Alessandria arresa [L’Infinito]

di Ermione

 

Dalle vetrate anticheBarbieri Teresio
È’ bella la città
Schiava di un cielo grigio
Che non svanirà.
Come uno scherzo amaro
nella follia di marzo
Siamo in attesa vana
Di un’agognata Luna.
Nel silenzio urbano la magnolia è in fiore Sboccia il tulipano con un lieve afrore.
Nel giardino barocco
Della Signora crudele s’ode già il rintocco.
Giunge dal campanile
Unica certezza persa
Sei abbandonata e vile
Ma ti vorrei diversa.
Ormai la malinconia
Diviene una pretesa
Città da amare e odiare
Alessandria arresa.
Impolverata e austera
Ti volgi a ricordare
quel tempo in cui
Ti si addiceva
‘graziosa ed elegante’
Ma tutto questo nonostante
Se il cuor ancor non T’ ama allora mente….

marzo 2015

 
Foto di Teresio Barbieri