Fratelli d’Italia: “Ad Arquata prendiamo le distanze dall’operato del sindaco Spineto”

Comune Arquata ScriviaIn questi mesi Fratelli d’Italia ha avviato una riflessione al suo interno, coinvolgendo attivisti, iscritti e dirigenti, allo scopo di verificare che cosa realmente si attenda il proprio elettorato di riferimento da un partito che si propone di riaggregare una vasta area di consenso, che in questi anni si è frammentata. Federico Riboldi, portavoce provinciale di FDI-AN, e Alessio Butti, referente zonale di Arquata Scrivia, hanno deciso di fare il punto della situazione e di mettere in chiaro alcuni concetti.

“Abbiamo constatato che i nostri elettori, ma anche quanti in questi ultimi decenni hanno guardato con favore allo schieramento di centro-destra, ci chiedono di avviare con decisione la ricostruzione di una valida alternativa di governo al renzismo, fenomeno verso il quale importanti settori del centro-destra continuano a mantenere un atteggiamento tiepido, quando non apertamente acquiescente.” – commentano Riboldi e Butti – Abbiamo, quindi,riflettuto su ciò che accade nella nostra provincia, in particolar modo su quelle esperienze amministrative che volgono al termine: tra queste Arquata Scrivia.”

“Molti di coloro che hanno votato Paolo Spineto, sia nel 2006, sia nel 2011, sono delusi da una prassi amministrativa che ha tradito lo spirito che ha portato alle due vittorie, interrompendo oltre trent’anni di governo delle sinistre.” – aggiunge Butti – “La scelta di Paolo Spineto di abbracciare apertamente le istanze del movimento NoTav ha disorientato larga parte del nostro tradizionale elettorato di riferimento, che in Arquata ha votato compattamente per un sindaco che, dopo pochi mesi dalla sua rielezione, senza peraltro avviare un preventivo dibattito all’interno del suo gruppo consiliare, ha iniziato a collaborare con movimenti organici alla sinistra radicale ed antagonista: altri amministratori locali hanno privilegiato un atteggiamento più prudente, forse consapevoli della necessità di mantenere un clima più disteso in previsione della contrattazione delle opere compensative con le istanze competenti, occasione importante per i comuni coinvolti nell’opera e che va sfruttata appieno.”

Nonostante una tardiva presa di distanze dal periodo “movimentista” (ma non dai contenuti, anche in questo caso senza un preventivo dibattito all’interno del suo gruppo, frattanto divisosi in due fazioni), la politica del primo cittadino arquatese verso la TAV potrebbe produrre conseguenze che, a detta dei due esponenti di FDI-AN, si apprezzeranno pienamente solo in processo di tempo.

Come se non bastasse, nel frattempo la pressione fiscale è aumentata, sebbene uno dei punti più qualificanti del programma amministrativo di Spineto fosse proprio il contenimento e la riduzione del carico fiscale.
Le spese, che andavano contenute e razionalizzate, sono rimaste invariate, quando non aumentate: basti pensare, da ultimo, alla scelta del sindaco di avvalersi di un ufficio di staff retribuito a spese dei contribuenti, quando fu proprio il suo gruppo a tuonare contro il centro-sinistra per una scelta dello stesso segno operata dal suo predecessore, richiamando l’opportunità di ricercare in seno all’amministrazione stessa professionalità che potessero rispondere alle esigenze evidenziate dal sindaco, come suggerito dalla politica
di contenimento delle spese negli enti pubblici. “La scelta di affidare incarichi esterni e ruoli amministrativi in enti di secondo livello a soggetti lontani dal tessuto politico, sociale e professionale arquatese, ha segnato una grave carenza di sensibilità verso una comunità che si attendeva molto da questa
esperienza amministrativa e che si è vista sempre più marginalizzata da scelte che potrebbero apparire lontane dalle esigenze avvertite dalla maggioranza della popolazione.” – puntualizzano Riboldi e Butti.

Il decoro urbano parrebbe compromesso da una gestione del conferimento dei rifiuti che comincia a suscitare indignazione nella cittadinanza, che non omette di lamentare anche pubblicamente lo stato di degrado in cui versano molte aree, anche centrali, del paese: finora non sono pervenute dall’Amministrazione Comunale risposte che facciano intuire una reale volontà di arginare un fenomeno che potrebbe degenerare.

Volevamo un comune “più vicino” ai cittadini, una macchina amministrativa più efficiente, politiche sociali più eque e attente ai bisogni di chi veramente soffre,
finanche maggiore trasparenza e condivisione delle decisioni, affinché tutti i cittadini, nessuno escluso, si sentissero coinvolti almeno nei processi decisionali di maggiore impatto sulla vita della comunità. Purtroppo nulla è cambiato da questo punto di vista rispetto al passato.

“Tutto questo ci sollecita a prendere nettamente le distanze dall’operato di Spineto e della sua giunta, preannunciando fin d’ora che Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale lavorerà, nell’anno che ci separa dalle elezioni, a creare una valida alternativa amministrativa.” – concludono i due esponenti di FDI-AN –

“Lo dobbiamo non solo ai nostri elettori ma a tutti coloro che chiedono un’amministrazione più aperta e trasparente, che sia in grado di presidiare realmente il territorio amministrato, sappia ascoltare i cittadini, senza pregiudizi di parte, e abbia la volontà e la capacità di comprendere quali siano i bisogni primari dei cittadini, per assicurare loro benessere, sicurezza e giustizia sociale.”

Federico Riboldi
Portavoce provinciale FDI-AN Alessandria

Alessio Butti
Referente locale FDI-AN Arquata Scrivia