Rita Rossa: “FloreAle primo passo per il rilancio di un’area che cambierà completamente volto!”

Rossa Rita 1E’ quasi tutto pronto: da domani a domenica i giardini pubblici che si estendono dalla stazione Fs a piazza Garibaldi saranno la ‘cornice’ naturale che ospiterà FloreAle, la grande fiera dei fiori e delle piante giunta alla sua sesta edizione, e che porta con sé e contribuisce a mantenere in vita anche il prestigioso marchio della Fiera di San Giorgio, giunta all’edizione 411. “Quest’anno però abbiamo fortemente voluto per FloreAle un drastico cambio di marcia, con tanti partner importanti, istituzionali e privati, che testimoniano una forte coesione, e la volontà condivisa di muoverci con decisione verso il rilancio della città”. FloreAle, organizzata da Procom, è a tutti gli effetti una manifestazione del Comune di Alessandria, e il sindaco Rita Rossa ne parla con entusiasmo, con l’intenzione di farne un vero ‘fiore all’occhiello’, e un simbolo di rilancio di tutta un’area ‘destinata a cambiare drasticamente volto nei prossimi due anni, grazie ad una serie di progetti importanti, che vedranno la luce già in parte nei prossimi mesi”. Un annuncio importante, perché è innegabile che l’area dei giardini sia diventata nel tempo una zona non delle meglio frequentate, anche per la condizione di abbandono o semi abbandono in cui si trovano alcuni immobili di proprietà comunale. Cerchiamo allora di capire come lo ‘spirito’ di FloreAle potrà contribuire, al di là del bel week end di festeggiamenti in arrivo, a rilanciare una porzione importante, e centralissima, di Alessandria.

Con una piccola, necessaria avvertenza: l’intervista è stata realizzata qualche giorno fa, e su un tema specifico. Poi sono venuti la classifica del Sole 24 Ore, e la decisione dell’amministrazione di Palazzo Rosso sulle cave di Spinetta in funzione Terzo Valico. Concedeteci di scindere i temi, per evitare un ‘pastone’ indigesto.

 

 

Sindaco Rossa, quest’anno con FloreAle avete deciso di fare le cose in grande….Floreale
Assolutamente sì, perché ci crediamo. In realtà ad Alessandria la primavera è cominciata già da qualche settimana, e in questo week end ci sarà davvero un’apoteosi di eventi, appuntamenti, occasioni di divertimento per gli alessandrini, e per chi arriva da fuori. C’è FloreAle, con un calendario di eventi davvero ragguardevole. Ma c’è anche il rally in Cittadella, e naturalmente l’importante appuntamento religioso con la Processione della Salve. Alessandria sarà stracolma di persone in festa, e non possiamo che esserne lieti: è lo spirito giusto che ci serve per passare dalla fase dell’emergenza, per fortuna superata, a quella della progettualità rivolta al futuro: che sarà il fulcro dell’attività dell’amministrazione nei prossimi due anni.

Da questo punto di vista dunque FloreAle non sarà quindi, è il caso di dirlo, un fiore nel deserto…
FloreAle è uno splendido appuntamento, organizzato da Procom, a cui il comune ha affidato anche l’organizzazione di una corposa serie di eventi per il triennio 2015-2017. Come le altre nostre manifestazioni, l’evento di questo week end nasce da una programmazione voluta e ragionata, e dalla consapevolezza che Alessandria deve, sa e vuole fare sistema. Basta controllare l’elenco di chi contribuisce e partecipa, a vario titolo, all’iniziativa, per capire che davvero c’è una coesione forte, e la volontà di crescere tutti insieme….

Floreale 2Quindi assistiamo anche ad un importante passo in avanti sul fronte dei rapporti con le associazioni di categoria dei commercianti, dopo le indubbie tensioni dello scorso inverno?
Credo proprio di sì, e mi auguro che questa sia l’intenzione condivisa da tutti: oggi Alessandria entra in una fase nuova, che è quella della programmazione, e di strategie di ampio respiro, che guardino al futuro con ottimismo, e soprattutto con progetti nuovi, capaci di dare un’accelerazione, una scossa a tutto il sistema, a partire dal tessuto economico e commerciale locale. E’ evidente che, in questo contesto, il ruolo dei corpi intermedi (tra cui appunto le associazioni di categoria, e i sindacati) sarà importantissimo, e noi faremo di tutto per compiere scelte partecipate. Penso alla necessità di un nuovo piano regolatore ad esempio, e a tutto ciò che di positivo potrà conseguirne per la città. Naturalmente scelte partecipate non significa unanimismo: anche perché se si aspettasse di essere sempre tutti d’accordo, non si farebbe mai nulla. Ad esempio rimango convinta che sbaglia chi sostiene che Alessandria dovrebbe chiudersi ‘a riccio’, difendendosi da tutto ciò che arriva da fuori: è sbagliato, soprattutto in un’epoca come la nostra. Penso al progetto del teleriscaldamento, e anche al futuro delle nostre partecipate. Ma cambiamento significa appunto anche dialogo, capacità di ascolto, e di elaborazione delle esigenze del territorio.

