Amag non ha un piano industriale. È quanto denuncia Emanuele Locci, consigliere comunale di opposizione e Presidente della Commissione Controllo di Gestione del Comune di Alessandria.
“Dopo aver sentito parlare ripetutamente del piano industriale di Amag senza mai riuscire ad averne copia – spiega Locci – circa un mese fa ho presentato formale richiesta al Segretario Generale del Comune di Alessandria in quanto, in occasione di una recente audizione pubblica, l’Amministratore delegato della società ha dichiarato essere agli atti della Segreteria del Sindaco. Ora, dopo un mese e quindi oltre ogni limite regolamentare, ho ricevuto un’agghiacciante risposta: il piano industriale non esiste ed attualmente è ancora in fase di elaborazione”.
“L’ultimo documento di programmazione approvato – continua Locci – risulta dunque essere il Piano Finanziario 2014-2018 approvato dal CdA di Amag in data 12/09/2014 e dall’Assemblea in data 19/09/2014. Viste le scelte strategiche di cui Amag è protagonista è un’assurdità che l’azienda non abbia un piano industriale, ma ben più grave è vedere che il Piano Finanziario approvato nel mese di settembre contraddice totalmente il Budget 2015 recentemente sottoposto all’assemblea dei soci. Sparisce totalmente 1 milione e 400 mila euro di investimenti previsti per la sostituzione dei tubi in ghisa del gas, spesa imposta dalla legge ma che soprattutto è dovuta per garantire la sicurezza dei cittadini di Alessandria.
Spariscono inoltre 5 milioni e 600 mila euro per la partecipazione alla gara dell’ATEM2, il cui termine di Legge scade l’11 marzo 2015. Ed Alessandria a che punto è?”.
Il consigliere comunale Emanuele Locci ha dunque presentato tre interpellanze al sindaco, al fine di sapere “con la prima per quale motivo il Comune di Alessandria ha approvato un Budget 2015 di Amag in palese contraddizione con gli indirizzi approvati del Piano Finanziario”, con la seconda, “se l’amministrazione intenda attivarsi per rispettare gli obblighi di sostituzione delle irregolari tubature del gas in ghisa grigia e scongiurare altissime multe contro l’azienda che si tradurrebbero in un rincaro delle bollette ai cittadini”, con la terza “cosa l’amministrazione intende fare con la gara dell’ATEM2 i cui termini di Legge sono in scadenza l’11 di marzo”.
“Quando si parla di piano industriale, gara delle reti del gas, sostituzione delle tubature in ghisa, bollette degli utenti questa amministrazione fa sempre orecchie da mercante – conclude Locci – mentre molta più attenzione è stata rivolta a triplicare illegalmente gli stipendi dei manager di Amag. A proposito, come non esisteva il tanto decantato piano industriale non è che anche il fantomatico parere legale che giustifica gli stipendi d’oro altro non è che l’ennesima bugia? Io ancora non ho visto niente”.