Il 28 gennaio è atteso l’arrivo in aula al Senato del ddl Cirinnà sulle Unioni Civili, a fronte del quale sono già stati presentati 6mila emendamenti del Centro destra: 5mila solo della Lega Nordm e poi 263 di Forza Italia, 261 di Area Popolare, 76 dei Conservatori Riformisti e 67 del PD.
Sarà una battaglia parlamentare dall’esito imprevedibile per la libertà di coscienza concessa ai parlamentari dalle segreterie dei partiti.
Sabato in cento piazze italiane (fra le quali piazzetta della Lega in Alessandria) c’è stata la mobilitazione #svegliatitalia lanciata da Arcigay, ArciLesbica, Agedo, Famiglie Arcobaleno eMit, alla quale hanno partecipato politici di diversi schieramenti.
“Attivisti e attiviste lgbt, in Italia e oltreconfine – dice Arcigay in una nota – sono scesi in piazza accanto a un pezzo importantissimo della società civile: associazioni, istituzioni, partiti, sindacati, liberi cittadini e cittadine hanno aderito in massa all’appello e annunciato la propria presenza ai presidi. Tutti assieme hanno realizzato un flashmob, portando con sé sveglie e orologi con suoneria per sincronizzarli e suonare la sveglia al nostro Paese”.
A questo proposito abbiamo chiesto a diversi politici dei vari schieramenti di esprimere la propria opinione, e al nostro invito hanno aderito 14 politici alessandrini. Ecco i loro commenti:
Federico Fornaro, senatore PD
Sono firmatario del ddl Cirinnà quindi favorevole all’introduzione nell’ordinamento italiano delle Unioni Civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze.
Daniele Borioli, senatore PD
L’ Italia è l’unico paese tra i 28 della Unione Europea a non avere una regolamentazione sulle Unioni Civili, un ritardo che deve essere colmato, con tutte le mediazioni possibili, ma non è tollerabile che si arrivi a forme pesanti di ostruzionismo (6000 emendamenti e altro ), che vanno ben oltre il legittimo diritto di opinione. Alla Festa de L’Unità alla Soms Cristo dello scorso luglio abbiamo ospitato la relatrice del provvedimento, la senatrice Cirinnà per un dibattito dove ben si spiegava la legge e le sue articolazioni, che sembravano ormai in via di approvazione definitiva e che sono una garanzia necessaria per tutte le coppie, non solo dello stesso sesso, e forme di convivenza. Bene ha fatto il segretario del Partito Democratico Matteo Renzi a porre con decisione la questione dei tempi e della inadeguatezza del sistema Italia in materia e mi auguro che le manifestazioni odierne di#svegliatitalia, alla quale aderisco, segnino finalmente la svolta necessaria.
Cristina Bargero, deputato PD
Il ddl Cirinna è un buon testo sulle unioni civili, nel quale sono contenute innovazioni importanti da difendere che fa fare un passo avanti al Paese . Molti si appellano alla Costituzione per difendere lo status quo, ma a partire dal quel testo é possibile riconoscere il valore di tutte le unioni affettive a prescindere dall’orientamento sessuale della coppia. Occorre superare gli steccati ideologici, e avere cura di tutelare i minorenni e i legami affettivi, attraverso questo nuovo istituto giuridico che comunque prevede il vaglio di un giudice, senza alcun automatismo Con la ‘stepchild adoption’, più che riconoscere un diritto alla genitorialità, si afferma il dovere alla cura dei minorenni.
Fabio Lavagno, deputato PD
Aderisco convintamente alla mobilitazione #svegliatitalia che il 23 gennaio si è svolta in molte città italiane per ribadire la necessità che si approvi rapidamente la legge sulle unioni civili in discussione al Senato. Per questo ero presente all’iniziativa che Tessere d’identità ha organizzato sabato ad Alessandria in Piazzetta della Lega e a cui hanno aderito numerose associazioni e cittadini.
