Piazza d’Armi: giungla d’asfalto?

Democrazia gara appaltoCredo che avere la terra e non rovinarla sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare (A.Wharol)

 

Apprendo oggi dai giornali che il comune di Alessandria vuole “l’aeroporto”. Capperi, jumbo a go go sulla città o cos’altro? In fondo qualche volo e qualche lancio con il paracadute il buon vecchio campo d’aviazione lo consentono, quindi cosa significa quel titolo? Si pensa ad uno sviluppo vertiginoso dell’economia locale? O forse ad una nuova era glaciale che rivoluzionando l’attuale assetto dei continenti renderà la città una metropoli o una appettibile meta balneare?
O forse ancora l’attrattiva del nuovo ponte porterà così tanto turismo da tutto al mondo da doversi attrezzare?

A quanto leggo, nulla di tutto questo,se non che un’area da sempre verde dovrebbe passare di proprietà: dal demanio al comune. Aiuto!!(se non ho ben capito aiutatemi, amati lettori delle mie note).

Vi chiederete il perché della mia preoccupazione, anzi dello spavento provocatomi dalla notizia.

Dunque…..studio la storia di Alessandria, ascolto le voci dei protagonisti e anche in questo caso, se ben intendo, quella zona rappresenta da sempre un polmone verde, trascurato ma verde, dove generazioni di persone hanno giocato a calcio, fatto l’amore, passeggiato etc….apprendo inoltre che da decenni si parla di quella zona come ideale per la creazione di un vero e proprio parco, se ne fa cenno anche nell’articolo in questione. Fin qui tutto bene,anzi potrebbe essere una buonissima notizia, finalmente si agisce per favorire il benessere psicofisico dei cittadini. Niente più chiacchere, sul piatto c’è il possibile Central Park “de noantri”, mancherebbe solo il ciak si gira, ma cari alessandrini temo che nemmeno questa volta le aspettative saranno rispettate.

Il Dio cemeneto è in agguato, e solo uno sprovveduto può pensare che quell’ampia e ghiottissima area non sia da tempo nel mirino dei palazzinari.
Badate bene,quando dico palazzinari non intendo certo l’impresa regolare che lavora onestamente e altrettanto onestamente dà lavoro a tanta gente: quel termine dispregiativo è dedicato a tutto quel mondo economico politico affaristico che ha sventrato il paesaggio della vostra bella Italia. Parlo di quei soggetti tanto forti singolarmente e che messi insieme rappresentano un’armata imbattibile.

Attorno al cemento ruota parte dell’economia italiana, ma ahivoi anche parte della malavita o quantomeno del malaffare. Loro possono tutto e se all’impresa “normale” la burocrazia trova il modo di mettere mille paletti e vincoli, ai signori in questione tutto è permesso. Preparatevi,quel polmone non resterà verde, diventerà come quello di un fumatore, magari circondato da qualche alberello così tanto per fingere di rispettare le norme e simulare un interesse per la vostra salute.

E’ sempre successo così, non cambierà di certo in futuro. Ci sarà prima una giunta che inizierà l’iter, un’altra che lo porterà avanti e una che lo concluderà dicendo che non si poteva fare altrimenti….un gioco già visto, e non sarà certo il colore di quelle giunte a modificare il corso degli eventi. Se tra qualche anno sarò ancora tra voi, voglio essere deriso per strada e preso a calci per questo mio pessimismo,voglio che mi urliate: Diogene racconti solo balle! Quello sarebbe un giorno bellissimo.

 

Diogene “il cane”