Elogio al gruviera [Alessandria ieri e oggi]

tony-ed-io-3-(2)di Tony Frisina e Antonio Silvani.

Non abbiamo alcuna intenzione, Tony ed io, di trasformarci in Artusi o Carnacina, anche se la cosa sarebbe molto più allegra di quanto stiamo scrivendo, perché per gruviera non intendiamo lo squisito formaggio, bensì lo stato delle nostre strade i cui buchi profondi, perenni, pericolosi, nocivi per ruote, e pneumatici crivellano le nostre strade quasi fossero di gruviera…

Persino Melpomene, la musa del canto e della poesia tragica (stiamo infatti parlando di una tragedia), si interessa a questo argomento ed infatti riportiamo, a questo proposito, una poesia tratta dalla biblioteca del concorso “A sùma tüc Gajóud“, dal titolo “Mònd Balòss“, che tratta esaustivamente questo argomento.

La poesia, scritta in perfetto dialetto alessandrino dal validissimo poeta Pidrén, l’anvud del magnòn d’ij’Ort (pseudonimo di Piero Archenti) risale al 2010, anno in cui le strade erano di gran lunga in uno stato migliore di quello attuale… pensiamo che cosa avrebbe scritto oggi!

Mònd balòss

Se a cucadën ui tachéisa el balurdòn
d’andè a ‘nvisché na candeila
andrénta a tücc i bògg
ch’us trova per la strà

Lisondria la sareiva la sità
pù anluminaja del pianeta,
i la pudreivu vighi, a sòn sücür,
fina ij-astronauti an orbita celeste.

E da zà ch’i sòn là ‘nsüma
i pudréivu nénta dè in ogg e vighi,
se da là, l’Italia l’è ancura per u l’indricc
o se cuca dën u l’hà ‘rvutaja col bali ant’l’aria.

Sé perché da chi us capiss uari,
fra pulitica e bagassi… u diau ch’ui bruta,
se el Mond, ch’l’è ‘n gròn baloss,
l’è nént ch’u sè bità a girè au l’invèrs?

Mondo birbone

Se a qualcuno venisse in mente / di andare ad accendere una candela / dentro a tutti i buchi / che troviamo per le strade  //  Alessandria sarebbe la città / più illuminata del pianeta, / la potrebbero vedere, ne sono certo, / persino gli astronauti nello spazio. //  E già che sono lassù / non potrebbero dare uno sguardo e controllare / sa da lassù, l’Italia, è ancora per il verso giusto / o se qualcuno l’ha capovolta gambe all’aria.  //  Già perché da quì non si capisce bene, / fra politica e puttane… il diavolo se li porti via, / se per caso il Mondo, che è un gran birbone, / non si fosse messo a girare in senso opposto?

1)-i-buchi-in-generaleL’all. 1 non è che una mini panoramica dello stato delle nostre strade, sia del centro che della periferia.

Neppure gli autobloccanti (o come cacchio si chiamano) sono stati risparmiati (vedi all. 2): ecco un esempio di via Bergamo, delizia prolungata per i deretani dei ciclisti.

In questa foto si evince anche una terapia che la nostra amministrazione ha messo in atto per tutti i tipi di buchi, solchi, crateri, fenditure, crepacci, voragini, ecc. che costellano le nostre strade: due badilate di  ghiaia incatramata!

2)-via-bergamoRimedio che, avrebbero detto i vecchi Alessandrini, u saréisa dürà da Nadàl a San Stévu (sarebbe durato da Natale a Santo Stefano)… e infatti così è stato!

Qualcuno potrebbe obiettarci che alcuni di questi disastri sono stati già riparati definitivamente (speriamo…) o che li stanno riparando.

Come dicevano i nostri vecchi quando prendevamo un bel voto a scuola: “Hai fatto solo il tuo dovere!”, così noi diciamo ai nostri amministratori!

Anzi, è scandaloso il fatto che gli Alessandrini abbiano dovuto sopportare queste oscenità per tanti, troppi mesi! E chissenefrega del dissesto (eterna scusa ingiustificabile), non certamente voluto da noi!

3)-scivolo-per-disabiliPerò non dobbiamo essere così grami, cerchiamo di essere giusti, cerchiamo di dare a Cesare ciò che è di Cesare o, meglio, di dare a Renzi ciò che è di Renzi (cioè, secondo lui, tutto!) e dobbiamo dare atto che Alessandria, oltre alla maglia nera del sindaco, può vantarsi di un altro primato (vedi all. 3): quello di aver creato, prima ed unica a livello mondiale, uno scivolo pedonale PER CREARE disabili!

L’all. 3 ricorda un vecchio quiz, chiamato “Conosci la tua città?” che settimanalmente veniva pubblicato da “IL PICCOLO”: Il quiz consisteva nel fare indovinare a che cosa si riferisse la foto di un particolare di una casa, di un monumento, di una strada  alessandrini.

4)-dalla-prima-lineaE l’all. 4 ha la stessa mission: dalle foto pubblicate i lettori dovranno distinguere quelle di Alessandria e quelle della prima linea della guerra del Kosovo.

Spezziamo un’altra lancia (per non far vedere la punta conficcata nelle loro carni) in favore dei nostri amministratori: consci delle difficoltà dei soldati in prima linea, per allietare il loro Natale, hanno costruito (vedi all. 5) in piazza Rattazzi, proprio davanti al palazzo delle Poste, un meraviglioso patinoire… Il tutto, ovviamente, benedetto dal nuovo Patrono di Alessandria (in alto a destra nella foto) che l’attuale amministrazione vorrebbe imporci: San Matteo!

5)-il-patinoireLa canzone del grande Nanni SvampaCagass adoss a Montecarlo” dà, ad un certo punto, la giusta definizione di questo patinoire gagliaudino!