Non è più accettabile il ritardo che il nostro Paese sconta in Europa sul tema dei diritti civili. E’ necessario approvare rapidamente il DDL Cirinnà, una proposta frutto di mediazione e che già nell’attuale formulazione rappresenta la dimensione minima e indispensabile di riconoscimento giuridico. Bisogna finalmente affermare il diritto a una vita dignitosa per tutte quelle persone che da troppo tempo aspettano di veder loro riconosciuta dalla politica una piena parità di diritti. Senza ulteriori indugi o pretestuose affermazioni ideologiche fuorvianti, occorre porre mano a situazione di vuoto normativo che causa negazione di diritti e che ha portato le più alte Corti, nazionali e internazionali, a sollecitare il Parlamento a legiferare e, da ultimo, alla condanna del nostro Paese da parte della Corte europea dei diritti dell’uomo. Mi auguro che a queste iniziative ci sia un’ampia adesione e partecipazione a testimoniare che il desiderio di uguaglianza accomuna la maggior parte dei cittadini italiani.
Domenico Ravetti, consigliere regionale PD
Non ho dubbi: voterei a favore del disegno di legge prima firmataria Cirinnà. Possiamo forse imbrigliare in qualche medievale vincolo di legge l’amore tra due persone? Possiamo negare dei diritti a due persone che decidono di condividere un percorso di vita e che si portano appresso con orgoglio tutto il passato, in alcuni casi pure la presenza dei figli?
Walter Ottria consigliere regionale PD
Sono certamente favorevole alla legge sulle unioni civili. Sarebbe finalmente un passo avanti del nostro paese verso la realizzazione di una società più giusta dove tutti i cittadini hanno gli stessi diritti, senza distinzioni di alcun genere, mettendoci alla pari con altri paesi democratici che da tempo hanno legiferato su questi temi. La proposta Cirinna’ mi pare inoltre una buona sintesi tra le varie sensibilità presenti nel nostro paese e mi auguro venga approvata al più presto.
Piercarlo Fabbio, consigliere comunale PDL
Non so se questo sia uno dei problemi di sostanza con i quali gli italiani lottano ogni giorno. Normalmente i connazionali saranno assolutamente prosaici, ma il pensiero comune tende ad orientarsi più su questioni pratiche che su riconoscimenti giuridici di situazioni di fatto, pur non adeguatamente normate (come altri milioni di cose che ogni giorno affrontiamo). Se parlassimo di lavoro, di retribuzione, di economia, di sicurezza da garantire agli italiani probabilmente faremmo un miglior servizio alla nazione tutta. Ma pare che la tutela di minoranze, cialiere e in grado di portare all’attenzione dell’opinione pubblica i temi che a loro stanno a cuore, sia lo sport più diffuso, vedi ad esempio la questione dei fannulloni nella Pubblica Amministrazione, che, si giri come si vuole il problema, rimangono anche loro, fortunatamente, una esigua minoranza. Casomai il problema è di qualità del lavoro e non di quantità, che viene naturalmente e maggioritariamente rispettata.
La questione è assai semplice nella sua brutalità: sono d’accordo con il riconoscimento delle unioni civili omosessuali. Non sono famiglia, ma coppie di fatto. E del resto siamo in una sfera di scelta personale basato su un sentimento, l’amore, poco negoziabile dal diritto, ma l’applicazione di alcuni istituti tipici delle coppie etero non mi pare azzeccato: né matrimonio – che non è un banale contratto, fondato su una negoziazione tra le parti -; né adozione, che presuppone, invece, la presenza di un equilibrio e presenza dei sessi nella coppia dei genitori. Dopodiché preferisco occuparmi dell’Italia reale.
Domenico Di Filippo, consigliere comunale M5S
Il movimento 5 stelle di Alessandria aderisce alla mobilitazione nazionale “#Svegliatitalia -E’ ora di essere civili” e sarà presente con i propri attivisti e simpatizzanti in Alessandria – Piazzetta della Lega – sabato 23 gennaio alle ore 16 per l’iniziativa “svegliati Alessandria! E’ ora di essere civili!”.
