Ricordate al Ciampini Boccardo le vittime innocenti delle mafie

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Al Ciampini-Boccardo si è celebrata il 21 marzo la Giornata Nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti della mafia, in collaborazione con l’Associazione Libera.

La biblioteca civica si è affollata di studenti delle classi IV del Ciampini-Boccardo, che a turno si sono accinti a leggere un lungo elenco di nomi, quelli di molti innocenti che “si sono trovati nel posto sbagliato nel momento sbagliato” e hanno pagato con la vita. Esponenti delle Istituzioni, Magistrati, membri delle Forze dell’Ordine, civili. Bambini, donne, anziani.

Una mattinata fortemente significativa e piena di commozione. Dopo il discorso istituzionale del Sindaco di Novi Ligure Rocchino Muliere, il saluto della Dott. Rosa Ferri Conte di Libera, due relatori d’eccezione hanno parlato agli studenti: Giuseppe Carbone, Presidente del Movimento delle Agende Rosse di Genova e Paolo Bellotti, Educatore del Carcere di Alessandria. Scrittore. Coordinatrice degli interventi la Prof.ssa Daniela Patri del Ciampini-Boccardo.

Al Ciampini Boccardo si ricordano le vittime innocenti delle mafie CorriereAlCosì Giuseppe Carbone agli studenti: “Dobbiamo rompere il silenzio e ricordare le vittime della mafia”, è un dovere morale, per quanti hanno pagato con la vita le violenze mafiose. Non solo, dobbiamo imparare a vivere seguendo l’onestà e la giustizia, la correttezza e la legalità. In ognuno di noi c’è un’anima di giustizia e di onestà. Bisogna essere orgogliosi del nostro Paese, di ciò che siamo, ed è nostro dovere morale arrabbiarci e denunciare i soprusi e le prevaricazioni. L’illegalità si combatte con la denuncia.” E’ questo un monito importante per i giovani di oggi, che si trovano a vivere in una società complessa, dove la perdita di importanti valori ha generato disorientamento e violenza.

Paolo Bellotti ricorda eventi di illegalità a cui è stato testimone in prima persona, gravi illeciti in campo edilizio, episodi di corruzione, concussione, legati all’’ndrangheta calabrese, per rendere chiara l’idea che per difendere la legalità, per proteggere il territorio dalle mafie occorre partire da esperienze comuni, legate alla vita quotidiana. Ognuno può essere esempio di moralità e giustizia. L’invito va agli studenti, affinché acquisiscano piena consapevolezza della vita della loro città, diventino cittadini attivi seguano l’attività politica da vicino, poiché ciò costituisce un primo passo per imprimere un segno di trasparenza ed onestà nella vita dell’amministrazione.

Anche a Novi Ligure, nella sede della Biblioteca, come mezzo milione di persone in Italia, il collegamento streaming con la piazza di Locri ha fatto giungere agli ascoltatori le illuminanti parole don Luigi Ciotti.