Forza Italia Casale: “la Commissione Sanità del Comune non produce risultati, tanto vale chiuderla!”

Comune CasaleI componenti della Commissione Comunale speciale sulla Sanità di Casale Monferrato Roberto Freddi, Daniele Maggi e Nicola Sirchia, con il Capogruppo Vito De Luca, prendono atto con amarezza del fatto che, dopo mesi di lavoro della Commissione stessa, non è stata mantenuta neanche una delle promesse che il Sindaco ha sbandierato come conquiste personali in deroga alla oramai famigerata DGR 1-600 emanata dalla Regione Piemonte.

Tale DGR, in barba ad ogni tentativo di confronto e disattendendo ogni promessa di attenzione alle istanze del territorio casalese, viene invece sistematicamente attuata in ogni sua componente distruttiva del servizio sanitario.

Primari a scavalco su sedi diverse, esami di laboratorio con procedure di accesso esasperanti e con provette che viaggiano per altre sedi, personale medico ridotto al limite della sicurezza, parto in analgesia (ndr: “obbligatorio” nei LEA) finito nel dimenticatoio, chiusura di servizi privati che ben supportavano l’ospedalità pubblica, cittadino considerato come un oggetto, con tasse sempre più alte e servizi sempre più carenti.

Mai come oggi abbiamo assistito ad un impoverimento, in primo luogo culturale, che ha investito la sanità piemontese; dove si prospetta una azione senza progetto, che appare più legata alle convinzioni di istituzioni sempre più disconnesse dai territori e sempre più drammaticamente autoreferenziali, che non alla attenta valutazione delle necessità dei cittadini da cui fare emergere delle scelte che, se pur modulate dalle risorse economiche, rispondano alle esigenze con scale di priorità condivise.

Date tali considerazioni, chiediamo la chiusura di questa inutile commissione a cui abbiamo partecipato con spirito di servizio, ma che finisce inevitabilmente per avvallare una DGR che non condividiamo e che risulta deleteria per i cittadini piemontesi (e monferrini in particolare!). Non siamo più disponibili a partecipare a riunioni che finiscono per essere inconcludenti, pur nella buona volontà della maggior parte dei partecipanti.

Una ultima preghiera al proprietario della “CASA DI CURA S.ANNA”. Cambi il nome!! “S.ANNA” è sinonimo di nascita, speranza e servizio. Le dia un altro nome, se non altro per rispetto a quanti nell’arco di 60 anni hanno costruito un servizio sanitario privato di qualità, rivolto al territorio: imprenditori, medici, infermieri e dipendenti tutti. Sono stati esempio di professionalità ed umanità che meritano, pur con tutti i loro limiti, grande rispetto.

Roberto Freddi – Daniele Maggi – Nicola Sirchia – Vito De Luca