Giovanni Barosini, consigliere comunale Area Popolare
“Sì ad un padre e una madre”: Il sì alla legge sulle unioni civili per le persone omosessuali, non può trasformarsi né in una legge sul matrimonio omosessuale, né in una legge per garantire figli alle persone omosessuali. Il 30 gennaio tutti convocati a Roma accanto ad una delle porte del Giubileo della Misericordia, per dire un Si convinto alla famiglia naturale e alla sua specifica natura generativa, un si quindi a favore dei figli e al loro primo e principale diritto di bambini: avere un padre ed una madre, dei fratellini e delle sorelline, e dei nonni. Già perché la stepchild adoption rende difficile reclamare anche il diritto a sapere chi sono i propri nonni ad avere dei fratelli che sino tali anche sotto l’aspetto biologico per creare con loro un rapporto chiaro e trasparente. Anche la CEI, tramite Mons. Galantino, ha ribadito la sua posizione netta a favore del riconoscimento dei diritti dei bambini ad avere un padre ed una madre. Ha dichiarato esplicitamente che la Chiesa italiana non lascerà soli quanti si batteranno per impedire scelte pasticciate. La deriva ideologica che sta assumendo quello che inizialmente doveva essere un semplice riconoscimento di diritti delle coppie civili appare ogni giorno più netta e si gioca spesso sul filo della ambiguità. Sul detto e non detto, sulla mutevole interpretazioni di quelle parti della legge che maggiormente potrebbero attrarre il consenso di alcuni, ma la netta diffidenza di altri.
Renzo Penna, consigliere comunale Sel
I diritti civili riguardano la liberta’ e la dignita’ delle singole persone. Non sono un lusso, ma rappresentano una questione di eguaglianza e di rispetto per ognuno. Bisogna superare un ritardo culturale e non prestare ascolto alle intolleranze religiose. Il Paese e’ su questi temi piu’ avanti delle paure e piccole convenienze della politica.
Claudio Lombardi, Assessore ambiente e protezione civile comune di Alessandria Sel
Sono favorevole da sempre. Come capogruppo SEL presentai un ODG in tal senso in Comune. SEL Alessandria ha aderito alla manifestazione in Piazzetta della Lega, ed io ero presente.
Roberto Sarti, consigliere comunale Lega Nord
Questo governo vuole cancellare l’identità e i valori della nostra cultura: con lo ius soli e con le unioni civili. Per la Lega Nord è guerra. In Parlamento abbiamo presentato più di 5000 emendamenti al decreto Cirinná. Vogliono uno scontro e l’avranno. Le unioni civili di questa sinistra spalancano di fatto le porte all’adozione da parte delle coppie gay dei bambini. Noi pensiamo che le emergenze di questo paese non siano le unioni civili tra persone dello stesso sesso, i gender o le adozioni alle coppie di fatto, bensì l’economia, il lavoro, la sicurezza e il tema dell’immigrazione incontrollata.Tutti temi che il governo Renzi non riesce e non vuole affrontare distogliendo l’attenzione degli italiani parlando d’altro. Il nostro futuro può essere garantito solo se i nostri figli saranno educati e protetti all’interno dalla famiglia naturale così come dettato non solo dalla costituzione ma anche dal buon senso. Renzi e i suoi compagni di pranzo devono tenere giù le mani dai bambini.
Andrea Cammalleri, consigliere comunale M5S
Ovviamente sono favorevole in quanto ritengo che non legalizzare le unioni equivalga a discriminare persone che, di fatto, sono già famiglia. Come può un uomo legiferare sui sentimenti imponendo un modello cui attenersi? Come per il reddito di cittadinanza siamo tra gli ultimi in Europa.
Francesco Di Salvo, consigliere Comunale PD
Si, ieri ero in piazza. Il ddl Cirinnà ha una potenza culturale che è il momento si sprigioni in tutto il Paese. Abbiamo bisogno di reagire al torpore dell’ignoranza: per questo ero in Piazzetta della Lega sabato pomeriggio alla manifestazione Svegliati Italia.