“Visioni Sarde”: al Kristalli i nove finalisti del concorso

sipario_teatroIl Circolo del cinema Adelio Ferrero e il Circolo sardo Su Nuraghe di Alessandria presentano, sabato 11 giugno alle ore 18, nella Sala Kubrick del Cinema Kristalli, “Visioni Sarde”, la rassegna nazionale riservata ai corto, ai medio metraggi e ai documentari realizzati da registi sardi o ambientati in Sardegna.

Nove le opere in proiezione, tutte finaliste alla 22° edizione dello storico e autorevole Festival “Visioni Italiane” di Bologna: ‘Alba delle Janas’ di Daniele Pagella, ‘Centenari’ di Paolo Zucca, ‘La danza dei sacri demoni’ di Franco Fais, ‘Ove l’acqua con altra acqua si confonde’ di Gianluca Mangiasciutti e Massimo Lio, ‘Meandro Rosso’ di Paolo Bandinu, ‘Otto’ di Salvatore Murgia e Dario Imbrogno, ‘Paolina era la madre di Giulia’ di Clara Murtas, ‘Per Anna’ di Andrea Zuliani, ‘El Vagòn’ di Gaetano Crivaro e Andrés Santamaria.

‘Per Anna’ e ‘Dove l’acqua con altra acqua si confonde’ figurano, tra l’altro, nella rosa dei cinque migliori cortometraggi dell’anno al David di Donatello, l’Oscar del cinema italiano. A Bologna il primo premio è stato assegnato al ‘El Vagon’ di Gaetano Crivaro e Andrés Santamaria, originario di Crotone il primo e colombiano il secondo. I due giovani registi raccontano la dura realtà di una coppia che abita all’interno di un vagone abbandonato su un binario morto della stazione ferroviaria di Cagliari. Una storia cruda e surreale che, attraverso l’utilizzo di diversi supporti tecnici, anche artigianali, acquista un’ulteriore connotazione poetica, quasi onirica, portando lo spettatore ben oltre la semplice denuncia sociale, in un viaggio metaforico di cui il vagone è mezzo e protagonista.

Questi corti sono opere realizzate al di fuori o sui margini della produzione ufficiale, da cui emerge un mondo vivo di registi, attori, tecnici e professionisti che, autoproducendosi o inventandosi diverse forme di finanziamento, hanno dimostrato di avere una vitalità e una capacità di rappresentare la Sardegna in un modo ben lontano da consunti stereotipi legati al folklore, alla pastorizia, alle montagne, alle vendette. Insomma, questi corti dimostrano la capacità di vedere come cambia la realtà di un territorio.

Dopo la proiezione dei corti, la giornata continua nella sede del circolo sardo Su Nuraghe, in via Sardegna 2, con un rinfresco alla scoperta dei sapori e della cultura della Sardegna. Ingresso libero.