Il teatro naturale di FlorAle, ossia l’area dei giardini pubblici, è da tanti indicataTeatro comunale Alessandria come territorio abbandonato, e in palese degrado. E tutto attorno ci sono edifici comunali, dal teatro ai locali di fronte alla stazione Fs che in passato ospitavano Zerbino, Piccadilly e Cangiassi, che sono altrettante ferite aperte. Al di là del week end di festa, a che punto sono i progetti di riqualificazione? Partiamo dal teatro….
A maggio la bonifica dall’amianto sarà terminata, e a quel punto il foyer e le sale nel piano interrato, Ferrero e Zandrino, saranno pienamente utilizzabili. Mentre per il resto della struttura servono risorse, perché ci sono da fare interventi strutturali importanti. In ogni caso, è nostra ferma intenzione restituire ad Alessandria il suo teatro, e con l’assessore regionale alla Cultura, Antonella Parigi, esiste un accordo di programma, per sviluppare progetti comuni, e per mettere a punto, in tempi rapidi, un progetto da proporre sul mercato, ad investitori anche privati.

E’ finita l’epoca delle Fondazioni pubbliche?
Consideri che il Teatro, prima della chiusura, costava qualcosa come tre milioni di euro all’anno: cifre oggi semplicemente improponibili. Dobbiamo però assolutamente trovare strade alternative, che consentano alla città di riappropriarsi di uno spazio culturale assolutamente irrinunciabile. Mi piacerebbe che le sale già a breve utilizzabili, ad esempio, diventassero la casa delle compagnie teatrali alessandrine, che in questi anni stanno portando avanti progetti importanti, e sono ricche di fermenti e proposte. Sul fronte della futura gestione della struttura, non scordiamoci le professionalità degli ex dipendenti del Tra, che peraltro non abbiamo abbandonato, e ancora oggi sono perlopiù in Amag, con contratti part time. Se ci fossero gli spazi per ragionare in termini di gestione in forma cooperativa, potrebbe aprirsi una strada interessante e praticabile.

PiccadillyDi fronte alla stazione Fs, come sa, ci sono immobili abbandonati nel degrado, oppure utilizzati per discount che nulla hanno a che fare con l’identità della città, e del territorio. Abbiamo letto di diverse ipotesi di rilancio. Le conferma, e in che tempi?
I tempi sono dettati anche da una serie di adempimenti, gare, rispetto di regole e procedure. Ma confermo che non saranno lunghi, e che l’obiettivo è quello di provvedere ad un rilancio di quegli immobili e di quell’area, in un’ottica di una maggior offerta di servizi, e di prodotti che riflettano l’identità alessandrina. La zona della stazione deve diventare un biglietto da visita positivo, per tutti coloro che arrivano in treno, e per tutti gli alessandrini. E questo naturalmente agevolerà anche la diffusione di un maggior livello di sicurezza per i cittadini. Concretamente, pensiamo di trasferire all’ex Zerbino la farmacia FarmAl di piazza Mentana (e Floreale 4non di aprirne una nuova, come afferma qualcuno), e così facendo, nonostante le lamentele di alcuni operatori del settore, mi sembra indubbio che aumenteremo la qualità dei servizi farmaceutici a disposizione dei cittadini. Per gli altri immobili è al vaglio una serie di progetti e proposte che abbiamo ricevuto: di certo posso garantire che punteremo sulla qualità, e sulla riqualificazione vera. E che diremo no all’ipotesi di locali con slot machines e giochi d’azzardo: sul tema ci siamo già apertamente pronunciati, e sicuramente non si cambia rotta.

Insomma, FloreAle quest’anno segna davvero l’inizio di una nuova era per tutta l’area dei giardini e dintorni…
Certo, e invito tutti gli alessandrini ad essere con noi all’inaugurazione ufficiale di venerdì pomeriggio: taglieremo e degusteremo insieme la torta di fiori di Antonella Dolci, che è anche meglio del taglio del solito nastro inaugurale!

Ettore Grassano