L’iniziativa popolare di raccolta firme, dal titolo “Libera la Domenica”, ha già raccolto sul territorio nazionale oltre 100.000 firme e domenica 21 aprile arriva in Provincia. Obiettivo dell’iniziativa è presentare al Governo una richiesta di abrogazione delle disposizioni contenute nel decreto legge n.201, con il quale si è determinata una totale deregolamentazione in materia di orari e di aperture domenicali e festive degli esercizi commerciali. La Confesercenti, che ha ricevuto in ambito nazionale il sostegno della Conferenza Episcopale Italiana, organizza , domenica prossima, la raccolta firme nei gazebo che saranno predisposti a :
– Alessandria, in piazza Duomo dalle ore 14,30, in occasione della processione della Salve
– Acqui Terme, davanti al Duomo, per la Messa delle 10,30
– Casale Monferrato, davanti al Duomo, per le Messe delle 10,30 e delle 12
– Tortona, davanti al Duomo, per la Messa delle 10,30
– Novi, davanti alla Chiesa del Sacro Cuore, in via Don Sturzo, per la Messa delle 11
– Ovada, davanti alla Chiesa dell’Assunta in piazza dell’Annunziata, per la Messa delle 11
“In un momento di particolare difficoltà, come quello che stiamo attraversando, è necessario dare avvio a politiche per incentivare gli sviluppi– dichiara il Presidente provinciale Confesercenti Sergio Guglielmero – Pertanto è da rivedere l’attuale normativa, il cosiddetto decreto “Salva Italia” all’art. 31, per modificare la deregulation delle aperture relative alle attività commerciali. I fatti dimostrano che gli orari completamente liberi favoriscono un solo soggetto – la grande distribuzione – a discapito dei negozi. Peraltro, in nessun Paese europeo gli orari commerciali sono completamente deregolamentati. Né vale l’argomento secondo il quale orari più lunghi favorirebbero i consumatori:l’assetto precedente a questa sciagurata legge aveva sufficienti caratteri di ampiezza e flessibilità. Vogliamo, però, non limitarci a denunciare ciò che non condividiamo, ma offrire a tutti gli operatori della Provincia una proposta per salvaguardare, almeno nelle giornate domenicali, il loro diritto al riposo”.
“Il riposo settimanale deve essere concesso ogni 7 giorni, durare almeno 24 ore consecutive e in coincidenza con la domenica – conclude Manuela Ulandi, presidente di zona per Alessandria – Tale concetto ha origini remote ed è stato formato in seno alle tradizioni cristiane e al rispetto della qualità di vita del singolo e della difesa concreta della famiglia. Il diritto del lavoratore al riposo è sancito dalla Costituzione e questo deve valere per il lavoratore dipendente e anche per il lavoratore autonomo. Ecco perché Confesercenti e CEI, mondo economico e mondo religioso, si ritrovano insieme per una battaglia congiunta di valori e di principi. Insieme vorremmo proporre un modello di vita migliore dove la famiglia, il lavoro e il tempo libero hanno luoghi e spazi regolati per il rispetto e la dignità delle persone. Ringraziando i Vescovi della provincia per il loro convinto sostegno all’iniziativa, lanciamo un invito a tutti i cittadini, affinchè partecipino numerosi domenica prossima alla raccolta firme.”