Picasso, il Minotauro e la tauromachia [Very Art]

Picasso il torodi Cristina Antoni

 

‘Se tutte le tappe della mia vita si potessero rappresentare come punti su una mappa uniti tra loro da linee il risultato finale sarebbe la figura del Minotauro’

Così affermava Pablo Picasso, per spiegare la presenza costante del mostro mitologico nelle sue opere dal 1928 in poi, fino al 1973, anno della sua morte.
Negli anni tra il 1933 ed il 1935 Picasso è particolarmente impegnato sul tema della mino tauromachia, ma anche il toro e la tauromachia sono temi e figure costanti della sua ricerca, forse a significare l ‘eterna lotta tra istinto e razionalità.

“Mi sarebbe piaciuto essere Luis Dominguin“, il più grande torero di tutti i tempi, “quella si che è arte” soleva dichiarare il pittore. E così declamava e dichiarava la sua ‘hispanidad’ quel miscuglio di malinconia e passione, che trovava il suo trionfo nel rapporto tra eros e morte. In quell eterna lotta tra gli istinti primordiali dell’uomo e la sua razionalità. Lui stesso si rappresentava e percepiva come una figura mitologica tra uomo e toro, tra mente e istinto, come un Minotauro, figura archetipica volta a rappresentare la doppia natura dell’uomo, sempre teso a dominare l’indomabile passione per affermare il suo raziocinio.

Questa caratteristica era imprescindibile nell’anima del genio spagnolo. Lui stesso siPicasso sentiva rappresentato dalla figura del Minotauro e del toro.
Basta pensare alla valenza mitologica del toro, le cui sembianze vengono assunte dal lascivo Giove per concupire e rapire la giovane Europa.

André Malraux raccontava infatti di come Picasso gli avesse rivelato l’essenza dell’uomo spagnolo, cattolico fervente durante la messa del mattino, appassionato della corrida nel pomeriggio e del bordello alla sera. I tori sono quindi il simbolo di lotta ed espiazione, della forza del mostro e della sua vulnerabilità, vittima sacrificale ed al contempo potenza distruttrice. La tauromachia è una cerimonia che riconduce all’eterno conflitto tra vita e morte, mettendo in scena la danza passionale che conduce all esito finale.

Guernica PicassoPer Picasso l’arte è confessione continua delle proprie contraddizioni e della propria natura aspra e selvaggia.
Tori e tauromachie compaiono costantemente nella sua sterminata produzione (basta pensare all’opera più celebre, Guernica, del 1937).  Le scene dell’opera Minotauromachia hanno una violenza memore di Goya e sembrano preannunciare i futuri eventi drammatici spagnoli.

L’uso della figura del Minotauro si ricollega al periodo surrealista.
Disegni ceramiche, incisioni, litografie, riportanti le figure taurine sono copiose ed in esse il toro via via risulta sempre meno elaborato come figura, e nella sua completezza finale compare soltanto come un insieme di segni capaci di dialogare con il mondo esprimendo la sua vera essenza. La smaterializzazione delle poderose forme del toro passano attraverso diversi stadi, in cui l artista alleggerisce sempre di più la figura e la linea si fa significante.

Interessante scoprirne alcune raffinate e potenti rappresentazioni nelle opere espostePicasso il toro 2 in questo periodo, fino al 30 agosto, ad Acqui Terme nella mostra organizzata dal Comune di Acqui Terme intitolata Picasso, segni dialoganti, avente luogo al Palazzo Liceo Saracco.

All’interno dell’esposizione, suddivisa in sale tematiche vi è infatti la sala rossa dedicata alla figura del Toro e della tauromachia. Sono davvero interessanti le opere che evidenziano il percorso della smaterializzazione del corpo taurino, nella ricerca dell’essenzialità, e che svelano i tratti fondamentali della personalità picassiana illustrando uno spettacolo, per dirla con le parole del curatore, arch. Adolfo Carozzi, “in cui si combinano tra loro dramma ed omaggio, fascino e libertà, equilibrio e dinamismo, nostalgia e rabbia”.

È assolutamente consigliata la mostra acquese dedicata al genio malagueno. Le opere, nell’insieme circa cinquanta, e provenienti dalla Fondazione Pablo Ruiz Picasso, casa natale di Malaga, costituiscono una sorta di approfondimento sui principali temi affrontati da Picasso durante il suo percorso artistico, un’interessante ‘chicca’ intelligentemente presentata con un allestimento di grande fascino, capace di proiettare immediatamente il visitatore con lievi e raffinati suggerimenti in quello che è stato l’ universo e la rivoluzione artistica del genio più celebrato dalla modernità della storia dell’arte. Oltre alla suggestiva sala rossa dedicata ai tori, emergono anche i temi della figura femminile, la mitologia, la natura morta ed il paesaggio.