Più risorse per la nostra sanità? Speriamo che sia vero! [Le pagelle di GZL]

Sanità nuova1) Alla Regione Piemonte, Settore Sanità. Una notizia confortante dalla Regione Piemonte, che nel comunicare in data 25 maggio 2015 l’assegnazione dei tetti di spesa alle aziende sanitarie fra cui la nostra, ci dà una buona notizia sul turnover del personale nelle aziende sanitarie del Piemonte, bloccato dal 2011. In tale data era scattata la procedura di rientro dal debito sanitario per un 100% sul personale tecnico ed amministrativo, mentre sul personale sanitario erano ammesse deroghe per situazioni di emergenza. La buona notizia è che da oggi il turnover viene sbloccato interamente, ma solo per il personale sanitario: il che è buono perché ai cittadini servono medici ed infermieri. Da subito saranno possibili 600 assunzioni, altre 200 il prossimo anno. Ora le aziende sanitarie piemontesi sono tante, Torino come sempre avrà quote maggiori, ma si auspica che anche per la nostra azienda ci sia particolare attenzione, per mitigare lunghe attese. Approfitto di questo argomento per ricordare che qui a casa nostra si è di nuovo parlato di necessità di un nuovo ospedale. Al momento se dipendesse da me potenzierei il Pronto Soccorso, dove medici ed infermieri si sdoppiano per coprire una molteplicità di richieste. Hanno un bel dire i politici e burocrati regionali preposti per il settore sanità che al pronto soccorso dobbiamo andare il meno possibile per non intasare su necessità meno gravi. E chi lo dice o decide quale sia la gravità di una persona? Un cittadino non va al pronto soccorso tanto per passare una giornata diversa: chi va è perché sente con timore di avere un problema, ed è piena responsabilità degli addetti del settore, a partire dalla Regione, obbligare o imporre un protocollo per l’uso del pronto soccorso. Fatta la mia piccola “punta” a chi di dovere, concludo dicendo che la nostra azienda sanitaria e i suoi pazienti attendono una cospicua quota personale.
Voto: 6

2) A “migranti, una risorsa?” (parte 1a) Argomento tabù da non toccare per evitare diMigranti Alessandria passare per razzisti, ingenerosi per niente cristiani. Siccome è un argomento che tocca tutto il paese e Alessandria e il Piemonte non ne sono esenti, lo voglio trattare perché sono abituata a dire ciò che penso. Dunque: i migranti sono una risorsa? Sì! Lo sono perché ogni giorno di più scopriamo che i migranti che sono in ogni dove lungo lo stivale, li definirei “grasso che cola” per certi imprenditori furboni, business e arricchimento di affaristi d’ogni risma, per ogni speculatore fra cui albergatori spregiudicati, coop senza scrupoli e truffatori: fra gli speculatori si è scoperta addirittura una sezione della Caritas diocesana nel napoletano, al punto che sul caso è intervenuto anche il Presidente dell’Anticorruzione, Raffaele Cantone con la frase: “C’è da rimanere esterrefatti. Se anche il mondo dell’impegno sociale fa registrare questi episodi è chiaro che il livello di diffusione del malaffare è tale che nessuno da solo ce la può fare nel contrasto alla corruzione”.
A questa deriva umana e speculativa ci infilo pure ad ogni sbarco (ed è mia preoccupazione) l’arrivo di “infiltrati” terroristi sotto mentite spoglie, per organizzare azioni inimmaginabili che stanno terrorizzando l’intero pianeta. Da sola l’Italia non può farcela, ma nella UE sono solidali solo a parole. Nel contempo ci stiamo riempendo di disperati a cui però non facciamo mancare nulla nonostante le loro lamentele espresse di richieste di confort che neppure ai nostri poveri italiani lo Stato concede. Annoiati nell’attesa di avere l’ok per andare in altri paesi UE (che non li vogliono e sbarrano i confini per non farli entrare) e con ogni pretesa di diritti, alla fine una parte di loro non può che finire col delinquere nelle nostre città. Stiamo subendo un grave disordine in sicurezza e costi economici che non possiamo permetterci, grazie ad una parte della politica nostrana generosa o pseudo tale, che li scarica sui suoi cittadini.
Voto: 2

 

Moretti Alessandra3) A “migranti, una risorsa?” (parte 2a) Certo! Una risorsa per arrotondare le magre pensioni degli italiani. Soluzioni facili non ci sono e ogni giorno che passa spuntano “ricette” che sanno di inverosimile come l’uscita di Alessandra Moretti (candidata alla Presidenza della Regione Veneto al momento che stilo questa pagella, ma i giochi ormai saranno fatti quando sarà pubblicata). In una intervista la Moretti consiglia ai pensionati di aprire le porte della propria casa ai migranti, perché in questo modo potrebbero guadagnarci pure qualcosina, visto che per ogni profugo viene corrisposta una retta di 35 euro al giorno. La ricetta della Moretti: «Magari un anziano che vive da solo, con una pensione minima… arrotonda», per aggiungere subito dopo: «Ma io non lo farei…». Questa “ricetta” ha scatenato un putiferio e la poveretta e il suo partito, il PD in un momento delicato per accaparrarsi una poltrona regionale di lusso quale il Veneto, hanno subito cercato di smentire accusando certo giornalismo di destra, la trasmissione La Gabbia, gli autori di Maurizio Crozza etc. invitando a risentire la registrazione. Peccato solo, avendo accettato la sfida di rivedere il video del Corriere TV, si può chiaramente dimostrare che la verità è un’altra. Al minuto 6.25 il giornalista David Parenzo chiede: “Lei se lo prenderebbe un immigrato a casa? 35 euro a nucleo familiare…” e la Moretti risponde: “Sa, magari, un anziano che vive da solo, con la pensione minima, arrotonda e si fa aiutare” ma poi chiosa: “Non lo so, magari può anche accettarlo, io non lo accetterei…”. Ora va bene prendersela accusando di raccontare bufale a certi giornali di destra, ma anche Famiglia Cristiana, non certo un giornale di destra, non fa un buon trattamento alla Moretti e al PD partito ‘accogliente’ a mio parere solo di facciata. Ecco il link tanto per capire. Ecco questa è la classe politica, insincera che predica bene ma razzola male.
Voto: 2