Due interventi di estrema complessità sono stati brillantemente portati a termine il 28 gennaio e il 18 febbraio scorsi presso il reparto di Chirurgia diretto dal dottor Marco Amisano. Si tratta dell’asportazione di tumore del fegato in laparoscopia.
È opportuno puntualizzare che i pazienti affetti da epatite cronica su base alcolica, metabolica o virale (di tipo B o C) sono esposti ad un rischio maggiore di sviluppare neoplasie primitive del fegato.
La piu frequente è l’epatocarcinoma che, se riconosciuta in stadi precoci, può essere trattata sia tramite ablazione locale con radiofrequenza, che con intervento chirurgico.
In questo caso, l’ampia diffusione delle tecniche mini-invasive e la loro applicazione nei vari ambiti della chirurgia addominale ha portato indubbi vantaggi per il paziente, garantendo il mantenimento degli standard di sicurezza Oncologica.
La chirurgia epatica è una chirurgia relativamente giovane, avendo avuto un forte impulso al suo sviluppo e alla sua diffusione solo nel corso degli anni ’90 e ha solo di recente beneficiato dei progressi conseguenti all’applicazione dell’approccio laparoscopico.
Il ruolo fondamentale della laparoscopia in chirurgia epatica soprattutto in soggetti con ”Cirrosi” risiede però nella possibilità di estendere le indicazioni e quindi la possibilità di cura anche in Pazienti in cui il danno cronico del fegato, e non il tumore stesso, renderebbero ”pericoloso” l’intervento.
In uno dei casi trattati, ad esempio, è stato operato un giovane paziente affetto da epatocarcinoma su epatopatia cronica virale, proveniente dall’Ambulatorio di Epatologia dell’Ospedale di Tortona, con intervento eseguito al termine di un percorso terapeutico che ha visto operare in sinergia il Gruppo Interdisciplinare Cure per il trattamento delle neoplasie primitive del fegato dell’ASL AL, formato da specialisti che si integrano collaborando sui casi specifici, ognuno per la propria peculiare funzione, dall’epatologo al chirurgo, dal radioterapista al gastroenterologo.
La creazione nell’Azienda Sanitaria ASL-AL di questo Gruppo interdisciplinare di Cure (GIC) e la conseguente attivazione di un Percorso diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) dedicato, permette una gestione uniforme delle procedure diagnostiche e terapeutiche in un progressivo percorso di integrazione dei diversi Presidi ASL.
Presso l’ospedale Santo Spirito di Casale Monferrato sono attivi, oltre alla struttura di Chirurgia diretta dal dottor Amisano, un Servizio di Radiologia Interventistica diretto dal dottor Stefano Barbero ove vengono effettuate le terapie locoregionali delle neoplasie epatiche sia con approccio percutaneo che, in casi selezionati, combinati con la chirurgia laparoscopica, ed un Servizio di Gastroenterologia ed epatologia diretto dal dottor Carlo Gemme, che agisce in sinergia con l’ambulatorio di epatologia del dott. Paolo Garbagnoli dell’ospedale di Tortona.
Tale approccio multidisciplinare rappresenta una realtà locale concreta che permette ai Pazienti di ricevere un trattamento efficiente ed allo stesso tempo corrispondente ai migliori standard di qualità evitando di aggiungere al problema della malattia anche quello di doversi spostare per trovare una soluzione adeguata.