Avere un amico autistico [Letture d’Autore]

Benna Francescadi Francesca Benna

 
Ho conosciuto Francesco tre anni fa e fin da subito ho pensato:
“Questo ragazzo è speciale!”.

All’inizio non sapevo come comportarmi.
Ma pian piano ho imparato il suo modo di comunicare, quello che voleva dirmi anche senza dire una parola e così si è instaurata un’amicizia profonda.

Avere un amico autistico è un’esperienza del tutto diversa dalle altre, significa scoprire un mondo completamente diverso di comunicare e completamente diverso di utilizzare il nostro cervello.

Avere un amico autistico vuol dire avere un amico che è solo, senza nessuno della sua età da invitare al suo compleanno, a cui telefonare, nessun amico da invitare a casa per stare insieme.

Avere un amico autistico significa dirgli “ti voglio bene” senza aspettarsi che mi ricambi.

Avere un amico autistico significa accettare quello che la società non ha ancora accettato, senza sembrare presuntuosi.

Avere un amico autistico è come parlare un’altra lingua, vivere su un altro pianeta, respirare un’aria diversa.

Eppure io sono pronta ad affrontare tutto questo ed è il viaggio più bello che si possa fare, perché ti mette davanti ai limiti che hai quando non sei che un essere umano.

Bisogna pensare a questi ragazzi sapendo che ciò di cui hanno più bisogno è un amico speciale, un amico che si darà da fare per farli vivere.

Con un amico autistico impareremmo tutti ad ascoltare meglio.

Pensa a lui quando vedi altri bambini giocare spensierati, pensa ai genitori che sognano il giorno in cui sarà trovata una cura dando fine al loro tormento e quel giorno, con il tuo aiuto, potrà venire prima.

Io non trovo strano il mio gesto, ho solo apprezzato una persona per quello che è.

Impara a farlo anche tu e ti guadagnerai un’amicizia speciale.