una scelta importante e decisiva da parte dell’Amministrazione Comunale, che non si configura certo come una scelta di tipo esclusivamente economico (far cassa con la vendita di un immobile di proprietà), ma di una operazione più complessa volta ad alienare e a riqualificare l’immobile quale intervento di una più ampia operazione di recupero di una rilevante parte della città, nel cuore della città stessa.
Con questo bando il Comune si prefiggeva di realizzare interventi capaci di aprire nuovi spazi di sviluppo della città, con l’intento di risolvere non solo il recupero fisico della Cavallerizza e la realizzazione di attività di servizio e di supporto per il centro storico e per la città intera, ma anche la riqualificazione urbana delle aree circostanti, recuperando e rifunzionalizzando gli spazi degradati in previsione o meglio in concomitanza con altri interventi in itinere, quali l’apertura del teatro Marenco, di un nuovo cinema cittadino, della realizzazione dei parcheggi sulle aree comunali di Via P. Isola, del collegamento con il museo dei Campionissimi e del centro fieristico, tramite il prolungamento di via Mameli.
Questi intenti erano già stati esplicitati nel Programma degli Interventi della Z3 approvato e riportati ovviamente nella procedura comparativa.
Il fatto che una società novese di grande prestigio come la Elah-Dufour abbia manifestato il proprio interesse all’acquisizione ed al recupero del complesso, pur di fatto non avendo partecipato compiutamente al bando e non essere risultata pertanto aggiudicataria, è comunque un segnale estremamente positivo, anche perché nella stessa manifestazione di interesse, la società condivide appieno gli intenti dell’Amministrazione Comunale sulla riqualificazione dell’assetto urbanistico della città, garantendo da una parte la volontà di acquisire e di recuperare con tutti i crismi l’immobile secondo le indicazioni del bando, dall’altro chiedendo in cambio garanzie da parte dell’Amministrazione Comunale sulle opere pubbliche da realizzarsi da parte della stessa.
Sulla base del regolamento delle alienazioni, si procederà subito all’emissione di un avviso pubblico per verificare la presenza di eventuali ulteriori manifestazioni di interesse. Qualora non ci fossero altre manifestazioni, si procederà immediatamente ad una trattativa privata con la Elah-Dufour”.