Venerdì 6 marzo 2015: la lunga giornata dei lavoratori Cementir di Arquata Scrivia

Cementir Arquatadi Massimo Cogliandro*

 

La giornata di venerdì è iniziata per tutti alle ore 9 del mattino. Mentre il nuovo Direttore Generale della Cementir Italia (Ing. Marcello Stradini – di Provenienza FIAT) si recava dal Sindaco di Arquata Scrivia, che lo aveva convocato in Comune per fare il punto della situazione e per chiedere attenzione rispetto alle problematiche dei lavoratori (alla riunione in Comune hanno partecipato, oltre al Sindaco Dott. Spineto, il Senatore Daniele Borioli e i responsabili della legge 4 Dott. Lorenzo Robbiano insieme al Dott. Claudio Mallarino), alla stessa ora, le 9 appunto, i rappresentanti sindacali dello stabilimento (Maurizio Bailo, Alessandro Merlo e Raffaele Tulipano) non invitati alla precedente riunione, si riunivano presso l’ufficio sindacale per coordinarsi con i 3 segretari generali territoriali di Fillea CGIL, Filca CISL e Feneal UIL ( Massimo Cogliandro, Pier Luigi Lupo e Tiziana Del Bello).

Come sia andata la riunione in Comune non lo sappiamo..
Possiamo dire però che intorno alle 11,00 del mattino è iniziato l’incontro sindacale in azienda tra la delegazione aziendale (Dott. Marcello Stradini, il Capo del Personale Dott. Luca Franceschini ed il Direttore dello Stabilimento di Arquata Ing. Domenico Ingegno) e la delegazione sindacale al completo.

Per il sindacato ha aperto i lavori M. Cogliandro della FILLEA CGIL, precisando, che per il bene dei lavoratori e dell’azienda bisognava recuperare delle sane e buone relazioni industriali, in azienda e sul territorio, ed il fatto che l’azienda si rendesse indisponibile al confronto con i lavoratori sul territorio, non andava assolutamente bene..:infatti negli ultimi mesi per riuscire ad incontrarli abbiamo dovuto chiedere aiuto al vice Ministro dell’Economia Enrico Morando, al Senatore Borioli, al Presidente della Provincia Rita Rossa che ci ha più volte aiutato convocandoci in Provincia, ed al Sindaco di Arquata P. Spineto. Tutti si sono spesi per dare una mano ai lavoratori.

Cogliandro ha precisato a nome di tutti che bisognava rispettare gli accordi presi nel 2013 sui tavoli nazionali con tutte le parti sociali, ovvero anche grazie all’opportunità creata dal Terzo Valico – Cementir si era impegnata a presentare un PIANO INDUSTRIALE, a fare investimenti su Arquata, proprio in funzione del Terzo Valico, e soprattutto l’impegno più importante preso dall’azienda era stato quello di trovare una soluzione occupazionale per tutti i lavoratori dichiarati in esubero.

Pier Luigi Lupo e Tiziana Del Bello hanno ribadito con forza la posizione espressa da Cogliandro, ed a nome di tutti hanno spiegato che se l’azienda avesse rispettato gli impegni, fin qui totalmente disattesi, i lavoratori ed il sindacato avrebbero fatto la loro parte garantendo serietà, accordi, e la giusta flessibilità utile a far funzionare meglio lo stabilimento.

Anche i Delegati sono intervenuti, esprimendo grande preoccupazione, per il totale stato di abbandono in cui versa lo stabilimento di Arquata … ( non si fa più nessuna manutenzione né ordinaria né straordinaria, addirittura l’Azienda vende i pezzi di ricambio delle macchine). Sensazione di abbandono, disimpegno, e preoccupazione per la salute e sicurezza dei Lavoratori stessi.

La risposta dell’Azienda è stata che non ci sono le condizioni per dare nessuna garanzia occupazionale, che a settembre alla scadenza degli ammortizzatori straordinari, se non ci fosse stata la possibilità di utilizzare altri ammortizzatori, ci sarebbero stati 25 licenziamenti.

La Controparte provocava la Delegazione Sindacale parlando di 25 licenziamenti, quando dal piano che l’azienda stessa aveva presentato, scorporato da chi era già uscito come volontario in Mobilità, veniva fuori che gli eventuali esuberi erano un numero nettamente inferiore.

Alla richiesta del Sindacato di lavorare insieme per trovare delle soluzioni occupazionali per tutti, la risposta è stata che i suoi collaboratori stavano studiando il Job Act, indicandoci un percorso contrario rispetto alla strada che il Sindacato Tutto proponeva..

A questo punto si è interrotta la riunione, il Sindacato ha immediatamente riunito tutti i lavoratori in Assemblea, ed insieme all’unanimità tutti i lavoratori hanno deciso di dare battaglia per difendere la propria dignità ed il posto di lavoro.

E’ stato proclamato lo stato di agitazione a tempo indeterminato, ed un primo pacchetto di scioperi (4 ore lunedì e 4 ore martedì) con presidio di tutti i lavoratori davanti all’impianto Betontir (Controllata Cementir) in Zona Castagnola Cantiere Terzo Valico.

* Segretario provinciale Fillea CGIL