La Piazzetta [Un tuffo nel passato]

frisina_caldi Tony Frisina.

Vuoi o non vuoi, quando esci di casa per fare i classici quattro passi in centro, da Piazzetta ci devi passare. Piazzetta, come ben si sa, per un alessandrino è l’abbreviativo di Piazzetta della Lega Lombarda.

Quindi anche in questa rubrica, noi che facciamo settimanalmente quattro passi nel passato di Alessandria, ogni tanto da Piazzetta transitiamo volentieri; non soltanto la percorriamo ma questa volta ci fermiamo anche.

Non si può fare un tuffo nel passato, vedere la meraviglia che era il nostro Salotto nel cuore della città e non fermarsi ad osservarne bene i particolari (e purtroppo notare i troppi cambiamenti sopravvenuti).

È certo che il bianco e nero, i chiaroscuri sfumati, gli aloni cromatici che il tempo ha disegnato sulla cartolina, facciano scivolare la mente in una sorta di Arcadia, un paradiso nostalgico, un sogno idilliaco. Non dimentichiamo però che anche un tempo la città era a colori, più o meno sgargianti. Era a colori e certamente più vivace di oggi non solo nelle insegne dei negozi, nei prodotti esposti in vetrina o negli abiti… almeno in quelli femminili. Difficile fare uno sforzo ed immaginare tutto a colori vero? Beh, allora limitiamoci a gustare almeno i particolari, le forme e ciò che di tangibile si vede nell’immagine.

Intanto la didascalia. Difficilissimo trovare una cartolina che rechi per intero la denominazione, a cui accennavo poco sopra.

Poi, scendendo di poco e soffermandoci sui tetti, siamo costretti ad osservare le file di camini di cui erano disseminati. Oggi il riscaldamento dei negozi e degli alloggi avviene in modo diverso e quindi col passare degli anni quasi tutti questi necessari elementi architettonici sono stati divorati dal progresso.

Particolarissima è questa prospettiva che permette di osservare in maniera precisa i binari della linea tramviaria ed il deviatoio, conosciuto comunemente come scambio.

La vettura tramviaria anche in questo caso la fa da padrona e toglie un poco di visibilità all’obelisco che – come si nota – ha ancora i pilastrini e le catene a proteggerlo dai giochi di bambini, dai quotidiani dialoghi da salotto di chi vi si siede alla base per consumare tranci di focaccia (nonostante la crisi) e altre golosità alimentari; dei Caduti per l’Indipendenza nessuno pare assolutamente ricordarsi.

Il monolite in marmo di Carrara – realizzato dallo scultore Dellepiane – fu inaugurato l’8 settembre 1878. Molti degli elementi ornamentali in bronzo (ricavati da vecchi cannoni) sono spariti…

Ormai della vecchia Piazzetta della Lega Lombarda è rimasto solo il tracciato, il perimetro costituito dai fabbricati, in quanto anche la vecchia pavimentazione in porfido ed i marciapiedi in granito – che ne disegnavano il contorno e la forma triangolare – da pochi anni sono stati inutilmente sacrificati in nome di un assurdo progresso che ne ha sconvolto l’immagine e cancellato per sempre l’unicità di quel che era un gradevolissimo angolo cittadino.

So benissimo che asserendo ciò che scrivo mi sottopongo al bersaglio di chi invece la pensa diversamente ed è convinto che le trasformazioni messe in atto siano positive. Tutto è opinabile, naturalmente, ma il pessimo gusto non si può certo camuffare con il titolo di restyling o di altri termini che riempiono la bocca di novelli architetti e di diversi politicanti.

Non temo certo gli eventuali attacchi dei pochissimi sostenitori di questa tesi che – tra l’altro – sono in numero così esiguo da non poter essere presi in considerazione.

Gli amanti di questa città, i veri alessandrini, cioè la quasi totalità dei cittadini giudica i lavori di ripavimentazione con una sola frase: sono una oscenità in ogni senso.

