Tutta mia la città

CementoCredo che avere la terra e non rovinarla sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare (Andy Wharol)

 
Che meraviglia la città senz’auto!! Libera dai gas di scarico, dall’ingombro dei veicoli parcheggiati in terza fila, libera dal rumore e dalla gente.

Certo non si può avere tutto, ma un passo alla volta vedrete che ce la farete: una bella città dormitorio tutta circondata nei 4 punti cardinali da un unico serpente di auto che si recheranno nelle periferie per fare spesa e divertirsi.

Se ve la devo dire tutta, a me piace ma è il parere di un povero vecchio, anche un po’ rimbambito che ha come casa momentanea le vie di Alessandria: e a vagare nel nulla mi ci trovo proprio bene.

Oggi francamente alla vigilia del capodanno ho trovato Via San Lorenzo a tratti spettrale, eppure dovrebbero essere giorni trionfali per gli alimentaristi da sempre simbolo della strada. Forse sarà la crisi o forse il blocco della circolazione, ma non mi è sembrata la via che ricordavo solo pochi anni fa, ed è comprensibile, se già in condizioni “normali” fare un po’ di strada con le borse della spesa non e’ il massimo della comodità, figuriamoci se il percorso diventa ben più lungo e se magari si ha qualche annetto in più e un’auto non di recente immatricolazione (vecchi e poveri, state a casa per favore) il percorso da fare diventa veramente troppo lungo e scoraggiante.

Ma non arrendiamoci di fronte alle difficoltà di questi esperimenti, un giorno ci saranno “le navette”, figura oramai mitologica di mezzo di trasporto efficace, ecologico e a basso costo che nessuno però ha mai visto: sembra infatti che se ne occuperà una puntata della trasmissione tv “Mistero”, dedicata alle navette fantasma.

Eppure continua a piacermi questo vuoto pneumatico e poi ho fiducia nelle capacità organizzative e progettuali dei vostri politici, infatti la vostra ztl risale alla metà degli anni ’70 e da allora ogni giunta si impegnava a livello di programma a lavorare per rilanciare il centro storico. Quindi se da 40 anni ci si impegna prima o poi qualcuno ce la farà.

Peccato che nel frattempo questa città così vogliosa di aria buona e ambienti sani abbia perso di vista il consumo del territorio. Infatti in tempi antichi, all’insediamento (più o meno) della giunta Fabbio, ricordo una serata d’eccezione condotta da Bruno Vespa (urca che lusso!) nel fu Teatro Comunale, e proprio in quell’occasione il noto conduttore tv faceva presente che Alessandria era in testa alla classifica nazionale per questa nota stonata, ma nonostante tutto pare che non ci sia stata nessuna inversione di tendenza.

Auto no, verde….nemmeno il che mi pare piuttosto contraddittorio visto che anche i bambini meni studiosi sanno che cos’è la fotosintesi clorofilliana, e vedere quanto verde è stato sacrificato al dio cemento anche in questi anni di governo sinistro-ecologista stringe il cuore. Ora però sono un po’ triste, penso a domani, il blocco delle auto finito, trionferanno nuovamente maleducazione e intolleranza, ciclisti contro automobilisti e viceversa, gente con le mascherine in Piazza ma felicemente in coda sulle autostrade o all’ingresso di un centro commerciale, pedoni frettolosi e distratti torneranno a fare lo slalom ma faticheranno meno a trasportare le borse piene di vettovaglie.

Concludo con un dato, l’unico incontestabile e mi auguro condivisibile: per due giorni il centro città è stato a misura di disabile e fosse solo per questo varrebbe la pena proseguire nell’esperimento con una promessa bilaterale. I cittadini si impegnano a vincere fretta e pigrizia e voi politici smettete di regalare campi di grano per una manciata …di grano. (oneri di urbanizzazione).

Diogene (il cane)