Botta: “separazione netta tra banche commerciali e d’affari”

Botta MarcoApprovata dal Consiglio Regionale del Piemonte la mozione presentata da Marco Botta  (Fratelli d’Italia) per chiedere la separazione tra banche tradizionali dalle banche d’affari.

“La Regione Piemonte si attivi affinchè il Governo Italiano promuova una riforma normativa volta ad affermare la separazione tra Banca commerciale e Banca d’Affari secondo i principi ed il modello della legge Glass – Steagall” questo è quanto aveva fortemente chiesto il Consigliere Regionale del Piemonte Marco Botta: l’Aula di Palazzo Lascaris ha approvato la mozione presentata dal consigliere regionale alessandrino di Fratelli d’Italia che impegna la Giunta Regionale, tra l’altro, ad  “attivarsi nella promozione di tale riforma normativa, tenendo conto della esigenza di valorizzare un modello di Banca tradizionale, non speculativa, riconoscendone la specificità ed il ruolo economico e sociale”.

“L’unica via di uscita consiste nel rimettere la politica e lo Stato al di sopra della finanza, riportando quest’ultima al suo ruolo che è quello di fornire capitali alle attività produttive” – ha commentato a caldo l’esponente alessandrino di Fratelli d’Italia – “Solo il riconoscimento del ruolo delle Banche commerciali sarebbe un vero strumento per la crescita e la ripresa, perché permetterebbe di distinguere gli investimenti destinati alle attività produttive dai fondi immessi nel sistema bancario solo per coprire le perdite della speculazione.”

Con la legge detta Glass – Steagall del 1933, voluta dal Presidente degli stati Uniti F.D. Roosevelt, cancellata con una firma da Bill Clinton nel 1999, si era disposto la separazione tra attività bancaria tradizionale ed attività bancaria di investimento: da una parte le banche dedicate al credito per le famiglie e dall’altra le banche che giocano in borsa con i soldi degli investitori privati.
In Italia con il Testo Unico Bancario del 1993 è stata di fatto rimessa in piedi una commistione tra Banche commerciali e Banche d’affari, abolendo la Legge Bancaria del 1936 con cui fu introdotto in Italia lo standard americano della Legge Glass – Steagall: in particolare con il processo che va dalla legge Amato (1992) alla legge Draghi (1998) si è passati ad un regime in cui, abolite le specializzazioni, le Banche sono diventate Banche universali, e cioè fanno tutto, compresa l’attività bancaria di affari.

Il Fondo di Tutela dei depositi si trova a proteggere banche che mettono a repentaglio i risparmi dei cittadini speculando sui mercati finanziari con la loro divisione investment.
Il dibattito a sostegno alla legge per la separazione bancaria ha assunto ormai dimensioni mondiali:  negli Stati Uniti il Sindacato Nazionale Agricoltori ha dato il proprio sostegno al ripristino della Legge Glass-Steagall (e una proposta di legge in tal senso è stata già presentata al Congresso); la questione della separazione bancaria è stata sollevata anche dal presidente dell’Associazione Bancaria Tedesca. In Italia è da registrare che, insieme al Piemonte, anche la Regione Toscana ha già preso posizione relativamente al sostegno alla legge per la separazione bancaria.
Con l’approvazione della mozione, quindi, il Consiglio Regionale del Piemonte chiede che il Parlamento Nazionale torni ad applicare la separazione tra le banche tradizionali e le banche d’affari.