I segreti svelati della bellezza ‘pingue’ nell’arte di Fernando Botero [Very Art]

Botero homedi Cristina Antoni

 
E’ stata presentata pochi giorni fa da Skira a Milano, Teatro Franco Parenti, l’ultima monografia dedicata all’artista colombiano Fernando Botero, curata da Rudy Chiappini, che raccoglie i dipinti dal 1959 al 2015.

L’incontro ha permesso di sciogliere dubbi, curiosità e comprendere meglio l’arte di questo pittore/scultore molto amato ed anche molto criticato, ma anche cosi difficile da decifrare nei suoi codici composti da semplicità e complessità al tempo stesso. Un’occasione impedibile per ascoltare un artista capace di dilatare e comprimere nei suoi giunonici soggetti le tante sfumature del passato.

Suddivisa in sezioni tematiche, che spaziano dagli Antichi Maestri alla Natura Morta, dalla Religione alla Politica, dalla Società alla Famiglia, l’opera monografica presenta le tele dell’artista realizzate negli ultimi trent’anni.

Fernando Botero, nativo di Medellin in Colombia, ad 83 anni compiuti è uno dei piùBotero 2 prolifici e pagati artisti nel mondo. I suoi dipinti e sculture hanno raggiunto quotazioni stellari sbancando le aste newyorchesi. Il dipinto ‘Family Scene’ è stato acquistato per 1,7 milioni di dollari.

Di lontane origini italiane, trascorre da trent’anni le vacanze estive a Pietrasanta, in Toscana con la moglie Sophia, scultrice bellissima e magrissima.

Botero ha così svelato al pubblico presente, all’interno di un dibattito, la sua formazione, che si riconduce all’arte italiana del ‘400 ed in particolare a Piero della Francesca oltre che alla pittura spagnola di Goya e Velasquez, fino all’approfondimento delle peculiarità della sua arte figurativa, come la natura corpulenta, giunonica, pingue dei protagonisti e la fissità dello sguardo nei suoi ritratti, caratteristiche inconfondibili del suo stile.

Botero 4Pur essendo la sua una pittura apparentemente ‘felice’, che guarda all’aspetto positivo della vita, Fernando Botero ha dipinto anche cicli di opere che interpretano veri e propri drammi ed episodi di violenza (in Colombia e sulle prigioni di Abu Ghraib in Iraq). ‘Si può vivere il piacere del dramma dentro alla bellezza dell’arte’, queste le parole dell’artista, che descrivono anche il lato piu drammatico ed oscuro del suo modo di guardare all’esistenza umana, che è generalmente ottimistica.

L’esaltazione dei volumi nella sua pittura trae ispirazione proprio dai grandi maestri del passato come Giotto, Masaccio e Piero. Da qui la sua arte personale, con la dilatazione delle forme, l’esasperazione dei corpi, rotondi, pingui, carnosi, e comunque esaltati nella loro piena bellezza.
Ma il volume agli occhi dell’artista non è solo un dato costruttivo, tantomeno concettuale. E spunta quindi quella fisicità di cui si permea tutta la sua produzione artistica. Il volume diviene la formula per esprimere la sensualità. Infischiandosene dell’astrazione, in compagnia dei suoi personaggi extracurvy Botero resta,  noBotero 5nostante i suoi detrattori, uno degli artisti viventi piu amati definendosi ‘felicemente pop’.

L’impassibilità dei personaggi si rifà invece al suo pensiero sull’arte, che deve presentare un fatto in sè e non lasciar trasparire emozioni, ma essere perfetto nell’umana imperfezione. I personaggi così pingui e rotondi sono improbabili, ma non impossibili e trasmettono un sentimento quasi comico di positivita e felicità. Viva la Vida!