Redditi e rappresentanza

Non mi diverto a controllare quanto sono ricchi i ricchi, e non sono tra quelli che ieri hanno preso d’assalto il sito del governo per sapere quanto guadagnano Passera, o Balduzzi, o l’avvocatessa super nababba Paola Severino. Mi interessa così poco il governo Monti, peraltro, che di diversi ministri ancora ignoro addirittura il cognome. Per non dire dei sottosegretari.

Al di là del voyeurismo degli italiani però (che per decenni se la sono tirata da grandi amatori, ad esempio, e secondo me invece erano e sono più che altro consumatori di film porno), c’è un dato che mi pare evidente. E preoccupante.

Ossia: il Governo Monti ha al suo interno soltanto rappresentanti del 10% più benestante della popolazione, che detiene nelle proprie mani quindi non solo più del 50% della ricchezza del Paese (con tendenza a crescere) ma anche gran parte del potere politico. Per non dire, naturalmente, di quello economico, con Emma (quella di Confindustria, non quella di Sanremo) che accusa i sindacati di tutelate lavativi, fancazzisti e ladri. Quindi aboliamoli, no?

Insomma, la maggioranza degli italiani è plebe che non conta una mazza, ma non lo sa. O lo sa, e le è andato pure bene, finché in cambio ha ricevuto abbondanti razioni di benessere materiale, a fronte del totale disimpegno, e del progressivo allontamento da qualsiasi forma di reale partecipazione/decisione.

Oggi però almeno, che Monti and company sembrano intenzionati a risanare il Paese sulla pelle dei poveracci, una qualche forma di insurrezione popolare è prevedibile possa concretizzarsi? Non sto pensando a grandi rivoluzioni, men che meno in nome di un’ideologia.

Mi sto proprio chiedendo se, dopo il miliardario un po’ (tanto?) disonesto che lasciava intendere ai poveri che, con un po’ di furberia, ce la potevano fare pure loro, ora l’unica alternativa sia davvero essere governati da questo consesso di alto borghesi  intenzionati esclusivamente a tutelare il proprio ceto. Il resto è mancia o elemosina, se ne rimane.

Dall’occhiolino un po’ osceno del Berlusca al ghigno gelido di Monti: proprio tertium non datur?

Non so per ora darmi una risposta. Ci penso…

E. G.