Abilitando (25-26 settembre): “L’obiettivo della tecnologia è far scomparire la parola disabile”

print

AbilitandoE’ il primo evento del genere mai organizzato in Piemonte (“e forse anche in Italia: c’è un appuntamento biennale a Bologna, ma è la classica fiera”) sul fronte della disabilità, e già per questo è giusto non solo segnalarlo, ma analizzarlo con attenzione. In più Abilitando, dove la tecnologia incontra la disabilità,  si terrà all’interno del complesso monumentale Santa Croce di Bosco Marengo, ossia una location davvero d’eccezione.

Abbiamo chiesto a due degli organizzatori dell’iniziativa, ossia a Mauro Buzzi, presidente del Cissaca, e a Paolo Robutti, consulente informatico che da quindici anni si occupa di tecnologie applicate alla disabilità, con particolare riferimento ai non vedenti (“tutto cominciò con la mia esperienza di obiettore di coscienza all’Unione Ciechi di Alessandria: lì capii davvero quante potenzialità inespresse ci sono in un cosiddetto disabile”), di raccontarci come è nata l’idea, e come il progetto (alla sua prima edizione) sarà articolato nel corso dei due giorni di lavori (25 e 26 settembre, con un notevole carnet di convegni, incontri e occasioni di approfondimento).

Tocca a Mauro Buzzi ‘rompere il ghiaccio’: “L’idea di Abilitando, ossia di unBuzzi Mauro appuntamento capace di far incontrare davvero, concretamente il mondo dei disabili con quello delle tecnologie al loro servizio, è partita da Paolo Robutti, che di tecnologie per la disabilità è un esperto vero, e noi abbiamo aderito con entusiasmo. L’idea di fondo è semplice: oggi le tecnologie evolvono continuamente, e possono consentire ad un disabile (posto che parliamo davvero di un universo, e che ogni persona, anche con handicap simile, ha spesso esigenze diverse, che vanno esaminate caso per caso) di migliorare enormemente la propria qualità di vita. Per lungo tempo però ci si è affidati semplicemente al ‘passaparola’, o poco più: col risultato che spesso il disabile finisce magari per scegliere un supporto che non è quello più adatto alle sue esigenze. Oppure semplicemente non sa quel che oggi la tecnologica gli mette a disposizione per vivere meglio, in maniera più completa”. Basta, insomma, con gli acquisti di soluzioni ‘a scatola chiusa’: Abilitando, accanto a conferenze e convegni che approfondiranno i diversi aspetti dell’inclusione sociale del disabile, darà infatti ai visitatori durante le due giornate di ‘toccare con mano’, ossia di sperimentare in maniera diretta le nuove tecnologie disponibili, grazie ad accordi con importanti player dei diversi settori, che le metteranno a disposizione in comodato d’uso gratuito, e saranno presenti con tecnici ed esperti per mostrare il loro funzionamento.

Robutti“Abbiamo coinvolto in maniera ufficiale – spiega l’ideatore del progetto Paolo Robutti – diverse associazioni per disabili: Unione Italiana Ciechi, Ente Nazionale Sordi, Associazione Italiana Sclerosi Multipla, Fondazione Nazionale Disabili, ARPA (Associazione Italiana per la Ricerca sulla Psicosi e l’Autismo), ma naturalmente anche tutte le altre sono le benvenute, così come soprattutto puntiamo al coinvolgimento diretto delle persone disabili, perché vengano e partecipino ad un appuntamento che sarà ricco di informazioni, e di dimostrazioni pratiche di utilizzo delle tecnologie: e non mancheranno i momenti di svago, di interazione, di divertimento”. Gli organizzatori non nascondono di attendersi un’affluenza molto significativa, non solo dalla provincia di Alessandria, ma da tutto il Piemonte, dalla Liguria e dalla Lombardia, e in parte anche dall’Emilia Romagna.

Una importante forma di collaborazione arriva dal Rotary Club di Gavi Libarna (che ha coinvolto anche gli altri Rotary di basso Piemonte e Liguria in un progetto di finanziamenti di attrezzature e tecnologie da mettere a disposizione delle diverse associazioni), e dal Lions Club Bosco Marengo (che ha la propria sede proprio nel complesso di Santa Croce), che finanzierà un progetto di fruizione di alcune opere del Museo Vasariano a vantaggio di ciechi e ipovedenti. Fondamentale naturalmente anche il supporto delle aziende sponsor (Fondazione CrAl, Amag, Ream, Allianz, Centrale del Latte di Alessandria Asti, Confindustria Alessandria, Erg, Lechner), che consentirà la realizzazione dell’evento.

Ma, quando si parla di tecnologie e supporti per i disabili, diventa anche inevitabile, in epoca di costante taglio di risorse, chiedersi: chi paga? Ossia: quanto il sistema sanitario nazionale oggi riesce ancora a farsi carico della fornitura di questi strumenti, e a chi? “Lo scenario è articolato – spiega Mauro Buzzi, presidente del Cissaca – ed è indubbio che la costante riduzione di risorse va ad incidere anche in questo settore. Sono le Asl il soggetto competente ed erogatore, e certamente entrano in ballo tante variabili, dalla tipologia di disabilità alle condizioni di reddito. L’offerta tecnologica poi evolve molto in fretta, e non sempre l’informazione circola in maniera così rapida, anche tra gli addetti ai lavori: per cui pensiamo che Abilitando possa servire, tra le altre cose, anche a questo scopo. Più in generale, noi speriamo con questo appuntamento di porre un tassello ulteriore nella direzione della diffusione di un nuovo approccio culturale, che riguarda tutta la società, non solo i disabili. E’ necessario evolvere, e speriamo rapidamente, verso un approccio ‘inclusivo’, che renda le nostre città (penso al trasporto, all’accesso ai luoghi pubblici e ai posti di lavoro) davvero vivibili e accoglienti. Quando si installano ascensori in una stazione, o si dotano gli autobus di strumenti per l’accesso delle carrozzine, non si fa un investimento solo ‘pro disabili’, ma si migliora la qualità della vita, e direi il livello di umanità, di tutti noi.  Se capiamo questo, e ne siamo davvero convinti, poi le risorse in qualche modo si trovano”.

Ettore Grassano