Camagna e Boccassi, orgoglio alessandrino. Martinotti Doria ‘grillo parlante’ del Monferrato [Le pagelle di GZL]

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di Graziella Zaccone Languzzi

 

1) A Emma Camagna: la considero la signora n. 1 del giornalismo di casa nostra. Figlia del grande giornalista alessandrino Giovanni Camagna, da cui ha ereditato la passione per il mestiere, e la professionalità. Nel suo lungo percorso professionale vanta collaborazioni con molte testate di cui la più importante è la redazione alessandrina de La Stampa. Ha collaborato con il TG3 e TV private come 7/GOLD (redazione Telecity). La signora Camagna ha ricevuto un prestigioso premio giornalistico a Saint Vincent nel ’75 in merito agli articoli scritti sulla rivolta del carcere di Alessandria dell’anno prima, che provocò molte vittime. Conosco Emma Camagna da molto tempo, sempre elegante e molto gentile, mi ha sempre salutata con un sorriso ogni qualvolta l’ho incontrata. Si occupa principalmente di cronaca nera e il suo impegno è nelle aule del tribunale di Alessandria. Sono sicura che la sua figura in quel Palazzo di Giustizia sia ritenuta un’istituzione da tutti, dall’usciere al Procuratore Capo. Il suo modo di informare è accattivante, un raro modo di raccogliere i fatti e saperli raccontare in modo chiaro e comprensibile, che è una dote non da tutti. Ho avuto modo di vederla all’ “opera” in Tribunale durante i processi di mio interesse sul palazzo ATC fronte Santa Maria di Castello e per la messa in sicurezza idrogeologica del territorio alessandrino e di leggere i suoi articoli brevi ma dettagliati e precisi nei particolari. Ho scelto di dare il massimo voto consentitomi a questa grande donna del giornalismo alessandrino che ammiro da sempre.

Voto: 10

 

2) Al prof. Ugo Boccassi. Amo la storia della mia città e del territorio in cui è inserita, ilBoccassi Ugo Monferrato, e se non ci fossero editori che ci offrono questa fonte di ricchezza tutto verrebbe perso, dimenticato. E’ mia opinione che oggi noi stiamo perdendo la nostra identità, Alessandria non è più la stessa, è stata “sconfitta e abbattuta” nella sua dignità e che rimane all’alessandrino doc? Chi è stato ‘accorto’ e ha ‘investito’ in cultura arricchendo la libreria dei prodotti editoriali che uscivano dalle mani del prof. Boccassi, se li ripassa per rinfrescare la memoria del bel tempo passato per Alessandria in tutti gli ambiti della storia cittadina. Inoltre questo patrimonio non da poco sarà trasmesso a figli e nipoti con la clausola che siano tramandati; esagerazione? No! La rivista “Nuova Alexandria” è stata per anni l’appuntamento irrinunciabile in edicola, poi sfumata fino ad una pubblicazione annua come strenna natalizia, ora il silenzio. Eppure il prof. Boccassi avrebbe ancora molto da offrirci, la nostra storia seppur giovane ha ancora molte sfumature da rivelarsi e poi esiste una storia Camagna-Boccassirecente seppur “becera” da tramandare: non sarebbe male che i nostri pronipoti conoscessero quella che fu la “fiera” Alessandria e a seguire il suo decadimento e per opera di chi. Anche questa è storia. La mia non vuol essere politica in questa pagella, ma sono i fatti inconfutabili e che nessuno può negare. L’attuale e suppongo obbligato “silenzio” di questo editore è chiaro: in tempo di crisi si taglia e la cultura è la prima che viene colpita. Quindi se non è più la ‘mano pubblica’ che destina fondi anche a queste piccole ma preziose realtà, toccherebbe a chi in questa città ha la possibilità economica di fare da “mecenate” puntuale e non a intermittenza, alla nostra editoria locale, che non può morire così. Prof. Boccassi un bel 10 e la speranza di ritrovarla prossimamente in edicola e in libreria.

Voto: 10

 
claudio_martinotti_doria3) A Claudio Martinotti Doria. Anche questo personaggio di tutto rispetto per la storia e cultura di un territorio importante come il nostro Monferrato merita una pagella con il massimo voto. Ho avuto il piacere e l’onore di conoscerlo personalmente negli incontri politico/culturali dell’Associazione casalese “Nuove Frontiere” (Associazione a cui sono iscritta) e ho iniziato a seguire molto di ciò che pubblica. Di tanti dichiarati “esperti” della storia del Monferrato è mia opinione che Claudio Martinotti Doria sia il numero uno nella conoscenza di questa materia. Interessanti i suoi scritti nella ricerca storica sui Templari in Monferrato, un argomento che mi affascina da sempre. Per raccontare questo studioso ci vorrebbero pagine ma riporto ciò che è stato scritto di lui e che lo spiega al meglio. Lo scrittore Mario Paluan dice: “Claudio un “uomo contro” del Monferrato: contro l’ipocrisia, il vuoto cerebrale eletto a potere, contro le convenzioni e la mortificante massificazione della (in)cultura vigente, si potrà non essere d’accordo con certe sue opinioni, ma il suo blog va sottolineato, anche perché, chi è fuori dal coro come lui, ha sempre qualcosa di genuino e di inedito da sottoporre, senza remore o tentennamenti, contro verità date per certe. Un “grillo parlante” che non ha timore di esporsi dicendo come la pensa su come stanno le cose, ma sempre con documenti e prove ineccepibili alla mano. Cultore di storia locale, attento agli eventi riguardanti la sua terra: Il Monferrato. Uno a cui piace spaccare il capello in quattro per amore del vero. E che si batte per contrastare la vastissima zona grigia dell’insipienza e dell’arroganza al potere. Ma i commenti e le indagini di Claudio si basano sempre su fatti reali documentati, per cui, chi vuole reagire alle mono-verità preconfezionate dalla convenienza e dalla politica, fa bene a seguire il suo blog. “Cavalieredimonferrato”. Condivido in pieno quanto è scritto perché rispecchia con precisione chi è Claudio Martinotti Doria.

Voto: 10


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