1) Alla TOTALE INSICUREZZA e IMPUNIBILITA’ (PARTE PRIMA) che persiste in Alessandria oltre che nel cosiddetto “paese Italia”! Nonostante tutto l’impegno che ci mettono le forze dell’ordine, i tagli a loro inflitti di mezzi, uomini e le Leggi inique e recessive sulla sicurezza pubblica che vanificano i loro sforzi, in questa città e nel “paese Italia” la delinquenza la fa da padrone e se ne infischia delle Autorità preposte alla sicurezza pubblica. Con la depenalizzazione di 121 reati e una vera e propria rivoluzione per il diritto penale italiano quella appena varata dal Governo Renzi con cui viene introdotta una nuova causa di non punibilità per i reati sanzionati fino a cinque anni di reclusione, oppure per reati puniti con pena pecuniaria. In questi casi scatterà, nei confronti del responsabile del reato, l’archiviazione del procedimento per tenuità del fatto.
E’ talmente scassata la nostra Giustizia, che è diventato assai improbabile finire in carcere e soprattutto restarci. Così facendo l’Italia, le nostre città e territori, diventano zona franca dove le leggi scritte non sono rispettate, le carceri “finalmente svuotate” (visto che lo Stato non investe più in questo settore) e il suo “contenuto umano” (umano si fa per dire) libero sulla pelle dei cittadini, a farla da padrone. L’Italia a cui aggiungo la mia città, terra promessa, l’eldorado, o terra di Bengodi per tutti i disperati o delinquenti che trovano terreno fertile per viverci. Basterebbe iniziare dalle periferie a far sentire polsi fermi ed autorevoli da parte delle autorità preposte alla sicurezza pubblica, un po’ meno di “finta bontà” o “fittizia e costosa accoglienza” per non lasciare la patata bollente agli inermi cittadini che se la sbrigassero da soli. In riferimento alla tutela dell’incolumità dei cittadini, basterebbe il rispetto e l’attuazione da parte del Sindaco di quanto affermato dall’articolo 54 del T.U.E.L.
In questo scenario si collocherebbe il ruolo fondamentale del Prefetto al servizio delle istituzioni e del cittadino, la cui figura è preposta all’attuazione delle direttive ministeriali ed al coordinamento delle forze di polizia, e responsabile provinciale dell’ordine e della sicurezza pubblica. Abbiamo le Leggi, le regole, le autorità istituzionali preposte perché dobbiamo temere sempre più per la nostra incolumità?
2) Alla TOTALE INSICUREZZA e IMPUNIBILITA’ (PARTE SECONDA) Torniamo in Alessandria città! Tutti gli organi di informazione da alcuni mesi denunciano reati vari e situazioni di illegalità, provocando uno stato d’animo di timore a causa di fenomeni che possono costituire una minaccia costante: la violenza urbana in ogni sua manifestazione. Non c’è angolo della città in cui poterci sentire sicuri. Posteggiatori arroganti e “padroni” dei territori, questuanti ad ogni angolo, furti, scippi, un vero “bollettino di guerra” mai visto dalle nostre parti. Non si esce di casa se non necessario e si teme anche in casa propria. Nei giorni scorsi le forze dell’ordine hanno fatto il possibile per “ripulire” spazi non più fruibili dai cittadini causa presenza bande di perdigiorno ben mantenuti a fare nulla a spese dei contribuenti. Un mio conoscente si è azzardato a chiedere spazio su una panchina su cui era coricato un sano giovanotto “ospite” della nostra generosa accoglienza, e si è beccato una mala risposta in lingua madre: quindi non ha potuto neppure verificare se era una risposta negativa o un insulto. Da cronaca locale, la notizia che nel pomeriggio di Pasqua i ladri non si sono risparmiati, hanno lavorato tanto e dove non sono riusciti ad entrare hanno danneggiato parecchie porte. D’altra parte se oltre a rubare avessero ferito le persone “visitate” presenti in casa, la legge non li avrebbe puniti e loro lo sanno: semmai se la vittima avesse reagito per difendersi e fatto loro del male sarebbe stata inviata sotto processo. Significativa l’intervista di due zingarelle di 13 e 15 anni di fronte alle telecamere di Mattino 5 che sfacciatamente hanno raccontato come si guadagnano da vivere: “Rubiamo sulla metropolitana di Roma e facciamo anche mille euro al giorno. Perché dobbiamo vergognarci? Noi guardiamo solo al nostro bene. Se, poi, tu muori non importa… sono cose della vita”. Le nostre Autorità per la sicurezza dovrebbero fare qualcosa di concreto, basterebbe utilizzare ciò che potrebbe essere fattibile come suggerisce il consigliere comunale alessandrino dott. Sarti: un Protocollo d’intesa denominato “Mille Occhi sulle Città”, espressione dell’omonimo Protocollo nazionale. Senza andare lontano, la Prefettura e la città di Cuneo a dicembre 2014 hanno firmato tale protocollo per la tutela ed incolumità ai cittadini, da noi perché no? Siamo indolenti? Tanto buoni da porgere ambedue le guance? Fino a che le guance le porgono le suddette Autorità mi può andar bene, non mi va bene se invece le guance che vengono offerte sono le mie e quelle dei miei concittadini!
Voto: 2
3) Al Sindaco di Borgoratto Alessandrino SIMONE BIGOTTI. L’amministrazione comunale ha sottoscritto una convenzione con un Istituto di Vigilanza per usufruire di un servizio di vigilanza e controllo del territorio. La decisione è nata dalla consapevolezza che il problema della sicurezza sta di giorno in giorno aumentando, soprattutto per quanto riguarda i furti nelle abitazioni in orari diurni. Al termine del periodo dei due mesi il Comune valuterà insieme alla popolazione i risultati e l’eventuale proseguimento di tale servizio, integrandolo nel caso alle altre misure di sicurezza che si stanno adottando. Una presenza garantita ad orari diversi ogni giorno per il controllo del territorio soprattutto negli orari diurni. Il servizio verrà effettuato per un periodo di prova della durata di due mesi, aprile e maggio, durante il quale se ne potrà constatare l’utilità e l’efficienza con spesa totale a carico del Comune. Il Sindaco informa i cittadini che questo tipo di iniziativa non vuole in alcun modo sostituirsi al normale lavoro e controllo da parte delle Forze dell’Ordine, ma essere semplicemente un aiuto ed un supporto al monitoraggio del territorio e alla prevenzione. Una scelta che non vuole creare allarmismo, ma in un momento in cui la criminalità aumenta serve maggiore attenzione e collaborazione da parte di tutti per limitare il più possibile spiacevoli eventi. Ora: Borgoratto Alessandrino ha circa 700 abitanti, paragonarlo con Alessandria non è verosimile, per adottare un simile sistema di vigilanza, ma questo Sindaco consapevole che non può pretendere controllo più incisivo da forze dell’ordine ufficiali ha trovato una soluzione per il buon vivere e il diritto alla sicurezza dei suoi cittadini. Conosco il sindaco Bigotti ed è un buon sindaco, che ci mette tutto l’impegno possibile per il suo paese e per i cittadini sempre e in ogni occasione. Bravo!
Voto: 8