[BlogLettera] Lettera aperta al presidente provinciale dell’Anpi sul 25 Aprile

Egr. Presidente Cinefra,

Le scrivo in occasione del 25 Aprile, manifestandoLe il vivo apprezzamento per il lavoro svolto dall’ANPI provinciale e la memoria che tiene viva, quella di una Provincia Medaglia d’oro al valore dei partigiani, sul cui sacrificio furono costruite la Repubblica e la Costituzione, le case sicure in cui ancora oggi viviamo.

Domani non saremo alle manifestazioni istituzionali in ricordo del 25 Aprile 1945. Intendo manifestarLe che ciò non avverrà certo per indifferenza al ruolo ed al significato dell’ANPI e della memoria che l’associazione rappresenta. Credo che noi, oggi, abbiamo un modo per onorare davvero la memoria di chi si è sacrificato per costruire la libertà e la repubblica: incarnarne adesso i valori e le lotte, renderli attuali. Allora, non possiamo ignorare che oggi siamo nuovamente occupati. Siamo occupati da uno Stato e da un sistema politico che ogni giorno tradisce i valori fondativi della Repubblica, quelli della Resistenza e della Liberazione, che mettono in primo piano l’uomo, il cittadino e il popolo. Di questo Stato si fa ormai quotidiano saccheggio, invece che strumento di progresso civile, morale ed economico. Contro tutto questo vogliamo combattere, con le armi della democrazia e della civiltà. E se siamo nuovamente occupati, allora dobbiamo nuovamente liberarci. Per questo parliamo di Nuova Liberazione.

Festeggeremo anche noi il 25 Aprile, volgendo lo sguardo al passato, alle lotte e al sacrificio di migliaia di giovani, i più coraggiosi ed i più consapevoli, sangue ancora vivo per la nostra cara Italia. Ma lo volgeremo anche al futuro, alla nuova lotta che ci attende contro il nuovo oppressore ed il nuovo occupante. Perché l’antica Liberazione ci faccia da memoria e da guida per la Nuova.

Parteciperò idealmente con Lei e con l’ANPI alla celebrazione di domani ad Acqui, che come sempre sarà occasione per rivivere e onorare la memoria che ancora ci dà vita e forza. Noi, saremo ad Alessandria, fra i Palazzi del Comune e della Provincia,  un tempo simbolo della Repubblica liberata e oggi simulacri di un potere distante e opprimente. Nella Piazza dell’antica e della  nuova Libertà.

La saluto con la deferenza che si deve a Lei e a tutti i Partigiani d’Italia.
Vivano Resistenza, la Repubblica, la Costituzione, l’Antica e la Nuova Liberazione!

Corrado Parise – Le Nuvole