Tutti a Roma, sognando il miracolo? [Controvento]

Montecitoriodi Ettore Grassano.

E arrivò il giorno della partenza per Roma. In tarda serata accenderanno i motori i pullman dei dipendenti delle partecipate, e del comune di Alessandria, organizzati da Cgil, Cisl e Uil. Destinazione, Montecitorio. Obiettivo (citiamo testualmente): “contro i licenziamenti di massa previsti dall’Amministrazione, per chiedere a livello nazionale interventi normativi che modifichino le norme inique sul dissesto, per dire che la Città di Alessandria e tutti i servizi che eroga alla popolazione grazie al lavoro e alla dedizione di tutti i dipendenti comunali e delle partecipate, non vuole morire sotto il peso del dissesto”.

Idealmente ci sarà anche il sindaco Rita Rossa, o così ha affermato ieri sera, durante il consiglio comunale tematico, dedicato proprio allo stato di salute delle partecipate. Meglio solo idealmente, perché la tensione tra le parti resta alta, e non si sa mai.

Ieri sera però, chi si aspettava chissà quale pandemonio, è rimasto assolutamente deluso. L’elemento più eclatante è stato, probabilmente, il totale blackout tecnologico: sono saltate, contemporaneamente, sia la diretta web sul sito del comune che le dirette radiofoniche. Ignoriamo se sia  stato, come alcuni hanno scritto sui social network, un tentativo di censura, oppure semplicemente il dilettantismo di un ente che funziona sempre meno, e sempre peggio. In entrambi i casi, c’è da riflettere. Poi una lunga maratona notturna, per ribadire in sostanza tutto ciò che già era a tutti arcinoto.

Naturalmente il buon viaggio ai dipendenti pubblici alessandrini in partenza per Roma è d’obbligo: così come sarà opportuno mettere in conto, nella capitale, reazioni tipo “aho’, ma chi so’ questi, e che vojono? Gente de Ancona, o de Vercelli”. A meno che la mission non sia comunque semplicemente la recita a soggetto concordata con qualche trasmissione tv. Per carità, può servire pure quello, chi lo nega. Ma restiamo scettici sulla possibilità che il viaggio della speranza possa cambiare le carte in tavola. Da venerdì si tornerà a confrontarsi sul territorio, ed  è qui che andranno trovate le soluzioni, probabilmente tutt’altro che indolori. Roma è lontana: e ha altro per la testa.