L’edicola di rivendita dei giornali invece e per fortuna è stata ampliata e rimodernata una ventina di anni or sono (in seguito ad altri lavori che avevano visto una ennesima e totale trasformazione di questo luogo).

Non vi paiono molto strani tutti questi interventi rivoluzionari che a cadenza ventennale trasformano l’aspetto delle nostre strade e delle piazze? La risposta – come al solito – ai pazienti lettori… (ed ai troppo pazienti cittadini).

Per concludere con una nota positiva mi piace far notare l’eleganza dei signori a passeggio in una fredda giornata e la gradevolezza complessiva che trapela da un semplice sguardo a questa secolare cartolina.

Piazzetta-della-Lega---tram-03

Ecco due pezzi d’epoca.

I tramvai in Alessandria – Nella scorsa settimana furono iniziati i lavori d’impianto delle tramvie elettriche urbane, delle quali la Società Elettrica Alessandrina ha assunto l’esercizio nella città nostra.
Le lungaggini burocratiche minacciavano di protrarre ancora per molto tempo l’inizio dei lavori; ma il nostro deputato avv. Ferrero, con quell’amorevole e diligente solerzia, che sempre pone nel curare i nostri interessi cittadini, si è adoperato per sollecitare le necessarie approvazioni, ed è riuscito a rimuovere ogni ostacolo.
Fra pochi mesi adunque la «carrozza di tutti» percorrerà le vie della nostra città, portando modernità e progresso.
La prima linea comprende il seguente percorso: Stazione Ferroviaria – Vialone Giardini – Corso Roma – Piazzetta della Lega – Via Umberto – Piazza V.E. – Via Mazzini – Orti (estremo della Piazza d’Arme Nuova).
La seconda linea: Piazza V.E. – Via Cavour – Corso Cento Cannoni – Piazza Garibaldi – Cavalcavia – (Dongione) Cristo, scuole.
All’on. Ferrero ed al cav. Avv. Cagnoli, direttore della Società Alessandrina, che ha coadiuvato nelle sue sollecitazioni, vadano i nostri ringraziamenti.
Ringraziamento pure sentiamo il dovere di tributare all’egregio nostro Sindaco comm. Franzini ed all’Amministrazione Comunale, ai quali si deve l’istituzione dell’importante pubblico servizio.

La Lega Liberale – Periodico politico amministrativo della Provincia di Alessandria – Anno XXVIII – Numero 4 – Alessandria, Sabato 25 Gennaio 1913.


Le principali realizzazioni del Comune di Alessandria. Opere stradali –
Speciale menzione meritano le opere stradali compiute dal Comune, esclusivamente con i mezzi del proprio bilancio, sia nel concentrico che nei vari sobborghi.
Per la città sono da segnalare:
Pavimentazioni permanenti in cubetti di porfido su sottofondo di calcestruzzo nel vialone della Stazione e in via Savona, piazza Vittorio Emanuele, via Milano, via Vochieri, via Guasco, via Migliara, via S. Lorenzo, via della Vittoria, via Trotti, piazzetta della Lega e piazza Marconi.

Pavimentazioni permanenti in masselli di granito in corso Roma, via Umberto I, via Dante, via Mazzini, via Cavour.
Pavimentazione permanente o semipermanente in conglomerato bituminoso a caldo (Topeka) in Spalto Rovereto e viale Milite Ignoto, via A. Mussolini, via Malta, piazzale piccola velocità e piazzale Littorio.
Trattamento superficiale bituminoso nei viali di circonvallazione, sul cavalcavia del Cristo e in corso Acqui, corso XX Settembre, strada del campo contumaciale, via Marengo, strada Orti-Ponte Tanaro.
Sistemazione primordiale a mac-adam o con marciapiedi rilevati nelle zone di espansione della città.

ATTIVITÀ E OPERE PUBBLICHE della Provincia di Alessandria nel tempo fascista – Fascicolo speciale della Rivista «Alexandria» – Anno VI – Supplemento al n. 8 – Alessandria,  Agosto 1938-XVI