Oltre 30.000 presenze all’ottava edizione di Golosaria Monferrato

Fra le 30 e le 40 mila persone hanno preso parte a questa fortunata edizione di Golosaria tra i castelli del Monferrato, organizzata dal giornalista enogastronomico Paolo Massobrio (nella foto).

Moltissimi i milanesi e i lombardi, ma anche i visitatori dal Veneto e dall’Emilia Romagna, dalla Liguria e dalle varie cittadine del Piemonte, che sono arrivati a Casale Monferrato, nel cui castello erano radunati i magnifici produttori del Golosario, presi d’assalto per due giorni fino all’esaurimento di scorte per molti di essi.  Grande successo ha avuto anche l’iniziativa Perlage sans frontières al castello di Uviglie, così come i Giardini di Marzo a Grazzano Badoglio, dove domenica sera tante persone sono giunte per salutare Golosaria e tagliare la torta di Aleramo, primo marchese del Monferrato.

Clou della manifestazione è stato domenica mattina a Vignale, dove il sindaco e i produttori hanno proclamato ‘Amico del Grignolino’ il direttore della Stampa Mario Calabresi, il quale ha poi ricevuto in dono una jeroboan con le etichette di tutti i produttori. Gli stessi che la sera prima a Serralunga di Crea hanno inaugurato la prima Grignolinoteca. Paolo Massobrio, invece ha ricevuto, a sorpesa,  la cittadinanza onoraria di Vignale Monferrato, non solo per il suo impegno verso tutto il Monferrato ma anche per la sua storia con il Club di Papillon ‘iniziata proprio da qui’ , come ha ricordato Tina Corona.

E quindi gag con un altro cittadino onorario come Giovanni Storti, e taglio del nastro col procuratore Michele Di Lecce, terzo cittadino illustre di Vignale. Tutto questo mentre un improbabile Presidente della Repubblca, impersonato dal comico de ‘La Zanzara’ Andrea Radic, inneggiava con una telefonata al Grignolino. Festa dunque anche con la nascita della prima Associazione Nazionale degli amici delle De.Co, con un gruppo vicentino che per tutto il giorno ha animato Vignale.

E poi tante De.Co procalamate a Golosaria: per la torta di nocciole di Murisengo, la Giardiniera di Vignale, il salame cotto di Mirabello, e l’agnolotto d’asino di Grana. “Il successo di Golosaria, in particole quello di quest’anno, ha smosso tante persone che per la prima volta hanno visitato il Monferrato – ha dichiarato – Paolo Massobrio – è un messaggio forte e chiaro: dobbiamo credere nel nostro territorio. Solo credendoci potremo sfruttare l’occasione di Expo 2015, evento sul quale stiamo accumulando ritardi e incertezze.”

Ma Golosaria, con un sito e un app e un sistema di comunicazione, ha già messo a sistema un territorio, se non prevalgono i particolarismi locali e i personalismi di sempre, il Monferrato sarà davvero una grande occasione. Golosaria 2015, avrà l’ambizione di annunciare e declamare un palinsesto di evento su tutto il Monferrato, puntando su quelli eccellenti che possano far brillare il territorio. Siamo già al lavoro per questo”.