Acqui e i Gonzaga: sabato un convegno al Grand Hotel Nuove Terme

Copia di "Ritratto di un principe del Rinascimento": ad Acqui la presentazione del volume su Ferdinando Gonzaga CorriereAl 4Sarà dedicato alla storia di Acqui, all’epoca della signoria dei Gonzaga di Mantova, il Convegno che si terrà presso la Sala Belle Epoque del Grand Hotel Nuove Terme, piazza Italia n. 1, Acqui Terme – sabato 25 marzo 2017 con inizio alle ore 16,30.

L’Incontro dedicato al tema Acqui Terme e i Gonzaga. Storia, Paesaggio e Cultura nel Monferrato patrimonio dell’UNESCO è organizzato dal Comune di Acqui Terme, dal Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato” e dall’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato. L’appuntamento rientra nell’ambito delle iniziative promosse per Acqui Città Unesco per la Cultura e la Storia.

Il Convegno sarà introdotto dai saluti del Sindaco Enrico Silvio Bertero e moderato da Roberto Maestri, presidente del Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato”; seguiranno gli interventi di Lionello Archetti Maestri La relazione di Samuel David Ottolenghi «sull’improvviso diroccamento dell’antica Fabbrica de’ Bagni d’Acqui»; Blythe Alice Raviola Dai Gonzaga al Papa. Appunti sulla biografia di Giovanni Francesco Biandrate di San Giorgio, vescovo di Acqui; Angelo Arata Acqui e i Gonzaga nell’Archivio comunale acquese.

Il convegno – sottolinea Roberto Maestri – intende approfondire il ruolo di Acqui Terme in un periodo storico di straordinario interesse: quello della signoria dei Gonzaga – prima di Mantova, poi di Nevers, che caratterizzò 172 anni di storia del Monferrato (1536-1708). L’incontro intende ricordare alcuni aspetti che segnarono profondamente la storia Acquese: primo tra tutti la ricostruzione delle Terme avvenuta grazie all’intervento del duca Guglielmo Gonzaga.

Ma se il Convegno intende ricordare e risvegliare l’identità del territorio, allo stesso tempo intende fornire nuove opportunità al territorio stesso, soprattutto nel segno di un’area oggi patrimonio dell’UNESCO; occorre, infatti, sviluppare i collegamenti con gli altri Siti che, con Acqui e il Monferrato, ebbero intensi rapporti in epoca Medievale e Rinascimentale: una grande storia da riscrivere, cogliendo importanti opportunità in ambito turistico ed enogastronomico.