Un bel 10 all’onorevole Borgoglio. Ma non solo a lui [Le pagelle di GZL]

Borgoglio 1di Graziella Zaccone Languzzi

 

1) All’ On. Felice Borgoglio. E’ raro e impensabile che un politico con un importante “curriculum” si rivolga alle Autorità di Controllo e di Giustizia e addirittura all’ Autorità Nazionale Anticorruzione contro una amministrazione pubblica, di solito non accade e se al contrario accade mi fa meraviglia per una citazione di Erasmo da Rotterdam che calza a pennello tra i poteri politici: “cane non mangia cane”. Quindi l’On. Borgoglio ha compiuto a mio avviso un atto che per alcuni può essere visto come il desiderio di darsi visibilità, ma a torto perché all’On. Borgoglio non credo necessiti di utilizzare mezzucci col rischio di fare danni ad una città e ai suoi abitanti. Non dimentichiamo che oltre essere stato un politico nazionale ha coperto il ruolo di sindaco di questa città, e chi passa in questo percorso locale sono convinta che possiede una sensibilità diversa per il bene di quella che fu la sua città e da lui amministrata. Quindi la motivazione del gesto è certamente seria e non ha atteso che fossero i soliti cittadini (vedi i cittadini impegnati sulle cave di Spinetta) a dover tentare di avere risposte e controlli sulla legalità o meno di una situazione, lui il politico l’ha fatto. L’argomento e l’atto che hanno scaturito tale decisione sicuramente sofferta non li cito perché non ne conosco i particolari, io premio il gesto con un bel 10. Se le Autorità chiamate al controllo risponderanno se non altro il cittadino avrà una volta tanto la possibilità di vedere chiaro in certe decisioni prese, perché fino a prova contraria è ben vero che l’eletto governa perchè ha un minimo di mandato, ma si tratta pur sempre di denaro pubblico che va speso correttamente.
Voto: 10

2) Ai consiglieri comunali di minoranza del Comune di Alessandria. Tempo fa in una pagellaComune Alessandria 3 li avevo stuzzicati con un brutto voto a dare “segni di vita”, perché anche se pochi avevano titolo e il potere dato loro non solo dal TUEL (testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali) ma anche e soprattutto dallo STATUTO COMUNALE e dal suo REGOLAMENTO. Da un po’ di tempo molti di loro hanno iniziato a controllare, vigilare, pretendere informazioni, atti, documenti, richieste dovute legittimamente in funzione del mandato elettorale da loro ricevuto. Chi legge puntualmente questo giornale online conosce gli impegni assunti da alcuni di loro e non vado nei particolari, ma in questi giorni si è parlato di votare un bilancio importante che deve essere in regola in tutte le sue parti. A quanto pare qualcosa però non li ha convinti, quindi tre di loro sono usciti dall’aula, sei di loro hanno dato voto contrario e uno si è astenuto. Il bilancio è passato con i soli voti della maggioranza. Sono chiari i malumori per ciò che è accaduto e sono pure preoccupanti, d’altra parte dare un voto di questa importanza a cuor leggero tanto per stare a galla in qualche modo non è corretto. Desidero però far capire le motivazioni di chi è uscito e di chi ha votato contro e ne cito due: Roberto Sarti: “Per anni abbiamo sentito parlare da parte di questa Amministrazione di trasparenza, legalità, rispetto delle norme e delle regole. Principi del tutto condivisibili, ma non basta la condivisione, i principi vanno applicati”. Giovanni Barosini: “Se con un occhio si devono guardare i faldoni e i numeri, con l’altro occhio si deve guardare alla città, i cittadini mi dicono di bocciare questo bilancio”. Conclusione: il Bilancio è stato votato. Qualcuno preposto l’avrà certificato e firmato prendendosi pesanti responsabilità. A noi cittadini rimane la speranza di regolarità per riuscire a vedere la luce alla fine del tunnel.
Voto: 10

Abonante sindaco3) Ai consiglieri comunali di maggioranza e all’assessore e all’Assessore al Bilancio Giorgio Abonante. Questo voto non è per “par condicio” con i colleghi di minoranza, ma è per il loro coraggio! Oggi più di ieri è difficile e preoccupante essere Consigliere di maggioranza e per dovere di squadra molte volte dare l’ok di approvazione e appoggio nelle scelte, e fiducia nelle azioni che arrivano “dall’alto”, nel contempo (e ne sono convinta) con una velata preoccupazione per ognuno di loro, che tutto sia regolare per non pagarne pesantemente le conseguenze. Mentre sto stilando questa pagella mi sono chiesta: “e se un Consigliere di maggioranza avesse posto voto contrario o anche solo astenuto, sarebbe stato espulso e tacciato di tradimento?”. E qui mi fermo e vorrei parlare del coraggio delle proprie azioni, libere opinioni: il coraggio non è da tutti possederlo. Anche in chi scrive su questa rubrica c’è coraggio, il coraggio di poter esprimere la propria opinione “contraria” quando percepisce sia necessaria, perché lo sente come un diritto di libertà fino che è consentita in questo bellissimo e dannato paese, e qui voglio citare una celebre frase (per me un Vangelo) che tutti dovrebbero fissare nella propria mente: “non condivido le tue idee ma mi batterò fino alla morte perché tu possa esprimerle” .
Infine: non mi compiaccio di dare bei voti a chi “dà battaglia” a chi amministra questa città, ma ci sono situazioni di denuncia per mancata trasparenza, per atti e documenti negati e per decisioni intraprese che forse andavano ponderate e condivise fra tutti gli eletti per correttezza nei confronti di una città e dei suoi abitanti. La politica deve cambiare metodi, soprattutto quella amministrativa in simbiosi con la componente burocratica. E’ impensabile che un Consigliere debba recarsi dal Prefetto per ottenere ciò che gli spetta di diritto, è impensabile che eletti dai cittadini debbano faticare per avere risposte. Questa non è democrazia.
Voto: 10