Il teleriscaldamento è un sistema per la produzione di acqua calda per usi igienico-sanitari e per il riscaldamento a distanza degli edifici residenziali, terziari e commerciali. Tale sistema si caratterizza per un uso efficiente dell’energia, in particolare nel caso sia basato su un impianto di cogenerazione, cioè di generazione congiunta di elettricità e calore.
In un sistema di teleriscaldamento il calore (acqua calda, acqua surriscaldata, vapore) viene prodotto da una centrale termica, da un impianto di cogenerazione (entrambi alimentati da vari possibili combustibili) o da una sorgente geotermica e poi distribuito agli edifici tramite una rete di tubazioni.
Per la Presidente-Sindaco Rossa, nessun dubbio o incertezza, è la soluzione ai problemi, è
l’opportunità “si tratta di 90 milioni di investimenti, che significano apertura di cantieri, ritorno in termini economici e di occupazione e ricostruzione di alcuni pezzi di città, di strade, oltre beneficio ambientale e di risparmio, sarò la guardiana delle tariffe, per i cittadini”.
A noi, che non crediamo ai venditori di fumo, in attesa di dati completi e definitivi su cui basare valutazioni più articolate, questo progetto non convince, perchè:
• Il teleriscaldamento richiede investimenti molto alti, i tubi sono grossi e la posa delle doppie tubazioni interrate è invasiva;
• Di norma, viene data in concessione ventennale: se hai il teleriscaldamento sei costretto a comprare il calore da un unico gestore, i cui prezzi oltretutto non sono
regolati per legge. Quindi non esiste concorrenza e si è esposti al prezzo che fa il gestore;
• Il sistema di teleriscaldamento per appartamenti conviene se in ogni singolo alloggio è installato un apparecchio conta-calorie, in modo che ciascun condomino paghi il consumo effettivo. Potrebbe non convenire, invece, se l’amministratore ripartisce il costo complessivo del teleriscaldamento fra tutti i condomini secondo la regola dei millesimi;
• Si cementifica ancora territorio, senza un chiaro studio su costi e benefici.
Pensiamo che la coibentazione delle abitazioni, grazie agli sconti fiscali, potrebbe essere una immediata risposta al risparmio energetico, a impatto ambientale zero. Pensiamo che sia possibile un piano di investimenti destinati alla coibentazione degli edifici pubblici e privati realizzati negli ultimi 50-60 anni che produca effetti molto piú incisivi sull’inquinamento cittadino, garantendo nel contempo risparmi sensibili e occupazione tangibile.
Rifondazione Comunista crede che scelte di questo tipo debbano essere partecipate e discusse con i cittadini.
Caro Sindaco, bisogna partire dai bisogni e non dagli interessi.
Giovanni Cirri
Segretario Provinciale Rifondazione Comunista di Alessandria