A proposito di ATM: il PD di Alessandria replica a Cesare Miraglia

Atm entrataIn merito alle dichiarazioni del segretario provinciale de “I Moderati” Cesare Miraglia sulla situazione della s.p.a. A.T.M., il circolo cittadino del PD di Alessandria nel disapprovare i contenuti della dichiarazione, puntualizza quanto segue:

da tempo il Partito Democratico ha sottolineato come non fosse compito dell’attuale Amministrazione comunale garantire le gestioni clientelari dell’Amministrazione precedente che ha portato, all’interno di quasi tutte le partecipate del comune di Alessandria, ad eccessi di assunzione di personale con costi che si sono rivelati assolutamente insostenibili e che hanno compromesso duramente il sistema delle partecipate erogatrici dei servizi cittadini (ad esempio il caso AMIU).

A questa situazione specificatamente alessandrina si è aggiunta la situazione economica della Regione Piemonte, la quale ha dovuto ridurre fortemente la spesa in alcuni settori, tra i quali quello dei trasporti che dopo la sanità è la seconda voce di spesa regionale.

Quanto ad ATM la dirigenza dell’azienda ha saputo attivare una politica di utilizzo degli ammortizzatori sociali che in parte hanno mitigato il problema; tuttavia, nel tempo i nodi sono giunti al pettine e l’approvazione di un piano industriale che tenga conto delle risorse oggettivamente disponibili e della tipologia della fruizione dei servizi erogati, anche in relazione all’utenza effettiva, da qui ai prossimi anni , è ormai diventato un imperativo che non consente indugi.

Ricapitalizzare la società in assenza di un nuovo piano industriale che vada nella direzione detta, come vorrebbe il segretario Miraglia, avrebbe come unico effetto quello di rinviare il problema di 10 mesi, gettando via denaro pubblico in un quadro di prospettive assolutamente negativo; è venuto il tempo di affrontare il problema mettendo in condizione l’azienda di poter gestire i servizi pubblici a lei affidati in regime di sostenibilità economica con la conseguenza che parlare di ricapitalizzazione in assenza dell’adozione delle misure necessarie è un controsenso; così come è assolutamente illogico pensare ad una ristrutturazione dell’azienda senza mettere in discussione il numero dei dipendenti.

Il primo imperativo non è quindi il mantenimento ad ogni costo dei posti di lavoro o la conservazione delle caratteristiche attuali dell’ATM ma l’esistenza, nella città di Alessandria, di un servizio pubblico dei trasporti. Questo è il vero valore che le forze del centrosinistra devono tutelare ad ogni costo.

Segreteria cittadina del PD di Alessandria